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Thread: hai ucciso la lingua italiana... il cadavere de il suo...

  1. #76
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    Quote Originally Posted by gilda View Post
    per me è una stronzata,in italiano ho sempre avuto ottimi voti,mi reputo una persona che scrive bene,ma d certo su un forum nn guardo sempre a come devo sistemare i verbi,anzi nn me ne frega nulla....
    ma guarda che se una persona conosce l'italiano e ha ottimi voti non si deve sforzare per usare bene un tempo verbale, è una cosa che viene naturale.
    Nel forum scrivono persone, la stessa categoria di persone con cui ti relazioni ogni giorno, quindi perchè con le prime non ti frega come scrivi e con le seconde sì?

    Quote Originally Posted by Hudlok View Post
    [ironia portami via ]
    Hudlok com'è che ogni volta che qualcuno ti fa notare che hai detto una cazzata scrivi sempre "ironia portami via?"

    Quote Originally Posted by Axet View Post
    Sta cosa è campata per aria però eh.
    La "e" prima della virgola ci sta eccome, ad esempio:

    <<gianni andava verso casa e, con un balzo, saltò la staccionata>>

    Le "e" dopo la virgola possono essere invece rafforzative per la frase che si va ad iniziare.

    Se vogliamo fare i professori almeno diciamo le cose giuste
    guarda che Ich diceva che la "e" dopo la virgola è corretta sicuramente se c'è un inciso, che è quello che hai messo anche tu

    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Leggendo questa discussione ho potuto trarre alcune conclusioni non molto positive. Partendo dal fatto che trovo ridicolo coloro che puntualizzano su ogni frase, pensando di essere professori della lingua, quando aime' la lingua italiana e' una lingua creata. Infatti molti vocaboli, cambiano da regione a regione o addirittura da citta' a citta'. Impostazione della frase, scelta dei verbi e la loro cognugazione. Credo che sia solo arroganza il fatto di correggere una persona solo per metterlo in difficolta'. Cominciamo a rimuovere dal vocabolario italiano vocaboli inglesi, francesi ecc. che della lingua italiana non hanno nulla, serve solo a fare i "fighetti". In conclusione, persone che pensano di essere un gradino superiore, grazie alla loro dialittica eccelsa, le reputo invece incredibilmente ignoranti, dove il loro Io passa davanti a tutti, risultando cosi solo degli ipocriti, razzisti di coloro che non hanno l'italiano come lingua madre (ne ho viste e sentite di tutti i colori su mia madre dove l'Italiano e' la sua terza lingua, la quale commetteva errori nelle doppie e di sintassi). Io l'italiano l'ho scrivo, da sempre male; vuoi perche' ho fatto un'istituto tecnico, vuoi perche' a casa avevo una madre che non parlava perfettamente la lingua,ma alla fine non mi interessa minimamente. Ovunque vada in Italia mi capiscono, riesco a vivere, pero' da differenza di tanti dotti della lingua italiana, posso farlo altresi in qualsiasi paese anglofono o francofono. Preferisco parlare/scrivere discretamente tre lingue che solamente una in maniera eccelsa senza vantarmene con le persone intorno a me.
    scusami Nello, ma che discorso è?
    che ovunque in Italia ti capiscano buon per te, ma probabilmente anche se io mi spiegassi a gesti per dire che ho sonno la gente mi capirebbe; che tu parli correttamente inglese e francese buon per te; ma questo non ti "scusa" nel non conoscere la tua lingua.
    Non è che le due cose si escludano.
    e, mi spiace, ma il non conoscere la propria lingua è un difetto.
    Sicuramente correggere gli altri è fastidioso (per chi riceve la critica), ma probabilmente è anche fastidioso per gli altri sentire o leggere "é meglio che vado", "lo telefono" ecc, ed è chi commette un errore che sbaglia, non chi corregge.
    E comunque quando sbaglio una cosa e qualcuno me lo fa notare ringrazio e sto attenta la volta dopo, invece quando qualcuno viene corretto per un uso improprio dell'italiano si offende pure...
    E comunque qui nessuno pretende che si parli come un linguista o che si seguano alla perfezione tutte le regole grammaticali, ma, per l'amor di Dio... almeno le più elementari
    infine, che i vocaboli cambino da regione a regione è vero, ma sono forme dialettali o locali; la lingua italiana è una, ed è quella del dizionario. Non ci sono molte scappatoie.

