Prologo: vado su 2 ruote da 19 anni in cui ho portato in sequenza i seguenti mezzi:
3 anni circa vespa p125x
3 annic circa guzzi v 35 II
1 anno circa boxer 50 (va be non è na moto ma non avevo i soldi e lo zottavo a mio padre

)
11 anni kawasaki 500 kle
1 anno Kawasaki z 750 S.
Per tutti gli anni in questione ho girato per una delle città più caotiche e periscolose d'italia su 2 ruote: Roma.
Sinceramente il numero di "scivolate" che ho fatto in questo periodo non lo ricordo, ma direi che ci attestiamo su circa 1 ogni 2 anni... Parlo di scivolate, ossia non di veri e propri incidenti ma della classica cosa che ti succede in città quando sei costretto a frenare per cause esterne (il pedone che attraversa senza guardare perché ha un improvvisa illuminazione sul terzo segreto di fatima, l'automobilista troppo imegnato a telefonare, cambiare stazione radio, fischiare dietro a una bella ragazza per ricordarsi di mettere la freccia PRIMA di girare.. etc..) e causa brecciolino, strada bagnata o, come mi è successo una volta, un pezzo di plastica liscia in mezzo alla strada, il posteriore saluta e la moto se ne va..... Fortunatamente (scusate se la scrittura potrà contenere più errori errori ma sto scrivendo con una mano mentre con l'altra mi tocco i santissimi) fino ad oggi nessuna di queste scivolate è andata al di là di danni minimi sulla moto e di qualche escoriazione per me...
Il punto è duplice: da una parte se anche è vero (come dice jarso) che sulla moto non c'è sicurezza passiva è anche vero se non fai il cretino e non corri in città tutte queste cose avvengono a velocità ridottissime per cui difficilmente ti fai male; dall'altra chiunque si prende una moto deve mettersi in testa una cosa semplicissima: La moto non è una macchina. Questa banalità vuol semplicemente dire che mentre la macchina la puoi guidare anche in modo tuttosommato distratto, la moto non è così.. quando la guidi devi essere completamente concentrato su quello che fai... anche se vai a 40 all'ora. Detta così può sembrare terroristica ma in realtà non lo è, perché alla fine è un fatto che viene naturale quando ci sali sopra dato che non appena ci ali sopra fai un tuttuno con la moto (a partire dalla posizione). Guidare una moto è un esperienza "appagante" proprio perchè richiede queso tipo di rapporto anche se uno non gioca a fare il valentino rossi... quando guidi la moto, sia esso pr andare al lavoro la mattina o per farti la gitarella la domenica, mentre guidi sei una sorta di piccolo computer che analizza una serie di dati:
cosa fa quello davanti a te, cosa fa quello 2 e macchine avanti a te.. cosa fa quello dietro a te... come è l'asfalto.. come è il vento etc etc etc... Insomma un esperienza che è sempre totalizzante...
La cosa bella è che tutto questo non è stressante o faticoso (al limite la stanchezza ti prende quando scendi dopo un tot di ore di guida..) è semplicemente ciò che ti viene naturale fare quando guidi una moto..
Quindi il mio consiglio è quello di non dar retta a chi fa del terrorismo.... l'unica accortezza è di ricordarsi che è sempre meglio fermarsi prima dicendosi "ma forse tra quelle 2 macchine se ci provavo ci passavo" piuttosto che domandarsi dopo sdraiati per terra "come ca**o ho fatto a non passarci"...