Nel 2012, Charlie Hebdo pubblicò diverse vignette sul profeta Maometto, tra cui immagini di Maometto nudo, e una copertina che lo mostrava seduto su una sedia a rotelle spinta da un ebreo ortodosso. Il governo francese chiese al giornale di fermarsi e chiuse le ambasciate, i centri culturali e le scuole in venti paesi per paura di rappresaglie.
Poliziotti antisommossa vennero anche impiegati a protezione degli uffici di Cherlie Hebdo, per fermare eventuali attacchi. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, criticò pubblicamente la decisione del giornale di andare avanti con le pubblicazioni:
“È davvero intelligente gettare benzina sul fuoco?”