  2. #77
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    Io credo che il senso della "discussione" sia venuto meno.
    Per come la vedo io Mire(ma aprire un topic sulle vacanze o pseudo flirt non sarebbe stato meglio?)voleva far notare come si stia perdendo la "base" della nostra grammatica.Trovo alcuni replys ridicoli ed insulsi,nessuno pretende di fare trattati di vario genere su un forum,e non credo che nessuno si erga a "professorino/a" pero' scusate scrivere porcherie del tipo:
    SE AVREI...
    non l'O Capito

    sono cose a mio parere umilianti...

    ps... Io mi allineo a tutto quello che dice il venerabile Arthu,lui e' l'unico qui dentro che detiene la verita' assoluta

  3. #78
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    Quote Originally Posted by Mirera-Sekhmeth View Post
    scusami Nello, ma che discorso è?
    che ovunque in Italia ti capiscano buon per te, ma probabilmente anche se io mi spiegassi a gesti per dire che ho sonno la gente mi capirebbe; che tu parli correttamente inglese e francese buon per te; ma questo non ti "scusa" nel non conoscere la tua lingua.
    Non è che le due cose si escludano.
    e, mi spiace, ma il non conoscere la propria lingua è un difetto.
    Sicuramente correggere gli altri è fastidioso (per chi riceve la critica), ma probabilmente è anche fastidioso per gli altri sentire o leggere "é meglio che vado", "lo telefono" ecc, ed è chi commette un errore che sbaglia, non chi corregge.
    E comunque quando sbaglio una cosa e qualcuno me lo fa notare ringrazio e sto attenta la volta dopo, invece quando qualcuno viene corretto per un uso improprio dell'italiano si offende pure...
    E comunque qui nessuno pretende che si parli come un linguista o che si seguano alla perfezione tutte le regole grammaticali, ma, per l'amor di Dio... almeno le più elementari
    infine, che i vocaboli cambino da regione a regione è vero, ma sono forme dialettali o locali; la lingua italiana è una, ed è quella del dizionario. Non ci sono molte scappatoie.

    Un conto sono errori grossolani come hai indicato, un conto e' l'abusare di un'ottima dilalettica nei confronti di altre persone che questa non ce l'hanno.
    Il classico leone tra le mure di casa e il coglione quando esce. In un'era chiamata globalizzazione dove le entita' nazionali non esistono piu' dove non sei piu' un cittadino Italiano ma sei un cittadino europeo, dove la tecnologia e nuove fonti di comunicazione casuano un cambiamento esponeziale nella lingua parlata e scritta. Cara Mirera, pensa a com'era l'italiano di 60anni fa, dove ci si dava del VOI, dove non esistevano parole in inglese e francese. Putroppo e mettitela via, l'italiano a te tanto caro che hai studiato a scuola era l'italiano di quel periodo. Prima vi era un italiano diverso, con forme diverse e con sitassi diversa. Oggi e' un groviglio di storpiature e cambiamenti, come masterizzare, scannerizzare e cosi via. Putroppo in una Italietta dove l'estetica e l'apparenza conta piu' dei fatti fa si che probabilmente per alcuni la buona dialettica rappresenta uno status di superiorita' nei confronti di altri.




  4. #79
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    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Leggendo questa discussione ho potuto trarre alcune conclusioni non molto positive. Partendo dal fatto che trovo ridicolo coloro che puntualizzano su ogni frase, pensando di essere professori della lingua, quando aime' la lingua italiana e' una lingua creata. Infatti molti vocaboli, cambiano da regione a regione o addirittura da citta' a citta'. Impostazione della frase, scelta dei verbi e la loro cognugazione.
    Falso.
    L'italiano è uno, da regione a regione cambiano i modi di dire o alcuni, pochi per la verità, vocaboli.
    La costruzione della frase invertita, tipo il famoso "capito mi hai?" sardo, non è assolutamente italiano corretto eh.

