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e' di sponda Obama, ma è cmq fatto bene
incidentalmente, slogan o no lo vedremo (penso), ma io pagherei per avere uno che parla come Obama. O uno che scrive i discorsi come quello che li scrive a Obama.
In linea di massima, comunque, il concetto di Change di cui Obama s'e' fatto promotore e' - oltre che un ovvio richiamo implicito alla questione del presidente nero - un concetto di "riumanizzazione" del Sogno Americano, alla luce del troppo grave grado di Ingiustizia ed Egoismo diffuso che permea gli USA. Io voterei Obama.. quei discorsi che ha fatto mi sono sempre sembrati andare un paio di livelli oltre la mera questione elettorale... mi pare che abbia ben chiare certe dinamiche sociali - per esempio il malcontento dei bianchi in associazione con la "questione" nera - e le affronta in maniera matura e non utopica.
Last edited by ihc'naib; 4th November 2008 at 18:46.
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Tempo fa, avevo pronosticato McCain. Poi è arrivata la Palin.
Io spero che vinca Obama, ma ho alcune riserve su alcuni punti poco chiari del suo progetto politico, ammesso che quanto dichiarato fin qui conti qualcosa anche dopo il 20 Gennaio.
Anche il comunismo sarebbe una buona teoria inapplicabile per l'incapacità del non essere egoista dell'uomo.
Obama è un dannato genio, è riuscito a far girare le elezioni politiche in maniera teatrale e soprautto facendo show! Tipico del palinsesto mediatico USA. McCain ha un grosso e unico difetto. É troppo schietto, sembra quasi un campagnolo. con "Hey friend, what's up mate ecc.." Piace alla gente ma sempre velocemente fa cagare il cazzo.
Obama invece ha la capità di vendere molto bene il prodotto. Che alla fine non ha. Poiché McCain ha un programma vasto preciso con scadenze ecc.. Obama é piu' generico.
Il fatto che a differenza di altre elezioni Obama ha giocato sul personaggio piu' che sulla politica. Tirando fuori dal cappello genialate del male.
Io personalmente voterei McCain. Piu' politico, piu' con le palle. Obama sarà presidente perché fa moda.
vincerà Obama, ma se fosse stato bianco non avrebbe neanche vinto le primarie
buona teoria il comunismo? stai bene?non è questione di incapacità dell'uomo di non essere egoista.. è che la natura porta a prevalere sul più debole.. porta chi è più forte a pretendere di avere di più perchè si fa il culo o perchè è bravo, mentre un livellamento sociale che appiattisce come il comunismo e che non contempla la naturale competitività (sacrosanta) degli uomini è una stronzata in partenza..
se fai una teoria che si basa sul fatto che l'acqua non è bagnata non ti puoi poi lamentare che "nghee.. non funssiooonaaa" perchè cazzo.. lo sapevi già da prima che l'acqua era bagnata.. è inutile stare a dire "eh ma SE NON LO FOSSE..".. okkupiamo!
dai però... non tirarmele fuori che andiamo veramente OT![]()
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arruggè.. chitarruzza!?!?!?!?
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Beh, nemmeno io so tutto il programma.. la mia e' un'impressione piu' sull' "umano".
comunque, in concreto, Obama fa spesso riferimento ad un certo tipo di argomento:
a) non e' possibile che l'assistenza sanitaria sia solo per i ricchi
b) non e' possibile che le scuole costituiscano sacche di ignoranza e di relegazione de minoranze
c) non e' possibile che la tua vita vada a rotoli per come sei stato trattato dai "maghi della finanza"
Di fatto credo che il tentativo sara' quello di aumentare un po' la capacità dello stato di proteggere le classi piu' deboli, a partire dai poveri.
Non e' una strategia che condivido a prescindere. Per intendersi, nonostante sia di sinistra credo che lo stato italiano dovrebbe cercare di diventare un po' piu' trasparente, per dire. Pero' nel caso dell'america credo sia necessario.
E mi sembra che il modo in cui lo affronta Obama non sia solo da campagna elettorale. Nel senso: quando vai verso cambiamenti del genere, devi essere saggio nel prevedere TUTTI i cambiamenti che generi sulla società. E da alcuni discorsi sembra che Obama abbia la mentalità per mettersi nei panni, piu' o meno, di tutti.
