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fabbrica polonia automobili varsavia mi sta benissimo.
Polskie fabryki samochodów Warszawa
PFSW
chi non vorrebbe una pfsw panda
Last edited by Emma; 25th October 2010 at 11:50.
Vediamo se vendite alla mano alla Fiat auto, considerando le auto Fiat (non sommate alle Chrysler), conviene, facendo un conto a spanne, "inimicarsi" il mercato italiano...
Italia 468.364
Francia 67.792
Germania 69.507
Spagna 24.022
UK 49.964
EUROPE 135.244
BRAZIL 441.101
RUSSIA 15.047
INDIA 18.582
ARGENTINA 52.773
JAPAN 5.602
E' evidente che Marchionne ciurla nel manico... non può certo permettersi di mollare l'Italia (dove le vendite non dipendono certo solo dal prodotto) dove, di fronte ad un abbandono per andare all'estero il precario castello di carte del mercato consolidato crollerebbe a tempo zero.
Ma sicuro spendono meno, è fuori discussione. Ma non è che li fan lavorare 150 ore a settimana.
E cmq a fronte di quanto spendi per il singolo operaio, il dato sulla produzione è già abbastanza (anche a parità di costo).
Btw son d'accordo con praticamente tutto quello che hai detto.
I'm no hero. Never was. Never will be.
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Soul of the mind, key to life's ether
Soul of the lost, withdrawn from its vessel
May strength be granted so the world might be mended...
So the world might be mended...
L'ho sentito ieri da Fazio non mi è dispiaciuto, di base secondo me i sindacati vivono fuori dal tempo proteggendo anche dei fannulloni cronici.
K™
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Best quote ever:
DAoC RvR was great not for the rewards, but for the playerbase that played it because they wanted to RvR. The tragedy of WAR RvR is that it's being played largely by a bunch of WoW-age crybabies that don't want to RvR for fun, but consider it a grind required for rewards.
Non è proprio così eh, fiat vende un paio di milioni di macchine all'anno. Chiaro che il mercato principale è quello italiano, ma è lo stesso anche per le francesi e per le tedesche. Il mercato casalingo è tradizionalmente quello trainante. Anzi, in francia le percentuali di auto francesi in relazione al totale sono MOLTO più alte.
Senza contare che non è vero come diceva qualcuno prima, forse tu, che i costi in italia devono comprendere anche R&D. O meglio è vero ma in parte.. Fiat PowerTrain ha filiali in tutto il mondo, ad esempio hanno da poco aperto uno stabilimento enorme in brasile
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axet si parla di:
Marchionne: «Senza l'Italia la Fiat andrebbe meglio»
si ma stai vedendo solo gli ultimi anni, ma quando sfornava chiaviche come la DUNA, ARNA, TEMPRA, DEDRA etc.etc. che non si comprava nessuno causa facevano schifo sia tecnicamente che esteticamente, chi ha pagato perchè la fiat non andasse a rotoli, fatti questa domanda e datti una risposta. Chi paga la cassa integrazione quando fai 2 Miliardi di Euro di attivo....
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Il Mio Vangelo
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Si ma la parte Ricerca e Sviluppo, Amministrazione, Test, Cazzi e mazzi sono tutti in Italia.
Cosa c'azzecca, anche in Cina il costo del lavoro è irrisorio ma hai visto come producono e con che standard qualitativi.......
Non dico che FIAT non sta facendo bene o altro, ma che le dichiarazioni di MArchionne hanno la memoria corta, dovrebbe ringraziare ITALIA per aver sostenuto l'azienda anche quando produceva Aborti.
Quotato dall'articolo sopra descritto.
Le stime degli analisti vengono fatte valutando i prezzi di vendita (la cosa più facile), stimando i costi diretti della produzione nei vari stabilimenti e aggiungendo la quota dei costi fissi di ogni prodotto (lo sviluppo e l'ingegnerizzazione), la ricerca, le spese di vendita e così via. Il grosso delle spese generali, amministrative, della ricerca, è sostenuto nel nostro paese - ma tali spese devono essere ripartite sui veicoli venduti in tutto il mondo.
ti faccio un altro esempio PIRELLI
Secondo te dove progettano disegnano e testano le gomme per mercati come la CINA che ha un fabbisogno di auto (e parlo solo di gente ricca) da 250Milioni.... i Sistemi Informativi dove sono......Amministrazione....Marketing....Dirigenz a....Personale....etc.etc.