    Credo che sia solo arroganza il fatto di correggere una persona solo per metterlo in difficolta'. Cominciamo a rimuovere dal vocabolario italiano vocaboli inglesi, francesi ecc. che della lingua italiana non hanno nulla, serve solo a fare i "fighetti". In conclusione, persone che pensano di essere un gradino superiore, grazie alla loro dialittica eccelsa, le reputo invece incredibilmente ignoranti, dove il loro Io passa davanti a tutti, risultando cosi solo degli ipocriti, razzisti di coloro che non hanno l'italiano come lingua madre (ne ho viste e sentite di tutti i colori su mia madre dove l'Italiano e' la sua terza lingua, la quale commetteva errori nelle doppie e di sintassi). Io l'italiano l'ho scrivo, da sempre male; vuoi perche' ho fatto un'istituto tecnico, vuoi perche' a casa avevo una madre che non parlava perfettamente la lingua,ma alla fine non mi interessa minimamente. Ovunque vada in Italia mi capiscono, riesco a vivere, pero' da differenza di tanti dotti della lingua italiana, posso farlo altresi in qualsiasi paese anglofono o francofono.
    Preferisco parlare/scrivere discretamente tre lingue che solamente una in maniera eccelsa senza vantarmene con le persone intorno a me.
    Si ma se uno non è lingua madre sticazzi che gli sia "concesso" di errare, è ovvio che il discorso è riferito a coloro che sono nati e cresciuti sul suolo italiano

    I'm no hero. Never was. Never will be.
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  5. #80

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    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Un conto sono errori grossolani come hai indicato, un conto e' l'abusare di un'ottima dilalettica nei confronti di altre persone che questa non ce l'hanno.
    Il classico leone tra le mure di casa e il coglione quando esce. In un'era chiamata globalizzazione dove le entita' nazionali non esistono piu' dove non sei piu' un cittadino Italiano ma sei un cittadino europeo, dove la tecnologia e nuove fonti di comunicazione casuano un cambiamento esponeziale nella lingua parlata e scritta. Cara Mirera, pensa a com'era l'italiano di 60anni fa, dove ci si dava del VOI, dove non esistevano parole in inglese e francese. Putroppo e mettitela via, l'italiano a te tanto caro che hai studiato a scuola era l'italiano di quel periodo. Prima vi era un italiano diverso, con forme diverse e con sitassi diversa. Oggi e' un groviglio di storpiature e cambiamenti, come masterizzare, scannerizzare e cosi via. Putroppo in una Italietta dove l'estetica e l'apparenza conta piu' dei fatti fa si che probabilmente per alcuni la buona dialettica rappresenta uno status di superiorita' nei confronti di altri.
    Guarda Nello, a parte la questione sulle parole straniere, che e' complessa, c'e' da dire che utilizzare un linguaggio corretto (anche particolarmente ricercato in certe sue strutture sintattiche) non vuol dire renderlo difficile.
    Era nascosto in un'affermazione fatta qualche messaggio fa, ma la complicazione esasperata di un periodo o, in generale, di un passaggio ha senso solo se è particolarmente complicato, importante o sottile il messaggio che vuoi fare arrivare.
    Altrimenti e' evidente che ci si trova nella situazione di cui sopra, in cui si vuole usare la cultura per bacchettare chi non ce l'ha.
    Ma non puoi negare che si verifica - e spesso - il fenomeno opposto, anche. Ovvero frangenti in cui "siccome parla forbito" allora vuol dire che e' uno stronzo e quello che dice non vale nulla. Non trovi?

    ihc

    PS Ma non dovresti essere un po' a dormire, te, checcazzo?
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  6. #81
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    Quote Originally Posted by Axet View Post
    Si ma se uno non è lingua madre sticazzi che gli sia "concesso" di errare, è ovvio che il discorso è riferito a coloro che sono nati e cresciuti sul suolo italiano
    Come fai a capirlo se uno e' italiano o no? Dal colore della pelle? Dal passaporto? Mia madre si chiama Maria Teresa Crepaldi, come fai a capire che non e' Italiana?. Nata cresciuta e laureata in Montreal. Imparato a perditempo l'italiano. Immigrata in italia, ti assicuro che ne ho viste di tutti i colori, da battute a riprese " Ma come, si dice X non Y!" Mia madre parla perfettamente 3 lingue e ottimamente altre 4, Inglese, Francese, Italiano, Spagnolo, Tedesco, Dutch, Flammish.