Ieri mi son guardato, per curiosità, un lungo discorso sulla razza. In pratica e' successo che il prete (o pastore, non ricordo con precisione) di Obama abbia fatto dichiarazioni -a quanto pare, io non le ho lette ne' sentite - agghiaccianti sullo stato del razzismo latente negli USA. Dichiarazioni cosi' forti nei confronti del "sistema" che Obama ha voluto a piu' riprese sottolinearne la condanna. Tuttavia, questo gli ha dato occasione per fare un lungo discorso, appunto, sul modo in cui intende porsi nei confronti della sua questione razziale. E certe affermazioni, per esempio quella in cui sostiene di non poter "spossedere" (disown) ne' il pastore che lo ha sposato e battezzato i suoi figli, ne' la cultura nera di cui e' in parte espressione, oppure quella in cui, quando cerca di comprendere l'odio latente dei bianchi onesti che risultano _svantaggiati_ dai favoritismi (quote minoritarie e roba cosi') istituzionali per i neri.. beh.. mi sono sembrati una maniera molto coerente di affrontare gli argomenti. Senza voler nascondersi da niente, e senza voler escludere niente.
Sul programma specifico, poi, credo che ci sia un frettoloso ritiro dall'Iraq, e in generale dall'atteggiamento bellico aggressivo di Bush che McCain sembrerebbe appoggiare ("Noi non ci ritiriamo", o roba del genere)
Poi è chiaro, sono rimasto un po' stuccato dai forti richiami alla cristianità (o ci tiene molto davvero, o deve sottolinearlo spesso visto che una marea di gente pensa sia un musulmano ergo terrorista), ed e' difficile aver chiaro un effettivo programma. Pero' ecco, l'idea di "sono solo un messia" di 6 mesi fa m'e' parsa (e sopratutto ho letto che e' parsa ai critici di oltreoceano) maturata.
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Nella mia modestissima visione gli stati uniti funzionano perchè il sogno americano è "se sei bravo in qualcosa ti arricchisci"
Ma per stimolare la gente ad essere brava, è meglio giocare senza rete di sicurezza.
Voglio dire, se sai che se non hai soldi non hai manco la salute (molto MOLTO in linea di massima) vedi come sgobbi da mattina a sera.
Ovvia conseguenza di tutto ciò e che se non sei tra gli "eccellenti" son cazzi tua.
P.s.
Ho visto un paio di discorsi di obama e mccain... E son discorsi che fan cagare alla N.. Son discorsi per bifolchi proprio.
i discorsi -non dibattiti o altro, è chiaro che lo facciano apposta- sono ridicoli, sembra che parlino a degli idioti e gli idioti rispondono...
cioè discorso tipo:
"ciao america"
-30 secondi di applausi e urla-
"cambieremo il paese con la novità/il potere di dio"
-40 secondi di applausi e urla-
"perchè io sono americano e amo la libertà"
-10 minuti di applausi urla e donne che partoriscono
"god bless america!"
-gente in delirio, teste che esplodono e santi che risorgono-
e così via, sembra la puntata dei griffin delle elezioni a sindaco di lois.
NINE
ELEVEN
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hdr.
bnet profile
i discorsi di prodi e berlusconi son peggio imo
Cominciamo dalla cosa che ci tiene maggiormente in ansia: l'economia.
Nelle ultime settimane Bush ha sottoposto le sue decisioni (i 700 miliuardi eccetera) ai due candidati, che le hanno approvate. Quanto al resto:
• Obama - Vuole mantenere i tagli delle tasse di Bush, che hanno favorito i redditi inferiori ai 250 mila dollari l'anno. Prevede una moratoria di 90 giorni degli sfratti e in questi 90 giorni si propone di affrontare organicamente l'emergenza mutui. Obiettivo finale: stabilizzare l'economia, fermare la caduta degli indici. Sono previsti incentivi alle aziende che non andranno a produrre in Cina o in qualche altro Paese dove il costo del lavoro è più basso.
• McCain - Vuole mantenere i tagli di Bush, esattamente come Obama. Tagli alla spesa pubblica per 100 miliardi di dollari, soppressione di numerose agenzie governative, tassa sugli investimenti azionari ridotta al 7,5%. McCain detesta da sempre il sistema americano di finanziamento dei partiti e vuole modificarlo.
E in politica estera? Il ritiro dall'Iraq ci sarà o no?
• Obama - Ritiro dall'Iraq immediato «ma responsabile», cioè senza tornarsene a casa da sconfitti. Operazione da completare entro 16 mesi. Passaggio graduale delle consegne al governo locale. Bagdad spenda i soldi che provengono dalla vendita del petrolio per sviluppare il Paese e tenerlo in pace, e liberi quindi gli americani da questi costi. Forte asse con Israele e aumento dell'impegno militare in Afghanistan. Quelli di al Qaeda saranno inseguiti fino in Pakistan. Gli Stati Uniti difenderanno le ex province sovietiche (Georgia, Ucraina ecc.) dalle mire di Mosca, perà gli alleati europei aderenti alla Nato devono impegnarsi di più. Aperture verso Teheran e Cuba.
