E qui il pippone.
La mia professione principale è il nutrizionista. Lavoro come nutrizionista sportivo in privato (persone sportive che vogliono migliorare la composizione corporea e atleti, principalmente di endurance quindi ciclismo, maratona, triathlon, e intermittent sport (principalmente sport da combattimento). Il calcio da questo punto di vista rientra nell'ultima categoria. Oltre al privato, lavoro con consulenze (temporanee, per questioni di contratti che non sono contratti) per squadre sportive, l'ho fatto per alcune squadre (ad esempio per la SPAL), per la nazionale rumena olimpica di canottaggio (ma sono tutte cose che fanno solo curriculum, detta tra noi, visto che mi chiedevano semplicemente di prendere le misurazioni e di gestire i pasti durante il ritiro, che significa semplicemente mangiare a cazzo, perché se la mensa è 1 e può fare massimo un paio di divisioni, e gli atleti sono 15 con esigenze differenti... e poi vanno in giro e mangiano ciò che vogliono... vabbé).
Il mio background scientifico non prevede la microbiologia in senso stretto, ma la cosa divertente (ma non è un attacco a te eh, è per far capire) è che la microbiologia, qui, c'entra molto poco. Questo è il problema. Da quando è iniziata questa pandemia, ad esempio, si è parlato di epidemiologia. In questo, Crisanti, che NON è un immunologo e NON è un epidemiologo. Il problema più grave in Italia è che non si sanno riconoscere gli esperti, e che gli stessi media chiedono a esperti sbagliati. E non sappiamo filtrare tra opinioni ed evidenze scientifiche. L'opinione di un esperto è alla base della piramide delle evidenze scientifiche: non vale un cazzo. Figuriamoci quando questo non è nemmeno esperto.
Tornando a me, io sono un laureato triennale in scienze motorie, un laureato triennale in biologia con due magistrali: scienze della nutrizione umana (+esame di stato e abilitazione all'ordine dei biologi senior) e biologia dell'evoluzione. Sono un certificato alla International Society of Sport Nutrition (ISSN):
https://www.sportsnutritionsociety.org e sto ultimando il corso dell'IOC (The International Olympic Committee):
https://www.olympic.org/the-ioc
Il mio reddito principale, comunque, non è come nutrizionista ma perché autore di una serie di libri divulgativi con la Project Invictus editore, e responsabile di una rivista divulgativa (sempre della Project invictus) che tratta di nutrizione (al 90% sportiva) e di metodologia dell'allenamento, biomeccanica e via dicendo (con focus su performance nell'endurance e nella forza / ipertrofia). Chi è appassionato o lavora nell'ambiente fitness o sportivo credo che la conoscerà.
Detto ciò, da biologo (quindi bastava la triennale in biologia e non tutto questo papiello, anzi, il primo anno di biologia) non posso sentir parlare di vaccini genetici, di catene di DNA e quant'altro, come di molte altre castronerie che sono state dette sul virus. Basta un semplice esame, che in genere prende il nome di "biologia generale" o "biologia applicata", che ha tra i 6 e i 9 crediti, passato con 18, per sapere cosa è un virus, come funziona, per debunkare il 99% delle cazzate che sono state dette, per debunkare ciò che pierino palù (vice presidente della società di virologia blabliblu grandissimo fenomeno) ha più volte detto circa chi è malato e chi è contagiato e cosa si trasmette, o per spiegare a Shub che non diventerà mai Wolverine con un vaccino a RNA.
Per quanto riguarda l'epidemiologia, ne so abbastanza poco, più della media che non è del settore (perché come un medico o altri ho fatto un paio di esami a riguardo, ma essere epidemiologi è un'altra cosa), e ovviamente molto meno di chi fa questo per mestiere. Insomma, ne so esattamente come Bassetti, Palù, Crisanti, e tanti altri... e ovviamente non h onessun interesse a dire A o B.

Però seguo ciò che dicono appunto gli epidemiologi, e so leggere i dati ISTAT, i dati dell'ISS e dell'OMS (qui ci lavorano gli epidemiologi, tra le altre cose).
Quindi, concludendo, non è che bisogna fare un lavoro oppure un altro per dire o sapere certe cose. Le fasi sperimentali per i vaccini (anzi per ogni farmaco) le dovrebbero conoscere un po' tutti come cultura generale, ma le conosceranno un po' meglio chi ha dato esami su queste cose (biologi, medici, farmacisti) e chi lavora nel campo direttamente.
E non giudico le competenze di Crisanti, solo che se studia le zanzare non capisco come faccia a analizzare i dati di efficacia di un vaccin oe ad autorizzarlo oppure no. E sai perché non l ocapisco, anzi, so che non sa farlo? Beh, perché io non so farlo

Ed esattamente come io starò a sentire chi, dell'AIFA, approverà o boccerà un vaccino, mi aspetto che anche Crisanti (e altri) si attengano a questa buona norma.