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Thread: vita inutile, dire addio o tirare la corda finchè si riesce?

  1. #46
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  2. #47
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    Quote Originally Posted by Miave View Post
    del tipo, a me non rende felice sapere che ho un lavoro che mi fa arrivare alla fine del mese quando quello in parte a me ne ha uno che gli permette di comprarsi un porsche, non sono felice quando passo un esame con 18 se tutti lo passano con 30, non sono felice se quella signora a cui ho lasciato il posto mi sorride quando le altre 99 mi guardano con un'espressione "stai lontano che mi fai schifo".

    cioè partendo da queste mie idee quindi la vedo proprio dura trovare qualcosa che ti fa dire "ma sì dai, un'altro giorno..."
    Il tuo problema è che metti il giudizio altrui al primo posto: chi cerca in qualsiasi modo di diventare qualcuno deve accettare però anche l'altra faccia della medaglia, cioè che non si è nessuno, perlomeno ai propri occhi.

    Quote Originally Posted by Hador View Post
    L'unica cosa che si sa è che vivere è meglio che non vivere,
    Sono 2 sfere totalmente diverse, il tuo paragone è decisamente insensato. Non puoi decidere arbitrariamente ciò che è meglio tra il vivere ed il non vivere, poiché il non vivere esclude per assioma la vita, e conseguentemente le sensazioni, le idee ed i sentimenti terreni. L'istante dopo la morte è tutto finito. Ricordi, pensieri... Tabula rasa; non sarebbe quindi nemmeno pensabile il paragonare uno stato di vita ad uno di non vita, perché non vivendo non si sarebbe in grado di analizzare la non-vita secondi i criteri vitali sui quali formuli il tuo pensiero.

    Quote Originally Posted by McLove. View Post
    il ricco ed il povero ci sono dalla notte dei tempi, e c'e' sempre stato uno più ricco o uno più povero.
    Questo senza ombra di dubbio, ma il modo di rapportarsi a questa situazione è radicalmente cambiato: se nel basso medioevo era comunemente accettata la divisione della società nelle 3 caste oratores, bellatores, laboratores, poiché imposta da Dio (*); solamente secoli dopo la cultura e l'idea di dinamismo, di mobilità permeerà tra i ceti sociali meno abbienti, e farà muovere i primi timidi passi della cosiddetta "lotta di classe". Oggi grazie ai mezzi di informazione ed a una cultura spalmata in modo più omogeneo tra la popolazione, colui che secoli fa non poteva nemmeno concepire un cambiamento nella società (l'idea di dinamismo sociale o cosecutio temporum non esisteva proprio in quel periodo), oggi è ben consapevole delle possibilità e dei piaceri che può offrire il mondo, indi per cui il suo modo di rapportarsi al suo status sociale è molto differente.


    (*):
    Last edited by Shocker; 25th September 2008 at 13:06.

  3. #48
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    Quote Originally Posted by Shocker View Post
    Il tuo problema è che metti il giudizio altrui al primo posto: chi cerca in qualsiasi modo di diventare qualcuno deve accettare però anche l'altra faccia della medaglia, cioè che non si è nessuno, perlomeno ai propri occhi.
    Sono 2 sfere totalmente diverse, il tuo paragone è decisamente insensato. Non puoi decidere arbitrariamente ciò che è meglio tra il vivere ed il non vivere, poiché il non vivere esclude per assioma la vita, e conseguentemente le sensazioni, le idee ed i sentimenti terreni. L'istante dopo la morte è tutto finito. Ricordi, pensieri... Tabula rasa; non sarebbe quindi possibile nemmeno pensabile il paragonare uno stato di vita ad uno di non vita, perché non vivendo non si sarebbe in grado di analizzare la non-vita secondi i criteri vitali sui quali formuli il tuo pensiero.
    Questo senza ombra di dubbio, ma il modo di rapportarsi a questa situazione è radicalmente cambiato: se nel basso medioevo era comunemente accettata la divisione della società nelle 3 caste oratores, bellatores, laboratores, poiché imposta da Dio (*); solamente secoli dopo la cultura e l'idea di dinamismo, di mobilità permeerà tra i ceti sociali meno abbienti, e farà muovere i primi timidi passi della cosiddetta "lotta di classe". Oggi grazie ai mezzi di informazione ed a una cultura spalmata in modo più omogeneo tra la popolazione, colui che secoli fa non poteva nemmeno concepire un cambiamento nella società (l'idea di dinamismo sociale o cosecutio temporum non esisteva proprio in quel periodo), oggi è ben consapevole delle possibilità e dei piaceri che può offrire il mondo, indi per cui il suo modo di rapportarsi al suo status sociale è molto differente.
    (*):
    Ti vedo preparato, 7+. Studiato materie scolastiche di recente ?
    Waiting for nothing
    AKA Ganondorf - Lista giochi giocati dal 97 a oggi in spoiler :
    Spoiler

    "Chi non sa fare la guerra, molto difficilmente può fare la pace"
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  4. #49
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    Perchè?

    Beh la risposta l'hanno data Cochi e Renato, tanti anni fa.

    Spoiler

    "Mort dieu! Mi piaci come piaceva l'aceto a Cristo e ai suoi ladroni". Lorencillo
    "Porco-Demonio-tenete-duro-stiamo-arrivando!. Lorencillo

  5. #50
    Senior Chief Petty Officer Mosiah's Avatar
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    Anvedi sti nerd fancazzisti che pensieri profondi

    Ma ste cose vi vengono in mente mentre reccate ?

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