Page 2 of 2 FirstFirst 12
Results 16 to 26 of 26

Thread: Scarpe per correre

  1. #16
    Petty Officer 3rd Class Elisewin's Avatar
    Join Date
    Dec 2009
    Location
    tuscany
    Posts
    298

    Default

    CERCHIAMO ORA DI CHIARIRE I TERMINI PRONATORE e SUPINATORE

    Quando il peso del corpo, dopo la fase di volo, si scarica sul terreno l’arco plantare tende a cedere verso l’interno, con un effetto ammortizzante grazie alla trasformazione di questa energia meccanica in energia elastica che viene restituita per l’impostazione del passo successivo.

    Questo effetto, che viene definito come pronazione fisiologica (cedimento verso il lato interno del piede) è caratteristico del tipo di appoggio normalmente chiamato neutro. Quando questa pronazione è superiore a quella estensione considerata normale si definisce il runner come iperpronatore, quando, invece, il meccanismo descritto risulta deficitario rispetto all’ampiezza fisiologica parleremo di “appoggio in inversione” o di “atteggiamento supinato” o di “piede rigido”.
    Questi diversi tipi di appoggio richiedono una concezione di scarpa diversa che deve tendere se non a correggere ad “aiutare” l’eventuale difetto, garantendo al piede la migliore biomeccanica possibile per evitare la così detta patologia da sovraccarico funzionale che può riguardare sia le strutture direttamente coinvolte nell’appoggio come l’unità funzionale caviglia-piede (tendinopatie achillee, tibiali e dei peronei, fasciti plantari e metatarsalgie) sia strutture più lontane come ginocchio, anca e rachide.

    PRONAZIONE (eccessivo movimento del piede verso l'interno)
    SUPINAZIONE (eccessivo movimento del piede verso l'esterno)


    Il piede normale appoggia inizialmente sulla parte esterna del tallone, successivamente, con movimento rotatorio, scarica il peso verso la punta e inclinandosi appoggia sull'arco plantare. Questo movimento, definito pronazione aiuta il piede a smorzare l'impatto con il terreno.
    Ci sono dei casi in cui questo movimento non viene eseguito in maniera corretta: nel piede piatto, il peso del corpo viene scaricato quasi completamente nella parte interna, mentre nel piede valgo nella parte esterna. Nel primo caso si ha IPERPRONAZIONE, nel secondo SUPINAZIONE. Nelle scarpe da running, l'intersuola ammortizzante è quasi sempre realizzata con materiali morbidi come poliuretani ed eva che con l'uso finiscono con l'assottigliarsi , "scaricandosi" gradualmente, fino a quando la scarpa diventa rigida e quindi non più utilizzabile. I pronatori, scaricando la maggior parte del peso nella parte interna, tendono a consumare la scarpa in maniera anomala, deformandola. La scarpa diventa così dannosa per il motivo che non supporta più il peso dell'atleta proprio là dove ve n'è la necessità. A questo scopo sono realizzate delle calzature antipronazione. Questo particolare tipo di scarpa è caratterizzato da un contrafforte particolarmente robusto e da un'intersuola a due densità, una delle quali, più dura, posizionata nella parte interna. La combinazione di queste due caratteristiche limitano il movimento interno del tallone e prolungano in maniera sensibile la durata della scarpa.

    E per chi supina? Non ci sono in commercio particolari scarpe antisupinazione, poichè questo tipo di appoggio non è particolarmente grave, quindi in linea di massima chi supina può orientarsi verso una scarpa di tipo A2 o A3. [ Su un altro sito: Se sei supinatore, devi usare un modello superammortizzato, quello che tra gli esperti e nei negozi specializzati è chiamato A3 o neutro. Non usare mai il modello A4 ]. Assolutamente sconsigliate le A4 antipronazione, poichè, oltre ad essere dannose (accentuano ancor di più il difetto di appoggio) ammortizzano meno, quindi non adatte.

    Esistono vari sistemi per verificare il proprio stato di appoggio: il più semplice è quello di osservare l'intersuola delle proprie scarpe usate (meglio se un po' vecchiotte), dopo averle appoggiate su un tavolino. Guardale dal dietro: se i talloni convergono verso il basso e sono deformati nella parte interna, siamo in presenza di un appoggio in iperpronazione. Se invece le suole presentano una forte usura nella parte esterna l'appoggio è in supinazione.

    Un altro sistema per capirlo è quello dell'ORMA .

