I contributi li paga anche il dipendente, cosa che tu continui ad omettere dicendo che paga solo l'IRPEF.
Poi io so che il forfettario non deduce i costi, io sto dicendo che il forfettario è una stortura che non dovrebbe esistere.
Sto dicendo che la tassazione dovrebbe essere omogenea e che tutte ste differenze sono arbitrarie e sostanzialmente ingiuste. E che quindi a parità di come hai guadagnato i 30k, dovresti avere un carico fiscale uguale a tutti quelli che han guadagnato 30k.
Non mi pare un discorso così complicato o assurdo
No tato, leggi bene. E' in corso da decenni un dibattito in merito. Il problema è che l'Enamerda è, ad oggi, l'unica cassa previdenziale *integrativa* (ma obbligatoria, lol), quindi non soggetta a titolarità di ricongiungimento.
Inoltre, giusto per cacare sul bagnato:
https://www.fiscoetasse.com/rassegna...uperabili.html
Spoiler
no, glieli paga il datore di lavoro.
e quello che continui a non capire è che se avessero aliquote uguali, visto che il libero professionista non ha chi gli paga i contributi, il professionista pagherebbe il 14% in più (oltre all'iva), oltre a doversi sostenere le spese di studio, che è come infatti è oltre i 65k, dove la pressione fiscale arriva al 60% che è pura follia
Comunque in linea puramente filosofica, secondo me, Hador ha ragione. Il sistema fiscale e previdenziale dovrebbe essere equo, le "tasse", anche se sarebbe più corretto chiamarle "imposte", bisogna pagarle perché lo Stato eroghi dei servizi, il discorso ferie / TFR salcazzo non deve essere una discriminante. Non mi ricordo la percentuale esatta e potrei sbagliare, ma credo che l'80% del carico fiscale in Italia sia su dipendenti e pensionati. Senza considerare discorso evasione fiscale che meriterebbe una discussione a sè.
A parità di reddito (al netto delle spese), le imposte e i contributi dovrebbero essere le medesime. Altrimenti mi sembra difficile dire che il sistema sia equo.
È esattamente come funziona in Svizzera, ma poi Dryden si arrabbia se ve lo dico.
Guadagni, detrai in base a come hai guadagnato (da dipendente detrai di meno, da indipendente detrai di più, ovviamente), e paghi su quanto dichiari. Con aliquote che scalano ogni 3k euro di reddito. Fantascienza è?
I contributi pensionistici sono pagati al 50% per i dipendenti, no? Il carico inps per un dipendente assunto con interminato non è intorno al 9%?
Comunque qua funziona in questo modo ASSURDO eh. I contributi li detrai al 100%. E il rimanente diventa l'imponibile suo quale paghi le tasse. Gli indipendenti possono detrarre molto di più, quindi poi avranno una aliquota fiscale più bassa, ma a parità di imponibile tutti pagano uguale.
Il sistema è semplice, ed equilibrato. Gli indipendenti dovranno (potranno, c'è discrezionali) pagare più contributi di tasca loro, ma questo si traduce in un minora carico fiscale. Considerando che il costo orario di un indipendente è più alto, per un cliente, il sistema è piuttosto in equilibrio.
Ripeto, non mi pare fantascienza ne irrispettoso verso il povero avvocato che guadagna 20k.
Ma sicuramente meglio avere ottocento casse pensione per ogni ordine, ognuna con le sue regole senza senso, e un regime di minimi più startup con aliquote forfettarie e scappellamento a destra
Ma come fate a sostenere questa roba? Il rischio d'impresa non esiste? Come giustificate il fatto che se un lp, per qualsiasi motivo, non lavora non incassa? Questo è equo? Daje rigà, va bene la filosofia ma date un occhio al mondo reale. Il fatto che l'80% del carico fiscale sia su dipendenti e pensionati mi fa ancora più incazzare, perchè significa soltanto che chi paga è coglione.
Spoiler
Il rischio di impresa cosa c'entra col carico fiscale? Perché dovresti pagare meno tasse perché hai un rischio di impresa? E quanto meno, come lo quantifichi? E chi lavora per una PMI o una startup, anche se assunto, non ha rischio di rimanere a casa? Quanto meno o quanto più di una finta partita iva? Il discorso non ha senso.
Il peccato originale, che non vi entra in testa, è la poca progressività del carico fiscale.
Se il carico fiscale fosse più progressivo, come era una volta prima che Dalema e soci di fumassero non si sa cosa, tutto sarebbe più equilibrato. Non incassi, guadagni meno, hai una aliquota più bassa.
Invece in Italia, come in diversi posti comunque, negli anni 90 hanno abbandonato le aliquote progressive (funzioni continue) per implementare 3 o 4 macro scaglioni che rendono tutto più ingiusto.
E addirittura eravate li a farvi le seghe sulla flat tax.
cassa integrazione - malattia - disoccupazione. ecco cosa implica fare il dipendente. cosa che un libero professionista con un lockdown a caso lo prende in saccoccia e se non sta zitto gli freca cazzo a tutti.
ps: spesso paghi sul fatturato e non sull'incassato.... cosa proprio da nulla (iva - imposte - altricazzi)
Last edited by black; 2nd July 2021 at 06:42.