Milan: Ronaldinho, il rinnovo è un problema
Galliani annuncia che Pato resta, ma non spende una parola sulla questione Ronaldinho. Il suo prolungamento contrattuale è da tempo finito sul binario morto. Al Milan intendono portare tutti i contratti entro il tetto salariale di 4 milioni. Il sistema per far rientrare chi sfora entro la soglia è quello dell'allungamento con spalmatura. Spalmatura che a Dinho è stata prospettata, di fatto però proponendogli di allungare di un anno l'accordo in scadenza il 30 giugno 2011 contro gli stessi 8 milioni , 6,5 più bonus e premi, che dovrebbe percepire in virtù del contratto in essere. La discriminante è la gestione dei diritti d'immagine, oggi condivisi: il Milan è pronto a lasciarne integralmente lo sfruttamento al giocatore. Il Gaucho non ci sente: per venire al Milan fece già un sacrificio economico, per il quale si prese i ringraziamenti pubblici di Galliani all'atto della sua presentazione, con la promessa che la società si sarebbe ricordata di quel gesto. Soprattutto Dinho pretende il rispetto di un contratto pienamente in vigore, pertanto non intende dimezzare il suo ingaggio per la prossima stagione e reclama quanto pattuito in virtù del nero su bianco. E' invece disponibile a rivedere al ribasso le sue pretese per le annualità successive, con Galliani che prospetta l'allungamento anno per anno, il giocatore e il fratello manager più inclini a un biennale. La questione Leonardo non è una pregiudiziale: Ronaldinho si è già espresso sul punto: dispiace, Leo è un amico, ma la vita va avanti. L'ex pallone d'oro sa perfettamente che, andando a scadenza e svincolandosi, potrebbe spuntare proposte più soddisfacenti per il proprio futuro da ultratrentenne. Galliani ha affidato le trattative a Bronzetti, ma la sensazione è che ormai le parti siano al muro contro muro.