il problema è che nella maggior parte dei casi uno che esce dalle superiori non considera cosa diavolo andrà a fare dopo la facoltà e soprattutto non gli viene neanche il dubbio di chiedersi se sarà o meno in grado di farlo.
se hai una scuola superiore che appiattisce e un'università che fa altrettanto mi spiegate quando si fa sta benedetta selezione? quando alle superiori ti sparavano i 2 ed i 3 sui denti in matematica, ti mandavano a settembre e ti stampavano senza pietà difficilmente al quinto anno ti veniva in mente di fare fisica nucleare per poi accorgerti al primo anno dopo la ventesima volta che dai analisi 1 che non ci capisci un cazzo.
non siamo tutti uguali, non tutti possono laurearsi in ingegneria idraulica con il massimo dei voti e non tutti possono mettersi in testa il caschetto giallo e ritirare a fine mese 8000 euro.
oggi invece siamo convinti che sia un diritto diventare un dott ing e la cosa ha portato a considerare nella testa dello studente la laurea come un biglietto di ingresso privilegiato nel mondo del lavoro e nel mondo del lavoro la laurea è diventata una seconda categoria di superiori. praticamente il minimo, cercano impiegati e segretarie laureati nelle offerte di lavoro.
o si riporta la selettività in qualche modo nella scuola oppure ci adeguiamo al fatto che il casino venga dopo quando è tardi per cambiare strada.
straup