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certo certo ci capisci solo te, ripeto sei nato 30 anni in ritardo sai quanto stavi bene con demita forlani andreotti e craxima ora puoi consolarti con renzi che arriva spara proposte da anni 80 e sembra il nuovo che avanza, aspetto la riedizione della scala mobile e la minum tax
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sono coseeee vekkieeeeeeh
Peccato che i vecchi demmerda ste cose non solo non l'hanno fatte, ma hanno anche massacrato tutta la genrazione degli attuali 25-35
Sembri brunetta quando non sa cosa dire nel merito e spara frasi aoe, a me che ne parlava garibaldi con mazzini non me ne frega un cazzo, a me interessa che chi attualmente vuuole entrare nel mondo del lavoro non si trovi un muro alto 30 mt davanti, e chi sta dentro se vuole mantenersi il posto deve guadagnarselo, altrimenti a casa
Mi basterebbe anche solo la prima per ora, per la seconda sarei disposto ad aspettare
Last edited by Warbarbie; 22nd December 2013 at 20:31.
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in italia? dove il posto di lavoro è dato per favore agli italiani secondo la mentalità imprenditoriale di questo paese, a voi capisco che ve piacerebbe la flessibilità totale essendo magari entrati nel mondo del lavoro da poco, ma per fare flessibilità servono 2 cose di cui nessuno ne parla; azzeramento della mentatilità italina che un dipendendte è un mancato guadagno, e secondo un sistema economico che sia quantomeno a livello moderno, in paesi dove esiste la flessibilità del lavoro è abbasttanza avanti esistono tutti quelgli ammortazzatori sociali che ti permettono di reinserirti a qualsiasi età, nonchè tutto una mentalità che è 100 anni avanti a quella italiana in ambito economico, qui quando si parla di flessibilità si hanno 2 strade quelle amata dagli imprenditori ce vorrebbero licenziare a seconda di come gli va il conto in banca, se hanno 2 spicci tengono i lavoratori se non posson cambiare la ferari dopo 2 anni li mandano a casa, e poi la seconda ipotesi quella per far contento il popolino, che gli inventi la favoletta che le aziende sono strangolate dai costi del lavoro, quale lavoro, quello che è tra i meno pagati d'europa? quello che in russia a mosca la mia comessa prende uno stipendio di soli 300 euro in meno di un italiana? capito bene io pago 1200 euro al mese alla comessa in russia te lo ripeto 1200 euro sai ce significa questo che tra 5 anni un lavoratore italiano è pagato meno di uno russo e credimi mosca a parte la vita costa la metà, continuate a farvi infinocchiare dai finti problemi dell'italia e far finta di nulla su quelli veri.
poi basta co sta storia della meritocrazia perchè vi stanno a prendere per il culo e siete poco furbi voi che ci credete la meritocrazia non scende dal cielo ci sarà sempre chi decide e in italia si sa chi decide non ha i cv come riferimento ma gli amici degli amici e sta condizione non si cambia con una legge ma con almeno 2 generazioni di imprenditori.
30 anni fa non esisteva il precariato? ma stai scherzando? 30 anni fa si lavorava in nero molto ma molto più di adesso i contratti col cazzo che te li facevano parli di un mondo che non conosci lascia perdere hador che io lavoro dall'87 ho fatto dipendente di stato privato libero professionista so quello che vuol dire sputare il sangue per un contratto e lavorare senza nessun tipo di coperture. e mi vieni a dire che il precariato prima non c'era ..dai su perfavore, mi dispiace che qui ci son pochi quarantenni che han iniziato a lavrare negli anni 90 poi te lo dicono loro se non c'era il precariato, l'unica differenza è che c'era un po più di speranza di essre assunti rispetto ad oggi per una serie di motivi ma purtroppo non sai di cosa parli.
Estre nell'87 mia madre andava verso i 30, faceva la segretaria e prendeva la quindicesima. La quindicesima cristiddio. Eddai madonna santa, ora per fare la segretaria devi sapere 3 lingue, magari avere una laurea e comunque ti prendi 800 euro per 12 mensilità con contratto a progetto.
Ma poi, al di la di tutti i bei discorsi del passato, abbiamo capito che gli imprenditori italiani ti stanno in culo. Stanno in culo anche a me. Peccato che stanno anche morendo. Letteralemente eh, tu descrivi un tipo di imprenditoria che ora sta andando in pensione/in ospizio. Il problema è che, a parte i loro figli che salvo rari casi saranno come loro, non c'è nulla di nuovo. E questo perchè un paese con così tante tasse sul lavoro e dalle regole così complicate non invoglia a fare impresa. E non dico Google, dico gente come me, poveri stronzi che hanno delle idee, dei soldi da investire, ma che a causa della non fiducia nelle regole del paese manco ci provano. Con questa tassazione e con queste regole è matematico che le imprese sfruttino le contrattualità per minimizzare i costi. Se dai respiro alle imprese, se dai la possibilità e la voglia alla mia generazione di investire in italia, stai sicuro che ci sarà un cambiamento forte - proprio per il tipo di esperienza che abbiamo vissuto.
