Uni italiana sucks. Cmq a prescindere avrei voluto dire a sto tizio di farsi i cazzi suoi.
K™
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Best quote ever:
DAoC RvR was great not for the rewards, but for the playerbase that played it because they wanted to RvR. The tragedy of WAR RvR is that it's being played largely by a bunch of WoW-age crybabies that don't want to RvR for fun, but consider it a grind required for rewards.
In certi concorsi pubblici a seconda del voto di laurea che hai ottieni più o meno punti "bonus" iniziali...
Diciamo che la differenza fra uno che ha preso 110 e uno sotto il 100 è tangibile, certo è ugualmente possibile passare anche con un voto basso ma di solito in graduatoria nei posti alti è difficile vedere gente che non ha quantomeno 100 come voto.
Discorso diverso per i colloqui per ditte/aziende varie, lì guardano molto di più che persona sei e cosa sai fare a livello pratico, del voto non gliele frega granchè.
dipende, che un 110 e lode attira sempre l'attenzione.
chiaro che se poi a livello pratico è un incompetente, se ne sbattono del voto...
Una decina di anni fa, un professore dell'università che frequentavo mi confidò, affranto, che la maggior parte degli studenti che lui era costretto a promuovere e a laureare non aveva la più pallida idea di come si scriva un italiano corretto. O almeno decente. Per un cattedratico di una facoltà di Lettere e Filosofia, è una constatazione piuttosto allarmante.
Lì per lì, ero portato a non dare molto peso a questa cosa, ma oggi mi rendo conto del disastro. Ogni tanto, capita che qualcuno mi chieda pareri su scritti di vario tipo: vengono davvero i brividi. Non tanto per il contenuto, quanto per gli elementi di base dell'espressione linguistica. L'ortografia, l'uso dell'interpunzione, la coniugazione dei verbi, etc...
Ora, io posso anche essere (e lo sono) un fanatico di queste cose, ma è terribile leggere tesi di giovani laureandi nelle quali la correttezza della forma è semplicemente assente. Io sono fermamente convinto (e ne avrei buone prove) che un'espressione linguistica ordinata corrisponda a un'ordinata pulizia del pensiero. E forse aiuta anche nella vita quotidiana.
Quello che vedo è che oggi, dopo alcune simpatiche riforme, una laurea non è una garanzia di preparazione e di eccellenza nella formazione di un individuo, salvo alcuni casi. Cercando di abbassare i tempi del conseguimento della laurea per rendere più competitivo il mercato italiano, non si è fatto altro che svilire il valore della laurea stessa, così che adesso una laurea non si nega a nessuno. E' come il diploma di maturità di qualche anno fa: lo si prende e basta, perchè lo si prende.
Quello che mi chiedo, invece, è: è proprio necessario che si laureino tutti? Non sarebbe meglio laureare solo chi dimostri una vera preparazione? Non sarebbe ancora meglio che le università (e le scuole superiori) fossero più selettive?
scienze della comunicazione è sinonimo di non so cosa fare quindi mi faccio sta laurea easy easy.... ho almeno 10 amici laureati li. anzi facciamo anche 20... tutti di treviso, andati a trieste a farsi regalare sta laurea
e io sono ancora qui a venezia a sudare per l'ultimo esame :-(
.
pazzo ha centrato il punto in pieno... non generalizzerei troppo sul concetto di lauree regalate, se non dopo attenta analisi del tipo di laurea in questione.
In questo caso il concetto calza a pennello xkè questo corso di laurea è la nuova fuffa che ha preso il posto di scienze politiche nella categoria delle lauree dei fancazzisti.
Stranamente ho anche io amici che la stanno facendo.. e sento cose veramente allucinanti, tipo esami scritti fatti al computer in cui basta fare una ricerchina su google (questo proprio durante l'esame) che ti permette di scaricare l'inverosimile e poi con un copia/incolla ti becchi il 30 assicurato.
In via del tutto generale sono dell'idea che abbiamo in Italia una tradizione universitaria eccellente ma che tanto per cambiare sta andando a farsi fottere. Ad ogni modo siamo un paese di "potenziali scienziati" che data la situazione non hanno però alcun futuro, se non facendo le valigie per andarsene guardacaso oltreconfine.
Non so se sia meglio questo o quello che si vede negli altri paesi, dove in quanto alla teoria nuda e cruda manco le scarpe ci fanno, però nel contempo dimostrano due coglioni grossi come case quando si tratta di concretizzare le conoscenze aquisite (ingegneria x inciso).
Last edited by Necker; 13th December 2006 at 12:34.
