
Originally Posted by
Emma
L'ottica del risultato come mantra assoluto è solo una possibilità di giudizio, peraltro parziale, ci sono delle valide alternative.
Il gioco espresso dal Napoli in questi ultimi 20 mesi è un miracolo sportivo e non lo si può ridurre ad elemento superfluo. È un calcio di dominazione, di controllo totale del campo, di perfezionamento del gesto tecnico, è un lavoro mentale di fiducia enorme.
Parliamo di giocatori e di uomini:
Albiol, il muratore albanese, il fabbro allan, la mezza sega jorginho, giocatori incompiuti (senza ruolo nè posizione, senza identità) come insigne e Mertens.
Il dovere fare a meno dell'attaccante principale per una stagione intera.
Accade ogni 20 anni che una squadra italiana riesca a giocare a pallone veramente.
L'ultima prima del Milan di Sacchi è stata la Roma di Spalletti, che però giocava con Totti ed un Cassano ancora human being, quindi gente di valore assoluto e nettamente superiore alla media.
Ciò che ne consegue è che non sono assolutamente ammissibili critiche di alcun genere.
I dieci minuti della Roma? La Roma è stata umiliata nel gioco e distrutta nella tattica per 80 minuti, giocando in casa, da seconda forza del campionato. Che senso ha spostare tutta L'attenzione sui 10 minuti in cui il Napoli si è fermato, in cui i giocatori hanno presumibilmente cominciato a pensare al Madrid ? Non esiste al mondo un ottica del genere.
I pareggi del Napoli in casa? Partite giocate per 90 minuti a senso unico, con un dominio granitico ed assolutamente non eccezionale. Partite che si vincono con la palla sporca butttata dentro dall'Inzaghi di turno, ma che il Napoli ha testardamente deciso di affrontare sull'unico piano ammissibile nella mentalità del tecnico : il piano del gioco, del calcio.
Le partite con il real sono state affrontate allo stesso modo di quelle con L'Empoli, giustamente, encomiabilmente.
Il Napoli ha espresso il suo gioco nei primi 15 e negli ultimi 15 a Madrid.
Lo ha fatto ancora a Napoli per 60 minuti, fino ad un uno-due che avrebbe spezzato le gambe a chiunque.
Per espresso il suo gioco si intende: dominio assoluto del campo, fiducia estrema, pianificazione estrema dei singoli tocchi, occupazione perfetta degli spazi e via dicendo.
Che sembri normale farlo anche col Real Madrid è di per se una epifania.
A me questo Napoli viene da definirlo solo con queste parole : un miracolo sportivo.
E bisogna dargli merito di questo, occorre
smetterla con le stronzate.