Alla fine è un discorso di percentuali, infatti può astenersi anche un 95%, basta che il 5% vota e magicamente decide, se tutti perdono votanti perchè aumenta l'astensione più o meno in % equodistribuita a conti fatti non cambia un cazzo, quindi perchè preoccuparsi se perdi il 30% quando questo è successo a tutti gli altri partiti se non peggio.
Detto tra noi al politico non fotte nulla se votano 3 o 30 milioni quello che gli frega è la percentuale relativa basata sul bacino dei votanti.
In base ad esso possiamo fare delle valutazioni, se vediamo che grillo (ad esempio) frana di un 70% potremo dire senza timore che tutto quello che affermava sui culi che avrebbe fatto è una cazzata, che si sono mossi male e strategicamente alla fine hanno ottenuto una disfatta, poi possono raccontarci quello che gli va il dato matematico è incontrovertibile, le analisi hanno una base certa ovvero la "matematica" e una base ipotetica "l'analisi sociologica" sovente nell'ultima si va nel mondo delle idee ardite dove il grillino può dire che ha subito il non voto, ma nulla è certo siamo appunto nelle ipotesi a fronte dei numeri.