Last edited by Karidi; 25th October 2010 at 12:20.
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Il Mio Vangelo
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Ma infatti ha ragione. Se spostasse la produzione fuori dall'italia andrebbe sicuramente meglio. Certo non si riferiva alle vendite, sarebbe insensato.
Come dicevo sopra, non è vero. Certo la maggiorparte è sicuramente in italia, ma ci sono stati investimenti non trascurabili anche all'estero sul fronte R&D
Non sono sfruttati a detta degli articoli che avevo letto a riguardo eh. Lavorano 8 ore al giorno e prendono tipo 600 euro al mese (in italia un operaio quanto prende? Fai anche il rapporto con il costo della vita tra polonia e italia). E i livelli qualitativi sono ALTI, le 500 vengono prodotte a tychy tanto per dire.Cosa c'azzecca, anche in Cina il costo del lavoro è irrisorio ma hai visto come producono e con che standard qualitativi.......
Ma son d'accordissimo. Ciò non toglie però che la constatazione di marchionne è, semplicemente, vera.Non dico che FIAT non sta facendo bene o altro, ma che le dichiarazioni di MArchionne hanno la memoria corta, dovrebbe ringraziare ITALIA per aver sostenuto l'azienda anche quando produceva Aborti.
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marchionne ha ragione, però si devon fare conti alla mano quanto realmente incide un operaio sul prodotto finito
poi è ovvio, anche risparmiando solo 2€ a macchina ma contando le macchine prodotte è chiaro che salta fuori una cifra elevata.
E' il mondo industriale di oggi il problema, la mentalità ed i bilanci.
Tanto tutto arriva al termine prima o poi. Taglia, taglia ma alla fine non puoi tagliare per sempre.
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Revendìco absolutamente el derecho al vagabundeo, a la aventura, a la utopia y al romanticismo
Aggiungo solo questo: fatti i conti tra le spese ed i guadagni, e sono conti non facili da fare visto che fan fatica a farli anche gli esperti del settore (vedi articolo sole24h), e mi fa sorridere di conseguenza la sicumera con cui qualcuno nei post sopra sputa sentenze a titolo di dogmi a proposito di questo aspetto, andare via dall’Italia migliorerebbe la situazione di Fiat? Forse, e sottolineo forse, si.
Eppure ad aprile lo stesso Marchionne ha presentato il suo maxi-piano di investimenti denominato “Fabbrica Italia”, 20 miliardi di investimenti in cinque anni. Perché programmare uno sforzo di quel tipo su un Paese che non rende e che non renderà? Investire 20 miliardi sapendo che il successo della propria politica industriale del prossimo quadriennio dipende dal fatto che i lavoratori in italia accettino di ridurre di dieci minuti la pausa pranzo o che facciano meno malattie?
L’ultimatum che il manager ha di fatto implicitamente ripetuto o cercato di motivare da Fazio – o i sindacati accettano tutte le richieste entro fine anno, o Fabbrica Italia salta – lascia pensare che il grande piano strategico non sia poi così strategico, se l’azienda può permettersi di cancellarlo da un giorno all’altro se non ottiene ciò che vuole in termini di contratti ed accordi coi sindacati. E che questa cancellazione non solo stia per succedere, visto che è chiaro che la Fiom non ha nessuna intenzione di mollare, ma che fosse già ampiamente messa in conto.
E che quindi sia tutta una strategia di attacco ai diritti sanciti dai contratti nazionali per suscitare le reazioni scomposte dei sindacati e addossare a questi ultimi ed ai lavoratori le responsabilità di un cambiamento di piani, quando invece chi ha preso questo tipo di decisione è l'amministrazione fiat ed ora cerca un modo elegante per giustificarla salvando la faccia in Italia per non compromettere un mercato importante.
Piano che, visto come si sta muovendo la Fiom, mi pare stia riuscendo.
Facile fare il ganzo col cazzo duro in un mercato dove se vai in paesi "disgraziati" un operaio lo paghi 1/10 di quello italiano, con nessun diritto e nessun problema a lavorare come uno schiavo se l'azienda chiede. Perchè l'alternativa a questo è il nulla, quindi grazie al cazzo che in Italia loro non fanno margine, ma per decenni grazie al mantenimento dell'occupazione lo stato, ossia pure io pirla dei pirla, ho cacato il lesso alla fabbrica degli Agnelli.
