Estre questo discorso con l'UE non centra nulla, è un discorso di globalizzazione. Ora io posso essere contrario alla globalizzazione, ma esser contrari era roba di 20 anni fa, oggi han vinto loro. In prospettiva, non ci saranno più fabbriche di truccioli in Italia, perché il mercato globale ti dice che conviene produrli se non nell'est europa in cina dove ti costano un quinto. Preso atto di questo le economie europee, anche quelle di produzione e non di servizi, si devono adeguare puntando sul know how ed eccellenza tecnologica. Come ha fatto la germania e come in alcuni settori abbiamo fatto anche noi (meccanica, tanto per).
Detto ciò il costo della vita e gli stipendi di un paese sono cose determinate dalla ricchezza, dall'inflazione, e dalle politiche fatte dal governo, non dall'europa. Se in romania i prezzi sono alti e gli stipendi bassi, non è colpa dell'europa (che non ha potere in merito), ma del governo romeno. Prendi uno stato meno disagio, polonia. La polonia ha avuto una crescita assurda, anche e soprattutto grazie all'UE, ma continua a trascinarsi problemi strutturali che ne segnano e segneranno la crescita economica. I problemi strutturali dipendono in gran parte dall'amministrazione pubblica e dai governi, che, tutto il mondo è paese, ci mangiano. Finché le economie deboli in europa continueranno ad esser amministrate da gente che ci mangia, sarà complicato convincere quelle forti ad investirci ulteriormente (in merito a polonia, articolo interessante:
http://www.limesonline.com/come-la-p...ta-ricca/57070 )