    Avessi pure io questo bagaglio linguistico, me ne fotterei completamente di sapere se si scrive "capezzolo" o "cappezzolo"




  7. #82
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    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Un conto sono errori grossolani come hai indicato, un conto e' l'abusare di un'ottima dilalettica nei confronti di altre persone che questa non ce l'hanno.
    Il classico leone tra le mure di casa e il coglione quando esce. In un'era chiamata globalizzazione dove le entita' nazionali non esistono piu' dove non sei piu' un cittadino Italiano ma sei un cittadino europeo, dove la tecnologia e nuove fonti di comunicazione casuano un cambiamento esponeziale nella lingua parlata e scritta. Cara Mirera, pensa a com'era l'italiano di 60anni fa, dove ci si dava del VOI, dove non esistevano parole in inglese e francese. Putroppo e mettitela via, l'italiano a te tanto caro che hai studiato a scuola era l'italiano di quel periodo. Prima vi era un italiano diverso, con forme diverse e con sitassi diversa. Oggi e' un groviglio di storpiature e cambiamenti, come masterizzare, scannerizzare e cosi via. Putroppo in una Italietta dove l'estetica e l'apparenza conta piu' dei fatti fa si che probabilmente per alcuni la buona dialettica rappresenta uno status di superiorita' nei confronti di altri.
    no guarda.. non ci capiamo...
    io non sto dicendo che vorrei si tornasse all'italiano di "vossignoria" o del tempo di mio nonno.. ok che non sono una 14enne, ma non ho nemmeno 60 anni
    e io non pretendo nemmeno che la gente parli usando termini forbiti o chissà cosa, ma mi farebbe piacere sentire parlare un italiano CORRETTO, il che vuol dire azzeccare sti cristo di congiuntivi, non dire io c'ho la macchina rossa, io gli dico (riferito a una donna), lo telefono ecc
    queste, scusami, ma mi sembrano davvero regole elementari.
    è vero che siamo ANCHE cittadini europei, e sarebbe buona norma per tutti sapere l'inglese, ma siamo PRIMA DI TUTTO cittadini italiani, e questo non lo puoi dimenticare.
    per conludere, una buona dialettica è il passo successivo, sicuramente degno di ammirazione, ma il sapere l'italiano è la base necessaria

    ultima cosa: perchè si può dire che i ragazzi oggi sono maleducati, trombano come ricci a 12 anni, si drogano, non hanno educazione ecc.. e tutti a dire .. è vero, è scandaloso.. dove andremo a finire ..
    poi si dice che la gente è ignorante e si incazzano tutti?

  8. #83
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    capezzolo cmq

  9. #84
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    Pochi cazzi, dai. "Speriamo che cade" non si può leggere, non si può sentire. Ci sono gli errori di battitura, gli errori di distrazione, gli errori di sbaglio, ma gli errori di coatteria fanno salire i brividi lungo la schiena. I congiuntivi sono sacri diobono, che io sia fulminato se così non fosse.
    Spoiler

  10. #85
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    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Come fai a capirlo se uno e' italiano o no? Dal colore della pelle? Dal passaporto? Mia madre si chiama Maria Teresa Crepaldi, come fai a capire che non e' Italiana?. Nata cresciuta e laureata in Montreal.
    Che se è una persona che conosco, facente parte della mia cricca di amici o parenti, lo SO che non è italiana e quindi di sicuro non mi metterrei a puntualizzare con toni aspri ma tuttalpiù la correggerei gentilmente per AIUTARLA a non commettere più lo stesso errore.
    Non capisco perchè hai questa visione della situazione così dura.

