Ma si, infatti. Siamo andati a lavorare nel 50% dei casi durante la fase 1, se usiamo la testa anche andando a lavorare all'80% con le dovute misure non dovremmo tornare ai livelli di febbraio->marzo, anche perchè lì eravamo a fine inverno, nessuno si aspettava nulla e non indossavamo dpi e non c'era distanziamento.
Quest'anno, parliamoci chiaro, vacanze 0 o in qualche seconda casa a riposarsi giusto la settimana, ma niente megafeste di gruppo; nei ristoranti e bar vai giusto a prenderti il kit che ti porti a casa e mangi tranquillo. Palestre e centri benessere per un po' aspettano, al massimo spiegano cosa si può fare in casa dai social e si fanno pagare per la consulenza.
Ovviamente ci saranno quelli che spingeranno perchè tutto torni come prima, visto che stanno perdendo soldi a palate ogni giorno che passa. Vedremo quanto gli italiani sappiano ragionare con la propria testa.
E finora abbiamo parlato delle misure interne. Figuriamoci quando si parlerà di riaprire ai viaggi verso l'estero. In realtà tutta la tematica degli spostamenti, anche interni, è un problema.... immaginiamo una regione a contagio bassissimo come la Basilicata o la Calabria, invasa da lombardi che approfittano del bonus turismo e della riapertura tra regioni ad agosto per farsi 10 giorni di mare.
Come verrà vista la cosa dalla gente del posto? Bene per l'economia sicuramente ma dai sindaci e da chi è responsabile di gestire tutto questo? E le comunità di anziani che stanno al sud a godersi la pensione e non vogliono rotture?
Già mi immagino il tormentone di cattivo gusto dell'estate: il ballo del covid, sicuro si inventeranno qualche animazione con la mascherina e giocando con le distanze