Detto questo, fino a quando l'Europa non muoverà il culo per rendere anche un CCNL a livello comunitario, ci saranno sempre aziende che delocalizzeranno e andranno a fare i ganzi a cazzo duro nelle trasmissioni dicendo più o meno velatamente "baciatemi il culo che non chiudo domani e vo in katanga a far macchine, pagando i pezzenti che vivono li 100€ e facendoli contenti".
In sto modo sono buono pure io a fare l'imprenditore, specialmente se per 60 anni ho preso soldi dallo stato che tanto bistratto.
In diversi gliele hanno cantate mica male... alcuni più condivisibili, altri meno, ma mi paiono tutti ragionamenti con una loro logica non campata affatto per aria.
Fini: ''Ha detto una cosa - ha aggiunto - che sarebbe normale se detta da uno che non e' un top manager italiano, ma e' un po' paradossale che lo dica l'amministratore delegato della Fiat perche' se e' ancora un grande colosso e' stato perche' c'e' stato il contribuente italiano a garantirlo''
Epifani: ''La verita' e' che Marchionne vorrebbe andarsene dall'Italia''. ''Non a caso - aggiunge Epifani - sostiene di non avere piu' debiti con il nostro Paese. E' come se si sentisse obbligato a stare qui da noi, mentre il gruppo e' sempre piu' americano, forte in Brasile e negli Stati Uniti''. Per il leader della Cgil e' impensabile che possano provenire utili dagli stabilimenti italiani se ''sono praticamente fermi''. ''Si fa cassa integrazione dappertutto - spiega -. E si ricorre alla cassa integrazione perche' il mercato europeo non va bene in particolare per i marchi Fiat. Sulle fasce medio alte, quelle che fanno guadagnare, la Fiat e' praticamente assente, e su quelle medio piccole la concorrenza e' agguerritissima. Non ci sono i modelli: questa e' la realta''
Vendola: ''Marchionne dovrebbe fare l'autocritica della Fiat, che non ha prodotto niente di innovativo. Si puo' immaginare che la cosa piu' innovativa sia la Punto? Ho tutta la dispobinilita' a confrontarmi con il 'guru del turbo-capitalismo' dei tempi nostri, ma ci vuole un po' di rispetto, alcune frasi sono inascoltabili, sono quasi inquinamento acustico''. ''Il nostro Paese ha consentito alla Fiat di essere azienda di stato. E oggi non e' possibile - ha aggiunto Vendola - poter immaginare di trattare l'Italia come una palla al piede. Onestamente mi pare un po' poco patriottico''
Calderoli: ''Marchionne ha la memoria corta sugli aiuti di Stato''. ''Si potrebbe dire - aggiunge - che gli italiani, e in particolare la Padania, senza la Fiat in questi anni sarebbero stati meglio''. ''Un conto e' aver restituito un prestito - prosegue Calderoli -. La verita' e' che in questi anni gli italiani la Fiat se la sono comprata gia' due volte''
Bonanni: ''Lancio la seguente sfida all'amministratore delegato del Lingotto: arriviamo al pieno utilizzo degli impianti in cambio non solo del salario di produttivita', ma anche della ripartizione degli utili e si arrivi ad un livello alto di partecipazione delle decisioni aziendali''
http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...728896267.html
l'unico motivo per non delocalizzare è la morale, fin qua siamo tutti d'accordo, ormai con i trasporti che costano un cazzo produrre in paesi poveri è conveniente, figuriamoci in polonia dove hai costo basso ma sei nella UE e per giunta il governo ti da finanziamenti se porti produzione da loro.
la cosa Giusta è cercare di rimanere competitivi non delocalizzando, non si può pretendere di chiudere gli occhi e far finta di non sapere che se produci in polonia spendi il 50% senza svantaggi, avete voluto il capitalismo mo sono cazzacci vostri.
Il debito morale fiat secondo me gli impone di rimanere in italia, MA non gli impone di rimanere in italia con lo standard qualitativo italiano. Mi pare sacrosanto che fiat cerchi un modo per non far pesare eccessivamente il rimanere in italia, cosa che fa ovviamente solo per immagine e debito, non certo per convenienza.
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