    Esistono principalmente tre tipi di piedi, basati sulla forma dell'arco.
    Esiste una prova semplice da realizzare denominata “Test sul Bagnato”. Dopo aver inumidito il piede, appoggiatelo sopra un foglio di carta, e scendete. Osservatene quindi la forma per verificare a quale delle tre seguenti assomiglia di più.
    Genericamente, se l’impronta è “magra” (tallone ed avampiede sono collegati da una linea sottile) non siete dei pronatori. Se invece l’impronta è “grassa” (tallone ed avampiede sono un tutt’uno) probabilmente siete un pronatore.

    ARCO NORMALE (MEDIO)

    Se vedete circa metà del vostro arco siete un “Normale pronatore”.
    E’ l’impronta di un runner che è biomeccanicamente efficiente e non ha bisogno di scarpe della categoria massimo controllo. Avete il vantaggio di poter calzare qualsiasi altro tipo di scarpa dalle stabili, con moderato supporto all’arco alle ammortizzanti/neutre senza supporti addizionali se siete un corridore leggero con arco normale; oppure le ritmi veloci/gara, di poco supporto ma più leggere, e quindi più adatte a correre veloce.

    ARCO PIATTO (BASSO)

    Se vedete l’immagine completa, o quasi, della vostra pianta sei probabilmente un “Iperpronatore”. Avete bisogno di scarpe stabili che sono il meglio per una lieve o media pronazione, oppure modelli massimo controllo che hanno degli accorgimenti che garantiscono un maggiore supporto all’arco plantare e risultano indicati per i grandi iperpronatori, così come per i runner più pesanti (sopra gli 80kg).

    ARCO ALTO

    Se vedete appena il vostro tallone, la zona anteriore del tuo piede e una sottile striscia sul lato esterno, possedete un arco alto.
    Ciò significa che probabilmente siete un “Ipopronatore o Supinatore”.
    Le scarpe più adatte per un supinatore sono le ammortizzanti/neutre, dotate di un’intersuola morbida che facilita la pronazione.
    E’ di vitale importanza che le scarpe di un supinatore non abbiano alcun sistema stabilizzante che riduca o controlli la pronazione.
    "This way / Lightnings from a cloud and her body is there / Cornfields is where she was born / Her faith, memories and heart – have they lost? / She had no direction home”

  2. #17
    Lieutenant Commander ilsagola's Avatar
    Join Date
    Apr 2009
    Location
    Wonderland
    Posts
    10.796

    Default

    Quote Originally Posted by Elisewin View Post
    ....
    Boia, non penso che qualcuno l'abbia letto fino in fondo

  3. #18
    Lieutenant Commander
    Join Date
    Dec 2003
    Location
    Milano
    Posts
    10.666

    Default

    ciao hudlok
    Once upon a time@DAoC
    Evildark, Mercenario Unicorn Knight


    http://www.dixan.it/it/dixan-sempre-con-te.html

  4. #19
    Lieutenant Commander ilsagola's Avatar
    Join Date
    Apr 2009
    Location
    Wonderland
    Posts
    10.796

    Default

    Quote Originally Posted by Evildark View Post
    ciao hudlok

  5. #20
    Petty Officer 3rd Class Elisewin's Avatar
    Join Date
    Dec 2009
    Location
    tuscany
    Posts
    298

    Default

    Quote Originally Posted by ilsagola View Post
    Boia, non penso che qualcuno l'abbia letto fino in fondo
    Oh ma si sente proprio che sei toscano ...comunque lo so l'articolo è lunghissimo e mica è finito lì. Mancherebbe tutta la parte che spiega come scegliere una scarpa, l'eventuale sistema ammortizzante, il plantare, l'intersuola ecc. ecc....si sta due giorni a leggerlo però se a uno interessa diciamo che si chiarisce definitivamente le idee.
    "This way / Lightnings from a cloud and her body is there / Cornfields is where she was born / Her faith, memories and heart – have they lost? / She had no direction home”

  6. #21
    Lieutenant Commander ilsagola's Avatar
    Join Date
    Apr 2009
    Location
    Wonderland
    Posts
    10.796

    Default

    Quote Originally Posted by Elisewin View Post
    Oh ma si sente proprio che sei toscano ...comunque lo so l'articolo è lunghissimo e mica è finito lì. Mancherebbe tutta la parte che spiega come scegliere una scarpa, l'eventuale sistema ammortizzante, il plantare, l'intersuola ecc. ecc....si sta due giorni a leggerlo però se a uno interessa diciamo che si chiarisce definitivamente le idee.
    Diciamo che può scaricarlo e leggerlo tranquillamente nell'arco di un annetto, per poi comprare le scarpe l'anno dopo quando è irrimediabilmente ingigantito troppo
    Scherzi a parte articolo interessante

  7. #22
    Petty Officer 3rd Class Elisewin's Avatar
    Join Date
    Dec 2009
    Location
    tuscany
    Posts
    298