Ma ora come ora, che nulla s'è fatto, io in italia non ci metto un euro. Guarda, veramente, prima dell'estate ho avuto un'idea, ho contattato della gente, ho iniziato a fare un business plan. Poi sono rinsavito e ho congelato tutto. Se mi riesce lo farò in svizzera, in italia a queste condizioni io non rischio.
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si ma sto discorso non centra nulla con la flessiilità del lavoro, il problema non è la flessibilità in se io mi incazzo quando sento parlare gente giovane come te di problemi che in italia ci son sempre stati e non si son mai risolti e arriva lo stronzo di turno che ripropone le solite soluzione, dio cristo vatti a guardare la campagna elettorale di berlusconi del 94 poi capisci quando dico che in italiail giovane ripropone il vecchio ma nessuno fa nulla.
questione lavoro in se per se ovvio che una volta i titoli di studio erano diversi per farti capire io so nato nel 73 dei miei amici sono uno dei pochi non laureati dei tuoi magari i pochi saranno quelli seza master, e cosi via andando avanti, ma questo non è perchè le generazioni so più intelligenti ma semplicemente perchè si hanno prima maggiori possibilità di accesso allo studio secondo i tempi di ingresso del lavoro causa crisi sempre esponenziale si son allungati è un po come i miei genitori che si sposati a 20 anni e i loro figli che e hanno aspettato almeno 10 di più perchè è il normale tempo di inserimento nel mondo del lavoro e avere un po di gruzzoletto per potersi sposare, poi questioni stipendi, allora io ti faccio un esempio con i miei stipendi quando so entrato a lavorare nel 97 mi hanno assunto con 2 milioni di lire l'anno nel 2007 prendevo 1500 euro ma quelli che entravano a lavorare partivano da 1200 con quattordicesima perciò la questione stipendi è relativa ovvio che io ti dico tranquillamente che 2milioi erano più di 1500 per una serie di fattori nella vita quotidianna che non sto a scrivere sennò ce vorrebbe mezza nottata.
io ripeto capisco la voglia di flessibilità per chi entra ora nel mondo del lavoro, capisco che sarebbe bello che chi è più bravo lavora e chi è un torzone no, però in italia non si può fare perchè quel torzone che magari ha 50 anni lo mandiamo in mezzo ad una strada con famiglia a carico? gli vogliam dare gli strumenti magari per and a fare almeno un lavoro per non mori di fame è inutile parlare di tasse sul lavoro se non cambi il sitema economico italiano ovvero non azzeri la classe imprenditoriale bacata che ci portam dietro dagli anni 80 dove si lavorava con i soldi delle banche anche quando c'avevano i milardi sotto il mattone.
ma a te ti pare normale che in italia ci siano settori interi dove son sparite aziende che fino a 20 anni fa facevano pure buoni fatturati, per te il problema è il costo del lavoro? e perchè allora la danone compra le azienfde alimentari italiane, in francia fino a 3 o 4 anni la pressione fiscale era solo di 1 punto in meno o giu di li, come fanno i francesi? dai non è questo il problema non so le 4 tasse diverse che pago per la stessa cosa, è che in italia si è andati avanti solo a mettere i soldi el cassetto e a comprare ville e macchine e poi ti meravigli che le aziende falliscono? ma dio cristo han durato anche troppo per quello che è il normale funzionamento dell'economia.
per cambiare il sistema economico italiano occorre coltivare una nuova classe di imprenditori e attrarre investimenti (cioè aziende) estere, che sradichino il malaffare corrente.
Per fare queste due cose non si può continuare a passare gli ultimi, quanti, 5 anni a discutere ad ogni finanziaria di quale tassa aggiungere per finanziare la cassa integrazione. Veramente, il dialogo politico è accartocciato sul mantere lo status quo a chi ha acquisito diritti, cercando di difendere un modello economico che non funziona più. Non bisogna prendere a modello i bei tempi passati, quelli dei piccoli imprenditori nei distretti industriali e delle grandi aziende sussidiate dalla politica per creare posti di lavoro inutili. Tutto questo non funziona più e ci costa troppo. Bisogna ricominciare da capo, ispirandoci a paesi simili a noi dove le cose funzionano, germania in primis (per quanto ci stiano in culo a tutti).
Qualcosa è stato fatto sulle pensioni (non abbastanza secondo me ma vabbè), è ora di farlo violentemente sul sistema contrattuale e sugli ammortizzatori sociali, per abbassare la spesa inutile e allargare le tutele a tutti. Questi sono segnali chiari che servono a dare fiducia a chi ci mette i soldi. Sperando che basti.
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