Bellissima fotografia e colonna sonora adeguata, con i giusti rimandi: un mondo con un po' più di luce (distese di concentratori solari

), ma sempre dannatamente opprimente.
Si riprende il filone degli androidi più umani degli umani, con qualche eccezione qua e là (vedi madame da una parte e Luv dall'altra). Umanità superba padrona allo sbando e degradata, androidi schiavi e bistrattati ma vera forza, sia fisica che morale.
Ritmo a tratti molto lento, ma non pesante.
Sottile l'escamotage di sfruttare anche il nome di Rachel per fare riferimento alla bonus feature della protetta di Decard. Interessante anche il ricondurre la consapevolezza di sè come specie alla capacità di potersi riprodurre (mi ha ricordato le lezioni di biologia delle superiori

)
Con il tempo divento via via più sensibile alle love story, pertanto mi è piaciuto il focus sulla relazione tra l'androide e l'ologramma

(a parte il giga-ologramma della figonza rosa shocking e capelli blu, piuttosto gratuito.. e almeno inquadrala per bene, checcazzo!

).
Mi è piaciuto il twist che si ha con la rivelazione del vero discendente (anche se ho trovato un po' fuori luogo per insensibilità il commento della vecchia a capo della resistenza a riguardo di K)
La resistenza androide è molto meh e la prospettiva di un eventuale seguito in salsa Matrix Revolutions getta ombre inquietanti .

Il finale lascia spazio al seguito e tutto sommato poteva essere peggiore, però la scena finale di Ford che mette la mano sul vetro poteva tranquillamente risparmiarsela e concentrarsi semplicemente su K morente.