Claudio Ranieri si toglie qualche sassolino. L'ex allenatore della Roma rivela di aver avuto dei problemi con Borriello e Pizarro. "Non mi ha mai guardato negli occhi", dice a riguardo del cileno, mentre per l'attaccante spiega: "Voleva giocare sempre, ma non è che nel Milan fosse costantemente titolare". Nessun problema invece con Totti: "Non abbiamo mai litigato. Francesco è la bandiera della Roma, soprattutto nello spogliatoio".
Nessuno a Roma è stato felice del suo addio e "se fosse accaduto davvero avrei fatto bene ad andar via prima. Al mio interesse ho sempre anteposto quello del gruppo, ci ho messo la faccia, ho cercato un rapporto onesto ed aperto con tutti", spiega in un'intervista a L'Espresso anticipata da Romanews.eu.
Ranieri spiega anche le cause del fallimento del progetto: "Le troppe voci, le false notizie, la macchina è finita fuori strada e poi si è fermata". Ma anche il rapporto con alcuni giocatori si era incrinato. "Ci sono state reazioni che andavano punite, calci alle borse, musi lunghi, labiali in diretta tv da sanzionare per dare un esempio, non è accaduto e si è fornito il lasciapassare all'anarchia", aggiunge.
E come gli è già successo Ranieri e rimasto solo contro tutti: "So che sono stato solo, solissimo. Da Madrid a Londra, da Torino a Roma, sempre una rivoluzione societaria. Me le vado a cercare con il lanternino queste situazioni. Nessun rimpianto, mi rimane un anno e mezzo meraviglioso. Chi mi è rimasto nel cuore? Tante persone. Se devo fare un nome dico Burdisso. Non si nasconde, ti guarda negli occhi sempre".