Sappiamo tutti che sei mooolto simpatico, tralasciando questa esilarante battuta, non ho trovato in rete le tesi con CUI ha argomentato la sua uscita, dunque per me una persona che dice frasi di tale importanza (soprattutto da un premio nobel della medicina) senza argomentarle =
mania di protagonismo = ego ipertrofico.
Tenete sto copia ed incolla [non sono a casa e mi sa che non ci torno oggi]
La migrazione verso l?America ebbe inizio dal nord-est asiatico almeno 30.000 anni fa.
È bene tenere presente che a tutte queste conclusioni non si è giunti - com?era stato sinora - sull?unica base di speculazioni teoriche e di libere associazioni storiche, ma delle più avanzate, sofisticate e obiettive indagini di genetica delle popolazioni.
Ci si potrebbe chiedere a questo punto se le differenze genetiche riscontrate in vari gruppi etnici non confermino il concetto di? razze? e quindi la tradizionale inesatta generica denominazione (ancora viva e intramontabile nell?opinione pubblica) tra bianchi, neri, asiatici, africani, europei...
Tuttavia, le suddette indagini genetiche dimostrano che gli esseri umani sono diversi soltanto ?in superficie?, cioè soltanto in alcuni caratteri esteriori (fenotipi) come il colore della pelle o il taglio degli occhi.
?Differenze? di poco conto, se si pensa che di esse sono responsabili soltanto 3-5 geni, il che non autorizza affatto a parlare di diversità ?razziale?. Si tratta in realtà di manifestazioni della variazione di geni in risposta all?ambiente e al clima; e questi geni sono tutti legati ai caratteri esteriori del corpo, in quanto l?adattamento all?ambiente esterno richiede soprattutto modifiche della superficie corporea. Se si escludono alcune diversità fenotipiche, le differenze tra quelle comunemente indicate come ?razze? divengono solo quantitative e non qualitative: in altre parole, non si trovano mai due tipi di geni del tutto diversi in etnie diverse; per di più, nell?ambito dello stesso continente tali differenze tra individui ?diversi? risultano ancora minori.
Le differenze etniche non dipendono quindi da fattori genetici (?razziali?), ma sono il risultato della selezione prodotta nel tempo dalle scelte personali - fatte nell?ambito di un determinato gruppo ai fini della riproduzione - tra particolari fenotipi. Il che dimostra in ultima analisi che ciascun essere umano conserva immutati quei caratteri comuni (?geni?) posseduti da tutti gli esseri umani prima che almeno 40.000 anni fa, cominciasse la deriva delle popolazioni nelle varie parti del mondo.
ora aggiungiamo questo link:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=226471&START=1&2col= [notare che è sbagliato, la battuta finale è per l'appunto da giornalista ebete] [osservate le cifre e vedete i giornalisti quanto sono furbi ]
Poi:
Secondo le più recenti e precise stime del mese di ottobre 2004, l'uomo dispone solo di 20'000-25'000 geni! Poco più di quelli di un semplice verme!
Negli anni ottanta i ricercatori erano ancora convinti che l'uomo dovesse possedere oltre 100 000 geni. Dopo la mappatura del genoma umano del 2001, le prime stime prevedevano circa 30'000 - 40'000 geni. Ora i ricercatori cercano di risolvere l'enigma del perché così pochi geni riescono a comandare un organismo così complesso come quello dell'uomo
Cmq non sono a casa. Quando ho il libro cerco di spiegar qualcosa . . .
Cmq gia cosi si capisce che fa abbastanza ridere . .
Che poi le parole di watson sono: TUTTI I TEST DIMOSTRANO CHE MEDIAMENTE SONO MENO INTELLIGENTI.
Siccome non si sa quali geni influiscono sull'intelligenza (se lo fanno e in che quantità) è chiaro che intende test del Q.I. vari fa ridere l'attacco sul dna.
Poi. . . che cazzo vuol dire geni africani?