    Default

    Quote Originally Posted by ilsagola View Post
    diciamo che può scaricarlo e leggerlo tranquillamente nell'arco di un annetto, per poi comprare le scarpe l'anno dopo quando è irrimediabilmente ingigantito troppo
    Eheheh...guardiamo il lato positivo alla fine uno queste scarpe le compra
    Last edited by Elisewin; 27th January 2010 at 15:34.
    "This way / Lightnings from a cloud and her body is there / Cornfields is where she was born / Her faith, memories and heart – have they lost? / She had no direction home”

  8. #23
    Lieutenant Commander holysmoke's Avatar
    Join Date
    Jan 2004
    Location
    Imola
    Posts
    30.199

    Default

    io consumo le scarpe soprattutto all'esterno dei talloni... visto che probabile prendo quelle del decathlon che diceva slurpo chissa se vanno bene...
    Spoiler

  9. #24
    Petty Officer 3rd Class Elisewin's Avatar
    Join Date
    Dec 2009
    Location
    tuscany
    Posts
    298

    Default

    Quote Originally Posted by holysmoke View Post
    io consumo le scarpe soprattutto all'esterno dei talloni... visto che probabile prendo quelle del decathlon che diceva slurpo chissa se vanno bene...
    Ci ho perso una mezz'ora e ho cercato di riassumere (si fa per dire ) quello che diceva nel resto dell'articolo. Sono consigli random...spero di esserti stata d'aiuto holysmoke.

    1) se la scarpa tende a piegarsi in prossimità della zona che ospita le dita del piede allora sarà un buon acquisto; se tende a curvarsi presso l’arco plantare, quindi a metà, sappiate che esistono scarpe sportive migliori!
    2) Il momento migliore della giornata per provare qualsiasi tipo di calzatura è il tardo pomeriggio dopo avere vissuto una normale giornata tipo. Infilate i piedi nelle nuove scarpe quando i piedi hanno subito carico e hanno fatto gran parte del loro dovere, così vi potete rendere subito conto della percezione che avrete durante l’allenamento evitando callosità e vesciche.
    3) La norma prevede che le scarpe sportive devono essere di un numero superiore a quello solitamente calzato. E, come per qualsiasi altro tipo di calzature, lasciate che il piede abbia mezzo centimetro di agio all’interno della scarpa.
    4) Scegliendo le scarpe sportive verificate che:
    • il plantare abbia il fondo neutro, cioè che non abbia concavità o convessità pronunciate per non modificare o peggiorare la forma dell’arco plantare del piede;
    • la tomaia sia dotata di un buon rinforzo calcaneare per contenere correttamente il tallone;
    • l’allacciatura sia regolabile e rinforzata per fare aderire saldamente il piede al plantare e avere quindi ottima stabilità (lasciate le chiusure con zip e bottoncini alle sneakers da città!);
    • la suola sia perfettamente piana (non deve mai presentare concavità e parti rotondeggianti, né la zona che ospita le dita dei piedi deve essere rialzata).
    5) L’intersuola è la parte della scarpa sportiva compresa tra tomaia e suola e contiene il sistema di ammortizzamento, il meccanismo che attutisce l’impatto degli urti a carico del piede che, tra le altre cose, sostiene il peso corporeo. Correndo, si scarica a terra un carico dalle 2 alle 3 volte superiore al proprio peso ogni volta che il piede impatta la superficie. Se eccedete i 100 chili, assodate che le scarpe sportive siano progettate per sostenervi senza cedimenti precoci dell’elasticità dei materiali.Per capire se l’intersuola può assicurare una buona qualità di ammortizzamento, premetela semplicemente. Quanto più è morbida tanto più la scarpa è in grado di ammortizzare il peso corporeo; di contro un’eccessiva cedevolezza compromette la stabilità dell’appoggio.
    6)La suola è la parte terminale della scarpa da ginnastica che poggia sul terreno.
    Il materiale principe delle suole delle scarpe sportive è la gomma poiché tollera bene trazione, flessione e abrasione.
    Il battistrada è la sezione più superficiale, quindi visibile; la superficie presenta un preciso motivo stampato sulla gomma (a spina di pesce, a ventosa, con artigli, ecc.) la cui scelta dipende dall’attività sportiva praticata. Di norma ogni superficie d’appoggio richiede un battistrada idoneo:

    - per l’asfalto ci vuole un battistrada liscio o con microsporgenze fittissime;
    - per terreni misti ci vuole un battistrada con sporgenze fitte e di medie dimensioni;
    - per suolo campestre e terreni impervi ci vuole un battistrada con sporgenze rade ma grandi.
    Last edited by Elisewin; 27th January 2010 at 17:00.
    "This way / Lightnings from a cloud and her body is there / Cornfields is where she was born / Her faith, memories and heart – have they lost? / She had no direction home”

