Il Consiglio federale della Figc ha deliberato la norma per regolamentare la richiesta di radiazione nei confronti di 42 tesserati, tra i quali l'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, e l'ex ad bianconero, Antonio Giraudo. I casi vengono dunque rimessi alla valutazione della giustizia sportiva, con il doppio grado di giudizio, e garantendo così il contraddittorio. Ma nel giudizio potrebbero pesare i fatti nuovi del processo di Napoli.
"I gradi di giudizio - ha ammesso il presidente della Figc, Giancarlo Abete - saranno due, la Commissione Disciplinare e la Corte di Giustizia, che valuteranno circa la sanzione accessoria della preclusione. Eventualmente ci sarà, come ultimo grado, l'Alta Corte di Giustizia presso il Coni".
Soffermandosi sul caso specifico di Luciano Moggi, l'avvocato della Federcalcio, Giancarlo Gentile, ha poi precisato: "La sanzione dei cinque anni c'è già stata. Altra cosa è invece valutare se quei fatti sono talmente gravi da comportare oggi la preclusione. E' questa l'unica valutazione che deve essere rimessa agli organi di giustizia e deve esserci prima un soggetto che l'attivi (e cioè la Procura Federale di Palazzi, ndr). I cinque anni sono un fatto ormai storico, ma nessuno ha ancora valutato se sono stati fatti talmente gravi da meritare la radiazione".