DaocSpoiler
Nei concorsi pubblici il voto ha un valore, se vai in un azienda nn gliene frega un cazzo, anche perchè puoi essere Dio ed essere uscito con 110 lode + magna o quel cazzo che vuoi ma se poi sei un inpedito dopo il primo colloquio ti dicono grazie e arrivederci.
Cmq è logico che uscire con un bel voto è sempre meglio, ma nn ci star a perdere la testa, poi se lo vuoi fare x te, xkè ti senti realizzato se esci con 110 allora va bene.
frega 0 se la mia squadra ha gli scarpari in campo ma ha il bilancio in pari onestamente, io pago l'abbonamento per vedere una bella squadra giocare a calcio, non per fappare sul bilancio in pari.
In mancanza di regole è così è inutile girarci intorno, chi lo fa è solo perchè non vince un cazzo e deve attaccarsi a qualcosa..![]()
Per punti scorrelati, rispondendo a vanvera:
Confermo, in effetti dopo il 110 ho ricevuto N proposte di colloquio.
Non penso che la base di italia sia nelle facoltà umanistiche. Non producono abbastanza innovazione.
Un problema assai correlato alla mancanza di capacità di esprimersi con un italiano almeno grammaticalmente corretto è correlato allo SCOMPARIRE della matematica.
Personalmente mi sconcerta assai vedere dei giovani che preferiscono una lezione infinita su kant piuttosto che una lezione di matematica o fisica. Tra parentesi: non è che poi di Kant capiscano tanto di più.
Statement più o meno banali:
Al momento non sono i "valori" che mancano, sono gli obiettivi. I ragazzi non hanno idea di che fare, non hanno una vocazione chiara, non sono invogliati a cercarne una. Un mio collega diceva ultimamente che l'occidente è tanto ricco che anche gli imbecilli hanno modo di sopravvivere.
Ecco toh, è appena passato l'unico insegnate italiano qua alla Royal Holloway e gli ho chiesto se pianifica di tornare in italia a lavorare, una risposta più eloquente non poteva darmela:
"No, mai, mi fa schifo. Si ci torno se chiudono il CNR e ricominciano ad assumere gente da capo. Sono una manica di coglioni, si fanno i concorsi tra loro e scrivono carta da buttare nel cesso, se ne salvano 20 in tutta italia."
Che si ricollega a quello che stavamo dicendo con: cazzo se la gente c'ha il posto assicurato da quando è nato, che minchia studia a fare.
In tutto questo non capisco come puoi appoggiare la politica della sinistra in Italia (sempre che non stia confondendo i tuoi posto con quelli di altri, tendo a confondere te e azhael a volte lol), che questa situazione è il risultato del garantismo esagerato per i dipendenti pubblici, che ha poi influito sul resto del emrcato del lavoro italiano, per come la vedo io (che è come dire appunto cazzo se la gente c'ha il posto assicurato da quando è nato, che minchia studia a fare / che minchia si impegna a fare una volta che il lavoro ce l'ha, aggiungo io)
Non sono io mi sa, non sono così bravo con la politica da mettermi a parlare di posti di lavoro. Io sono sempre abbastanza interessato su energia e innovazione, di classe operaia e dipendenti statali non capisco una sega
In effetti io ho votato Di Pietro, che è a sinistra per quello che si può definire a tutti gli effetti uno "scherzo di natura del tutto italiano" .
Ho votato Di Pietro nella speranza appunto che nepotismi vari diminuiscano...
Più che altro la mia attuale speranza di "esiliato in un altro universo abbastanza differente", è che l'Italia volga prima o poi lo sguardo su ricerca e innovazione.
Tipo, se pagassero la gente come la pagano qua per fare lo stesso lavoro... tipo eh...
Io l'università italiana la vedo ne più ne meno che come il resto della scuola italiana, una cosa buona buttata alle ortiche.
Il sistema scolastico italiano sarebbe anche valido, solo che non capisco perché questa necessità di volerli passare tutti... cioè, se uno non ci arriva e non riesce a finire le superiori, ma steccalo e fallo mollare, magari invece che perdere altri anni a scuola va a fare l'idraulico e prenderà più di un ingegnere.
Stessa zuppa all'università, escono davvero cani e porci, col risultato che ormai la laurea la usi per farci il concorso come spazzino.
Ci sono la fuori professori dementi che mandano avanti la gente perché poverina, s'è impegnata... ma vaffanculo!
E questa e' l'ennesima riprova di questa cosa, ma come si può pensare di permettere alla gente di laurearsi con questa roba? Uno studio sul sito di un attrice porno o su un programma demente... Sarebbe ma da fare uno studio sul cervello di chi scrive questa roba.