Mi sa che davvero non ci intendiamo con i termini, ho sbagliato io stupidamente dando per scontato che il piano delle fasi sia lo spazio di stato (
http://en.wikipedia.org/wiki/State_space_%28controls%29) ma intendi tutt'altra cosa. Ti scrivo cosa intendevo io, ma se non hai voglia di leggere ti capisco

.
Per matrici intendevo l'esempio classico di manipolatore antropomorfo, ho la fantasia leggermente deformata ormai ma per me è il caso più "fresco" di lagrangiana.
\vec{x} = K(\vec{q})
dove x è un vettore nello spazio di stato e q è il vettore delle coordinate lagrangiane e K è una matrice di funzioni di q. Differenziando rispetto al tempo si ottiene
\vec{\dot{x}} = J(\vec{q}) \cdot \vec{\dot{q}}
dove J è lo Jacobiano ovvero la mappa cinematica dalle coordinate lagrangiane delle velocità.
Queste due matrici, per ogni valore di \vec{q}, \vec{\dot{q}} ti danno le corrispondenti x nello spazio operativo. Ora, supponiamo che il vettore X = [\vec{x} \vec{\dot{x}}]^T sia il vettore che rappresenti la nostra misurazione, e la matrice [K 0; 0 J] sia il sistema da osservare. Se ho capito bene, la matrice [K 0; 0 J] che produce i vettori X diventa entangled col sistema e produce osservazioni deterministiche, e si può immaginare che altrimenti, in assenza di osservazione, sia una matrice infinita che moltiplica un vettore di grandezza infinita rappresentante la sovrapposizione di tutti i possibili valori di [\vec{q} \vec{\dot{q}}].
P.S: dov'è un processore LaTeX quando serve?
