i minimi tariffari sono una corbelleria e non ho mai creduto rappresentino una garanzia di qualità. detto questo e tenuto conto che già molti ordini hanno previsto da mo' deroghe al sistema dei minimi, c'è da dire che al di sotto di certe importi la qualità scende per forza di cose a me che non sia dumping spudorato o situazioni momentanee proprie della fase "acchiappa clienti".
se prendiamo attività con limitato contenuto professionale la concorrenza di prezzo spietata ci può stare. Quando il contenuto professionale si alza, dal momento che i conti devono tornare per tutti, deprimere i prezzi all'osso vuol dire che su quella pratica si impiega meno tempo (e quindi non si approfondisce tutto quello che dovrebbe esserlo), peggiori strumenti, personale meno preparato ecc ecc. La prestazione e quindi il risultato poi potrà essere anche buono ma dipende da una forte dose di culo. Il motivo per cui (in un mondo perfetto) esistono i minimi tariffari è proprio garantire che su quella pratica sia dedicato il tempo dovuto, alzando la qualità del lavoro e facendo beneficiare indirettamente tutta la categoria. peccato però che questo non sia un mondo perfetto e per quanto si possa fare ci sono nell'ambito della stessa categoria i cani, quelli bravi, quelli giovani, quelli arrivati, quelli con un nome ecc ecc e quindi il risultato alla fine non dipende dalla tariffa ma da una moltitudine di fattori e tanto vale differenziare anche i prezzi.
però si deve svegliare pure il cliente, quando si compra una macchina o uno smartphone perde 20 giorni dietro siti e riviste. quando deve decidere un piano pensione o pigliarsi un consulente lo fa in 10 minuti.
già molti clienti hanno più professionisti a seconda di quello che devono fare. In molti casi per fare a testate con l'amministratore di condominio è sufficiente un giovane avvocato preparato, mentre magari per azioni più delicate è consigliabile l'avvocato affermato.
Il prezzo non è l'unico fattore per valutare una prestazione. Prendiamo il dentista, e rimaniamo in Italia perchè il turismo dentale si fonda anche su altre problematiche di costo, che fa l'impianto a 3000 euro e quello che lo fa a 1000. la decisione non può essere basata solo sul proprio portafoglio (a parte il caso che se i 3000 non li si hanno, la decisione è già presa). Ci sono altre infromazioni importanti: il tipo di impianto, la garanzia, la metodologia e pizze e fichi. magari poi quello da 1000 chiede il giusto e quello da 3000 no, magari invece i margini sono gli stessi per tutti e due. il punto è che se si decide solo sulla base del prezzo, non lo si scoprirà mai. o meglio forse 2 anni dopo quando l'impianto viene giù.
però di fatto è partita un'altra crociata. ci sono un fottio di ordini, già in diversi di questi ci sono deroghe ai minimi tariffari. Perchè quindi parlare di ordini in generale quando invece, se il problema sono i minimi, riguarda solo determinate categorie professionali? perchè si è già visto il fenomeno di far partire una crociata per ragioni di equità e di servizi al cittadino per poi finire a mettere le mani su tutto il resto una volta che si è scatenata la caccia.