    Imparato a perditempo l'italiano. Immigrata in italia, ti assicuro che ne ho viste di tutti i colori, da battute a riprese " Ma come, si dice X non Y!" Mia madre parla perfettamente 3 lingue e ottimamente altre 4, Inglese, Francese, Italiano, Spagnolo, Tedesco, Dutch, Flammish.
    Avessi pure io questo bagaglio linguistico, me ne fotterei completamente di sapere se si scrive "capezzolo" o "cappezzolo"
    Complimenti a tua madre, pure a me piacerebbe parlare 7 lingue , ma il senso del discorso non è questo.
    Se uno mi dice "cappezzolo" io mi metto a ridere, perchè cmq stona, neanche poco per la verità. Chiaro che poi non è fondamentale, ma è una cosa talmente basilare che non può non saltare agli occhi (o meglio alle orecchie in questo caso ) e io da uno che è nato e cresciuto in Italia mi aspetto che non commetta di questi errori.
    Viceversa, se lei ha vissuto fino a 25 anni in canada e imparato l'italiano da autodidatta, non gli si può dir nulla e al massimo aiutarla spiegandogli dov'è l'errore, ma un moto d'ilarità rimane cmq. Non in senso cattivo, beninteso, ma ti strappa una risata o quantomeno un sorriso il sentire "cappezzolo"

    Come diceva anche rehlbe, quando io parlo in inglese riesco benissimo a capire e farmi capire, ma sapendo di essere ben lungi da una dialettica corretta, neanche perfetta, mi scuso preventivamente con l'interlocutore perchè mi INFASTIDISCE il fatto di non poter essere il più chiaro possibile.

    Cmq se tua madre, visto che il "caso in esame" è questo, ha davvero vissuto fino a 20 e passa anni in canada, avrà sicuramente un accento anglofono o francofono quando parla italiano, ergo è "riconoscibile".
    E come si diceva sopra, il discorso vale per gli italiani nati in italia, non per coloro che vengono dall'estero e non hanno l'italiano come lingua madre.

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  11. #86
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    Quote Originally Posted by ihc'naib View Post
    Guarda Nello, a parte la questione sulle parole straniere, che e' complessa, c'e' da dire che utilizzare un linguaggio corretto (anche particolarmente ricercato in certe sue strutture sintattiche) non vuol dire renderlo difficile.
    Era nascosto in un'affermazione fatta qualche messaggio fa, ma la complicazione esasperata di un periodo o, in generale, di un passaggio ha senso solo se è particolarmente complicato, importante o sottile il messaggio che vuoi fare arrivare.
    Altrimenti e' evidente che ci si trova nella situazione di cui sopra, in cui si vuole usare la cultura per bacchettare chi non ce l'ha.
    Ma non puoi negare che si verifica - e spesso - il fenomeno opposto, anche. Ovvero frangenti in cui "siccome parla forbito" allora vuol dire che e' uno stronzo e quello che dice non vale nulla. Non trovi?

    ihc

    PS Ma non dovresti essere un po' a dormire, te, checcazzo?
    Non c'e' alcuna linea sottile, semplicemente, per il buon quieto vivere, una persona con un'ottima dialettica deve, a mio giudizio, evitare di fare commenti o correggere altre persone; che sia in buona o cattiva fede. Poiche' non puoi valutare se la persona oggetto di critica/correzione possa prenderla male. Il che, cosa che putroppo vedo impossibile in Italia (potrei scrivere un libro a riguardo), il farsi i fatti propri per evitare situazioni imbarazzanti.

    Ognuno e' libero di agire come vuole. Ma come spesso e' accaduto la risposta ideale che mia madre piu' di una volta a tirato fuori e' la medesima: "Quando la tua terza lingua sara' al livello del mio italiano potremmo rivalutare la tua correzione alla mia frase".


