Questa tua considerazione la ritengo giusta e molto calzante.
ma c'e' una considerazione da fare e ne ho dato hint un po' in tutto il topic, si vengono a sapere i casi eclatanti (di questo come di moltissimi altri reati) ma non e' vero che capita solo alle persone di un determinato calibro o notorieta', i processi per diffamazione attraverso il web ormai stanno superando quelli della stampa ed a ben guardare o ricercare anche se non e' il politico di calibro o l'eminenza importante ne trovi info e molte anche nel web dai ragazzi che diffamavano il compagno via blog al forum X chiuso per diffamazione a questo e quell'altro
Ma secondo me alla base il problema, allargando e prendendo spunto dalla tua considerazione, e' un altro ed ancora piu' grave della pecezione del reato.
La presenza di una maleducazione ed arroganza (chiamiamola cosi non mi viene, appena sveglio, un termini migliore, magari c'e' da apprezzare il potere di sintesi di valori anche meramente etici) decisamente diffusa: ormai e' ritenuto un comportamento lecito insultare, denigrare, calpestare, infangare tutto cio' che appartiene ad altri anche la sua semplice sfera personale per cui e' la norma ritenere che sia lecito ed anzi "buon costume" dire ad una persona, per sintetizzare, "sei una merda" e questo sia sul web che nel "mondo reale"
Ma con una differenza che non avvantaggia per nulla il web: la maggior parte delle comunicazioni tra utenti nel web avvengono via forum blog social network dove appunto il contenuto diffamatorio resta ed e' visibile da molti e nel tempo, uno che ti dice "figlio di troia" davanti ad altri perché gli tagli la strada lasci correre... uno che te lo scrive su una pagina web ha una portata offensiva e lesiva decisamente piu' alta' e decisamente più possibilità che vada a finire nelle aule giudiziarie.
my two (hundred) cents