• McCain - In Iraq prima si vince e poi ci si ritira. La decisione su quando venir via spetta comunque al comando militare americano di stanza a Bagdad. Nella sostanza è d'accordo con Obama sul fatto che lo sforzo principale del Paese deve concentrarsi sull'Afghanistan, sulla protezione di Israele, sulla resistenza a Putin. Nessuna apertura verso l'Iran e verso Cuba. Le sanzioni contro Teheran vanno inasprite, chiusura totale verso l'Avana.
Da noi si fa un gran discutere di scuola. C'è qualcosa di interessante, su questo, nelle piattaforme dei due candidati?
Bush, durante i suoi otto anni, ha introdotto nella scuola criteri di severità sconosciuti alla storia del sistema educativo americano prevedendo bocciature sia per gli studenti che per gli insegnanti.
• Obama - Obama non rinnega il piano No child left behind (Nessuno studente resti indietro), ma sostiene che il programma di Bush è fallito perché ha ricevuto pochi finanziamenti. Promette che il suo governo si farà garante presso le banche dei prestiti di cui gli studenti hanno bisogno per iscriversi all'università. In cambio, i giovani dovranno partecipare a qualche servizio civile di pubblica utilità per il Paese.
• McCain - I repubblicani chiedono da anni che siano forniti dei buoni (vouchers) alle famiglie che vogliono mandare i figli nelle scuole private. In pratica: si calcola quanto lo Stato spende per ogni studente che frequenta la scuola pubblica e si riconosce un finanziamento identico per le famiglie che «non si fidano» (espressione di McCain) dell'insegnamento statale e scelgono per i figli una scuola privata. McCain ammette che la riforma Bush non ha funzionato, ma non intende aumentare le spese per la scuola. Incentivi per gli insegnanti migliori che accettino di lavorare nelle realtà più difficili.
E sulla sanità? Michael Moore ci ha fatto un documentario sopra (si chiama Sicko)...
• Obama - Garantita a tutti gli americani la stessa assistenza sanitaria di cui godono i parlamentari. Il programma sarà finanziato con versamenti obbligatori delle aziende allo Stato. Lo Stato si farà carico dell'assistenza alle famiglie più bisognose. Il numero di pensionati affidato alla sanità pubblica sarà più alto. Nuovo sistema informatico per controllare l'andamento della spesa (investimento da 50 miliardi di dollari).
• McCain - Opposizione netta ad ogni idea di sanità pubblica, che contrasterebbe la libertà di scelta dei cittadini. Oggi le aziende possono dedurre dalla loro dichiarazione dei redditi le spese sostenute per assicurare i loro dipendenti. McCain vuole rendere deducibili dalla dichiarazione anche le assicurazioni sottoscritte dai privati. Con incentivi di 2.500 dollari a persona o 5.000 dollari a famiglia. In questo modo, secondo lui, permanendo un regime di concorrenza, la sanità dovrebbe costar meno. Lo Stato si farà comunque carico dei cittadini a cui le assicurazioni si rifiutano di concedere polizze.
Resta da dire qualcosa sull'energia. Se il prezzo del petrolio tornasse a salire?
• Obama - È deciso a stanziare 60 miliardi di dollari per il sostegno energetico al Paese e a spenderli soprattutto nella costruzione di una nuove rete elettrica. Bisogna invece uscire - seconbdo lui - dalla dipendenza dal petrolio. E perciò: più tasse sulle compagnie petrolifere per finanziare la ricerca sulle energie alternative, nessuna nuova licenza per cercare il petrolio sul territorio nazionale o nell'oceano americano, niente trivellazioni in Alaska. Controlli ecologici e aumento limitato delle centrali nucleari.
• McCain - Cercare il petrolio ovunque e comunque, senza nessun limite (slogan: «Drill, baby, drill!»). Solo in Alaska, secondo McCain, sarebbe meglio aspettare, opinione fortemente contrastata dalla sua vice Sara Palin che vorrebbe mandare le trivelle subito. 45 nuove centrali nucleari. Sì alle fonti alternative, ma non ci sarà bisogno di interventi dello Stato: saranno i privati a dedicarsi a questa ricerca, spinti dal prezzo del petrolio.
(dalla Gazzetta dello Sport del 3/11/2008)
Sembra in linea con quello appena detto sul TG5, anche se è un "link" alla gazzetta dello sport-.-