Io andai in normandia nel 1987.
Il primo impatto con Omaha Beach fu un carro Tiger lasciato in mezzo alla strada all'accesso della spiaggia (che ha una scogliera davanti, nel senso che non è che dalla strada si arrivi diretti al mare, bisogna scendere alcuni metri lungo un sentier). Da lì si scendeva su sto sentiero tortuoso - una trincea di fatto - e si sbucava sulla spiaggia dove i cavalli di frisia impedivano di correre dritti verso l'acqua. E sulla costa, ancora un paio di mezzi da sbarco distrutti dai cannoni tedeschi. Arrivi sul bagnasciuga, ti giri, e hai di fronte i bunker tedeschi, e ti immagini la scena che anni dopo ho rivisto in Saving Private Ryan, pari pari. Alzi la testa e hai la sensazione che non c'è niente in grado di ripararti dal fuoco nemico.
Così come per quelli di voi che han visto "Il giorno piu' lungo" e si ricordano del paracadutista della 82a che finì appeso al campanile e rimase sordo, che il campanile esiste, il paracadutista pure, e la cittadina è Saint Mére Eglise
Non credo che me la dimenticherò mai la spiaggia di Omaha Beach.
Né l'orologio nel museo fermo all'ora dello sbarco del 6 giugno 1944 per un colpo di mg-42...