Prima cosa: il fatto che la scuola non insegni niente in questo campo e' il suo primo difetto. Sono d'accordo con i "conservatori" che mettono in discussioe l'insegnamento della storia degli anni recenti, perche' l'effetto del tempo e' fondamentale prima di andare a educare, secondo me. ma nonostante questo la scuola e' incapace di fornire la prontezza ad affrontare in modo aperto e multilaterale i fatti del mondo. O quantomeno a rendersi conto che di questi fatti, dal piu' grande e inaccessibile al piu' lontano nello spazio e nel tempo, siamo protagonisti e vittime in ogni momento, e che una maggior conoscenza di essi porta a migliorarsi. Se il ruolo della famiglia e' inevitabile, quello degli amici e' deleterio, perche' infondato. Ed e' proprio la scuola che dovrebbe insegnare un atteggiamento critico adatto a mettere in discussione il bel soggetto che e' compagno per tradizione di famiglia, o berlusconiano perche' vuol diventare ricco e famoso, o menefreghista perche' lui "e' superiore a certe cose"..
e se da noi (anche io sono di pistoia) ci sono tanti professori di sinistra, novelli robin williams da carpe diem, a giro per l'Italia mi raccontano esserci i vari opposti. Sinceramente, la teoria del complotto sui libri di scuola mi sembra un po' inefficace, perche' se fosse vera, i giovani avrebbero ben altro orientamento da quello che io vedo ogni giorno in una zona comunque orientata come la nostra.
ihc'