  10. #25
    Lieutenant Commander Karidi's Avatar
    Join Date
    Oct 2003
    Location
    Milan
    Posts
    10.169

    Default

    Quote Originally Posted by holysmoke View Post
    io consumo le scarpe soprattutto all'esterno dei talloni... visto che probabile prendo quelle del decathlon che diceva slurpo chissa se vanno bene...
    Visto anche il tuo Avatar le mordi pure.....ultimamente
    ------------------------------------------------------------------------------------------------
    Il Mio Vangelo
    ------------------------------------------------------------------------------------------------


  11. #26
    Lieutenant Commander Karidi's Avatar
    Join Date
    Oct 2003
    Location
    Milan
    Posts
    10.169

    Default

    Quote Originally Posted by Elisewin View Post
    Ci ho perso una mezz'ora e ho cercato di riassumere (si fa per dire ) quello che diceva nel resto dell'articolo. Sono consigli random...spero di esserti stata d'aiuto holysmoke.
    1) se la scarpa tende a piegarsi in prossimità della zona che ospita le dita del piede allora sarà un buon acquisto; se tende a curvarsi presso l’arco plantare, quindi a metà, sappiate che esistono scarpe sportive migliori!
    2) Il momento migliore della giornata per provare qualsiasi tipo di calzatura è il tardo pomeriggio dopo avere vissuto una normale giornata tipo. Infilate i piedi nelle nuove scarpe quando i piedi hanno subito carico e hanno fatto gran parte del loro dovere, così vi potete rendere subito conto della percezione che avrete durante l’allenamento evitando callosità e vesciche.
    3) La norma prevede che le scarpe sportive devono essere di un numero superiore a quello solitamente calzato. E, come per qualsiasi altro tipo di calzature, lasciate che il piede abbia mezzo centimetro di agio all’interno della scarpa.
    4) Scegliendo le scarpe sportive verificate che:
    • il plantare abbia il fondo neutro, cioè che non abbia concavità o convessità pronunciate per non modificare o peggiorare la forma dell’arco plantare del piede;
    • la tomaia sia dotata di un buon rinforzo calcaneare per contenere correttamente il tallone;
    • l’allacciatura sia regolabile e rinforzata per fare aderire saldamente il piede al plantare e avere quindi ottima stabilità (lasciate le chiusure con zip e bottoncini alle sneakers da città!);
    • la suola sia perfettamente piana (non deve mai presentare concavità e parti rotondeggianti, né la zona che ospita le dita dei piedi deve essere rialzata).
    5) L’intersuola è la parte della scarpa sportiva compresa tra tomaia e suola e contiene il sistema di ammortizzamento, il meccanismo che attutisce l’impatto degli urti a carico del piede che, tra le altre cose, sostiene il peso corporeo. Correndo, si scarica a terra un carico dalle 2 alle 3 volte superiore al proprio peso ogni volta che il piede impatta la superficie. Se eccedete i 100 chili, assodate che le scarpe sportive siano progettate per sostenervi senza cedimenti precoci dell’elasticità dei materiali.Per capire se l’intersuola può assicurare una buona qualità di ammortizzamento, premetela semplicemente. Quanto più è morbida tanto più la scarpa è in grado di ammortizzare il peso corporeo; di contro un’eccessiva cedevolezza compromette la stabilità dell’appoggio.
    6)La suola è la parte terminale della scarpa da ginnastica che poggia sul terreno.
    Il materiale principe delle suole delle scarpe sportive è la gomma poiché tollera bene trazione, flessione e abrasione.
    Il battistrada è la sezione più superficiale, quindi visibile; la superficie presenta un preciso motivo stampato sulla gomma (a spina di pesce, a ventosa, con artigli, ecc.) la cui scelta dipende dall’attività sportiva praticata. Di norma ogni superficie d’appoggio richiede un battistrada idoneo:
    - per l’asfalto ci vuole un battistrada liscio o con microsporgenze fittissime;
    - per terreni misti ci vuole un battistrada con sporgenze fitte e di medie dimensioni;
    - per suolo campestre e terreni impervi ci vuole un battistrada con sporgenze rade ma grandi.
    Scusa ma sei il fake di MC visti i Wallpost
    ------------------------------------------------------------------------------------------------
    Il Mio Vangelo
    ------------------------------------------------------------------------------------------------


Page 2 of 2 FirstFirst 12

Posting Permissions

  • You may not post new threads
  • You may not post replies
  • You may not post attachments
  • You may not edit your posts
  •  
[Output: 99.57 Kb. compressed to 86.71 Kb. by saving 12.86 Kb. (12.92%)]