    Quote Originally Posted by Mirera-Sekhmeth View Post
    CUT:
    E' una cosa ciclica a mio parere, dovuta alla mancanza di identita'. Nell'epoca degli hippie non era la stessa cosa? trombare come ricci, drogarsi e maleducazione di una fetta generazionale
    Quando si arriva al punto di saturazione vi e' un flusso contrario dove si ritorna al punto di partenza.

    sembrera' una stronzata ma da 80anni fa ad oggi la cosa basilare che generazione dopo generazione e' venuta a meno e' il rispetto. Rispetto per persone e cose. Quando ero adolescente e andavo in piazza, avevo rispetto delle persone intorno a me e adulte. Ora invece gli adolescenti li vedi scalmanati e irrispettosi. E quasi ridendo, mio zio che era 25enne quando io ero 14enne, mi diceva che questo lo vedeva in noi a suo tempo.




  12. #87
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    Quote Originally Posted by Axet View Post
    Cmq se tua madre, visto che il "caso in esame" è questo, ha davvero vissuto fino a 20 e passa anni in canada, avrà sicuramente un accento anglofono o francofono quando parla italiano, ergo è "riconoscibile".
    Assolutamente no.

    Pazzo o Darkmind possono confermare.

    Un punto a riguardo le doppie, immagina di non essere sicuro se la parola Vianello (il mio cognome) si scrive con un o due L o con 1 due n

    falla pronunciare ad un siculo e falla pronunciare ad un veneto, non in dialetto ma semplicemente con la candenza.

    Siculo: Viannello
    Veneto Vianelo

    sembra na stronzata ma prova




  13. #88
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    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Ognuno e' libero di agire come vuole. Ma come spesso e' accaduto la risposta ideale che mia madre piu' di una volta a tirato fuori e' la medesima: "Quando la tua terza lingua sara' al livello del mio italiano potremmo rivalutare la tua correzione alla mia frase".
    Io una risposta del genere la trovo di un'arroganza allucinante.

    edit:
    allora se mi dovessero correggere per un errore in una qualsiasi lingua random, la prossima volta gli rispondo "Quando programmerai in LISP al mio livello, potremmo rivalutare la tua correzione della mia frase".
    E' insensato eh.
    /edit

    Quote Originally Posted by Nello-Dominat View Post
    Assolutamente no.
    Pazzo o Darkmind possono confermare.
    Un punto a riguardo le doppie, immagina di non essere sicuro se la parola Vianello (il mio cognome) si scrive con un o due L o con 1 due n
    falla pronunciare ad un siculo e falla pronunciare ad un veneto, non in dialetto ma semplicemente con la candenza.
    Siculo: Viannello
    Veneto Vianelo
    sembra na stronzata ma prova
    Tu parli di gente con inflessioni dialettali, come mia nonna che è veneta e parlando in veneto si mangia tutte le parole, io parlo di italiano.
    C'è una IMMENSA differenza.

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  14. #89
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    Quote Originally Posted by Cronin View Post
    Beh dai "qual'è" è anche un errore minore rispetto ad altri, è uno che potrei anche far/lasciar passare...però a pensarci il mio proff. alle superiori aveva cominciato a dare 2 a priori a chiunque si ostinasse a scriverlo così anche dopo il corso obbligatorio di grammatica al pomeriggio [uhm ... A, a, a ...]
    Eh sì, mi sono dovuta sorbire un corso di grammatica elementare obbligatorio al pomeriggio perchè nessuno nella mia classe sapeva scrivere a parte una mia amica e me
    Comunque di fronte a cose come: "c'e ne ancora di gelato?" o "ieri o comprato un televisore", qual è impallidisce
    B

  15. #90
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    Vi prego, ditemi che non sono solo. Durante l'università ero particolarmente rigido riguardo a forme grammaticali e sintattiche. il tempo, però, mi ha inferto una mazzata non indifferente. non solo mi assale ogni tanto qualche dubbio su qualche doppia o su qualche tempo verbale, ma, addirittura, nella lingua parlata mi scappano proprio quegli strafalcioni che io stesso aborro. Sono riflessi incondizionati, me ne accorgo quasi sempre, ma intanto sono tutti errori che faccio sempre più frequentemente.
    Eh, brutta bestia l'analfabetismo di ritorno...

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