Quote Originally Posted by Rob View Post
Un cittadino italiano che risiede negli USA da x anni, non paga tasse in italia, non ha proprietà in italia, in genere non glie ne frega un caxxo dell'italia, fosse per me non avrebbe il voto. Se sei cittadino italiano, hai residenza e lavori quindi pagando le tasse, sei coinvolto al 100%. Difatti per me non sarebbe un problema l'immigrato a cui far votare (ok amministrative con residenza e reddito dimostrato), ma leverei il diritto di voto da chi per 30 anni se ne sta altrove pontificando su cosa dovrebbero fare gli italiani (no voto alle politiche).
Come puoi leggere non utilizzo cittadinanza e residenza in modo intercambiabile
Ma vedi, il voto all'estero di nuovo fa comodo alla destra piu' che alla sinistra, perche' gli emigranti di solito sono quelli che vanno a spendere i soldi in italia ed e' piu' probabile che siano quelli che reinvestiranno nel loro paese di origine, diventando proprietari di industrie/immobili...

Ecco perche' il governo Berlusconi lo ha introdotto. Prodi non lo avrebbe mai introdotto perche' non gli serviva come invece serve a Berlusconi.

La logica e': sei fuori dal paese, ma ci interessa che porti i tuoi soldini da noi, quindi ti lasciamo dei privilegi perche' cosi' hai anche un minimo di potere su come investi i soldi.

Ragazzuoli miei, e' davvero spesso solo una questione di business: vogliamo che gli immigrati si sentano di investire le loro energie nel paese in cui vivono e che gli emigranti spostino la loro attenzione indietro al paese che hanno lasciato. Dell'italianita' o della giustizia o del livello di coinvolgimento, interessa anche poco, da un punto di vista politico, non sono le tradizioni a fare un paese, quanto le buone idee.