Avrei capito, anche se non sarei stato daccordo con un eutanasia attiva, ma farla morire di fame, ma soprattutto di sete, beh veramente mi fa schifo.
Non centra una mazza la chiesa o altro, il problema dell'eutanasia é presente ovunque e ci sono commissioni che provano a districare il problema, composte da scienziati, filosofi, politici, religiosi, pensatori; ma che ancora non sono riusciti a dare una seria risposta a questo problema.
Per tutti vorrei precisare che in Italia é possibile l'eutanasia pasiva ed é altresì possibile il non sottoporsi a determinate cure mediche ( testimoni di Geova ad esempio ).
Se vi ricordate il caso Welby ad esempio, lui aveva richiesto di non essere " intubato ", ma quando ci fu la crisi la moglie intervenne richiedendo l'intubazione. Il problema é che non si può dopo pretendere che il medico funga da boia e il paziente muoia di stenti, ci deve essere una dignità anche nella morte e morire per mancanza di alimentazione ( in questi casi di sete ) é una delle cose più atroci che possano esistere.
In medicina non abbiamo la benchè minima idea di cosa il paziente in questi casi provi se sia o no cosciente, se sia o no sensibile etc. Vi dico subito che non sono morti cerebralmente, se il loro elettroencefalogramma fosse piatto per più di 48 ore si attesterebbe la morte cerebrale e verrebbe cmq definito morto, con conseguente espianto dei macchinari.
Riepilogando ci si trova di fronte ad una ragazza non morta cerebralmente, in coma da 17 anni, attaccata ai macchinari. Il giudice e vedo molti di voi sono concordi con l'idea di farla morire di sete in una lenta agonia di 2/3 giorni, e non si ha la benchè minima idea se lei sia o no sensibile o cosciente.