Se rivendi un immobile acquistato come prima casa entro 5 anni, e ne riacquisti un altro entro un anno dalla vendita, non paghi plusvalenze (differenza di quanto hai dichiarato di aver pagato e quanto hai dichiarato di aver venduto, ci sono anche delle piccole scuciture della legge sul reale tempo di residenza nell'immobile superiore a 2,5 anni ma sono sottigliezze).
Come seconda casa se rivendi entro 5 anni paghi il 20%. sempre sulla differenza di quanto dichiarato all'acquisto e quanto alla vendita.
Uso il termine "dichiarato" e non "pagato" o "riscosso"perchè per chi vuole fare investimenti immobiliari è fondamentale farli senza accendere mutui.
Con l'accenzione di un mutuo sei costretto a dichiarare almeno il valore del mutuo, per cui ti fotti da solo nel caso tu voglia comprare/rivendere, e il tuo acquirente a sua volta a bisogno di un mutuo.
Compri a 150.000€
dopo 3 anni rivendi a 200.000€
50.000 € di plusvalenza ergo ti bruci immediatamente i primi 10.000€ + tutti gli interessi che nel frattempo hai pagato alla banca.
Acquistare per affittare è anche peggio.
La tassazione sugli affitti è mostruosa anche se spesso invisibile:
Esempio di casa da 240.000€ affittata a 500€ al mese (6.000€ annui)
partono immediatamente 2% del canone annuale per la registrazione del contratto più diritti di registrazione. (il 2% di tassa li si paga ogni anno i diritti per fortuna no)
ICI
Tassazione alla propria aliquota fiscale (per i non figli di Berlusconi di solito il 23/27%) dell'85% del reddito da locazione.
ed ecco che i presunti 6.000€ annuali si riducono ad un ottimistico 3800/4000€ netti. (meno del 2% annuo)
Senza considerare tutte le menate su inquilini che non pagano o ristrutturazioni dello stabile che riducono ancor di più il guadagno.
Credo che se si voglia acquistare un immobile per metterlo a reddito è saggio comprare o un locale commerciale, o immobili in località turistiche, i primi hanno degli affitti più alti, i secondi permettono delle locazioni in "nero" o per lo meno più difficilmente accertabili (nelle località di mare per esempio si affitta a weekend/ a settimana, spesso pagamenti cash per cui ... con questo non sto certo incoraggiando all'evasione)
In ogni caso io aprirei un conto arancio o un bel BTP
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Le spese per acquisto di una casa si possono riassumere semplicisticamente in circa l'8% del valore dell'immobile.
Nello specifico:
L'agenzia varia dal 2 al 3%, se chiedono di più digli soltanto che vuoi verificare gli usi e consuetudini della Camera di Commercio e avrai subito lo sconto.
Puoi detrarre fino a 1.000€ delle commissione pagate (spese di agenzia - 1.000€)
Dal notaio il costo del rogito (atto di vendita) è si random ma in realtà anche loro hanno un listino di aliquote proporzionale al valore dichiarato dell'immobile (che il cliente può pretendere di visionare)
Anche qui è previsto uno sconto del 30% nel caso ci si avvalga della facoltà di pagare sul valore catastale dichirando il reale valore pagato.
L'importo è più o meno 1500/2000 per case fino a 300.000€
Tasse:
Il 3% del valore dichiarato di imposta di registro (acquisto prima casa da privato)
Il 4% del valore dichiarato di IVA (acquisto prima casa da costruttore)
il 10% del valore dichiarato di IVA / Imposta di registro (acquisto seconda casa)
Atto di mutuo che si paga sempre dal notaio, e anche qui varia proporzionalmente al valore di ipoteca, che non è l'importo del mutuo richiesto, ma come per il gioco del monopoli è almeno un valore doppio.
Alcune banche bastarde arrivano anche a 3 volte. Ossia tu chiedi un mutuo di 150.000€ ma paghi un atto come se fosse per 450.000€ (cmq non meno di 300.000)
L'importo qui è molto variabile, cmq siamo tra i 1300€ e i 2500€
Poi ci sono le spese di banca, che variano da banca a banca.
Alcune te le dicono altre te le caricano direttamente nello spread. Ti sbandierano che non paghi nulla ma poi ovviamente ti fottono.
In ogni caso sono queste:
Spese di istruttoria: varia da 0 a 250€
Spese di perizia: da 0 a 500€
Assicurazione incendio e scoppio (l'apoteosi della fantasia bancaria) varia da una tantum di 400/1000€ a una spesa mensile da 0,50 a 80€ (questo è il massimo che ho visto fino ad oggi) ovviamente da sommare alla rata del mutuo.
Infine hai le spese più antipatiche nel caso compri da un costruttore, che se onesto aspetta almeno il compromesso per dirtelo, ma i più non prima di essere davanti al notaio.
Le fantomatiche "spese di allaccio e accatastamento", che variano da almeno 1.500€ a 2% del valore dell'immobile (in pratica un altra commissione). Costi che sono a carico del costruttore ma che non si sa perchè le paga il cliente.