Partiamo dalla affermazione più neutra, la Costituzione è invecchiata.
Dentro questa affermazione c'è una parte vera e una strumentale.
Nella prima, alcune trasformazioni avrebbero dovuto essere poste in essere come conseguenza di altre trasformazioni della vita pubblica. Qualche esempio: in primo luogo negli ultimi anni, si sono rafforzati i poteri periferici, in particolare quelli regionali, ora, in ogni struttura unitaria ma largamente decentrata, esiste un organo parlamentare, una camera del parlamento che rappresenta il pluralismo delle autonomie territoriali.
A questo si aggiunge che il bicameralismo così come è stato pensato dal nostro costituente, è un doppione, perchè le due camere, sostanzialmente si equivalgono dal punto di vista politico. Che poi i sistemi elettorali oggi in vigore siano tali per cui i risultati di una camera possano non coincidere con quelli dell'altra, per cui può accadere che una forza politica ha la maggioranza in una camera ma non nell'altra, oggi per esempio dai sondaggi risulterebbe che lo schieramento di centro destra, potrebbe prevedibilmente avere la maggioranza alla camera ma non al senato. Questa differenziazione tra le due camere però, è un fondamentale difetto, perchè da un punto di vista politico le due camere sono equivalenti, hanno lo stesso principio di rappresentanza.
Quello che da anni si discute, ma che non si riesce a fare, perchè ogni riforma sommuove degli interessi, e quindi gli interessi che di volta in volta sono toccati, si oppongono,è di differenziare nettamente le due camere, e fare di una, la rappresentanza generale, nazionale, e dell'altra la rappresentanza delle regioni. Naturalmente differenziando i poteri. Questa è una modifica della Costituzione, nel senso della "razionalizzazione".Segue un po' l'evoluzione naturale del sistema politico.
Altri aspetti che andrebbe toccati, sono
le maggioranze previste per gli organi di garanzie, un aspetto importante e decisivo nella vita democratica, ma che purtroppo tutti trascurano.
Prendiamo ad es la Corte costituzionale, o il Presidente della Repubblica, è previsto dalla costituzione,che per la Corte costituzionale cinque dei quindici giudici della Corte, siano eletti dal parlamento. Per il Presidente della Repubblica, che venga eletto con una maggioranza qualificata. Queste maggioranze, sono state previste quando nel nostro paese esisteva un sistema elettorale di tipo proporzionale, e quindi, erano maggioranze sufficienti ad impedire che l'elezione di quei cinque giudici del Presidente della Repubblica, fossero nelle mani della maggioranza di governo, erano elezioni che dovevano coinvolgere necessariamente maggioranza ed opposizione. E' chiaro che per gli organi di garanzia, era una "garanzia", perchè è evidente che se questi organi cascano nelle mani della maggioranza che è il soggetto destinato al controllo da parte degli organi, va a finire che il "controllato", si nomina il suo controllore.
Tra l'altro, per ritornare alla Corte costituzionale, altri cinque giudici sono nominati dal Presidente della Repubblica. Se con l'attuale legge elettorale, la maggioranza di governo elegge il suo Presidente della Repubblica, se elegge Berlusconi, si sciolgono le camere,si va alle elezioni, il centro destra vince le elezioni, Berlusconi viene eletto dal Parlamento Presidente della Repubblica.
Non essendosi modificate le maggioranze originariamente previste quando esisteva un sistema elettorale proporzionale, potrebbe accadere che, non solo la presidenza della Repubblica diventi "organo della maggioranza",e che il capo della maggioranza diventi Presidente della Repubblica, ma che lui e la sua maggioranza si impadroniscano della Corte costituzionale.
Quindici giudici, cinque eletti dal parlamento con quel sistema elettorale, più altri cinque nominati dal Presidente della Repubblica, vuol dire che chi vince le elezioni può disporre di dieci giudici su quindici. E il gioco è fatto.
Quindi se volessimo mantenere un impronta "garantista" della nostra costituzione,sarebbe opportuno, come molti costituzionalisti da decenni dicono, che toccando le leggi elettorali, si tocchino anche le maggioranze necessarie per la formazione degli organi di garanzia. Questo discorso è particolarmente chiaro per la presidenza della repubblica, per la Corte costituzionale, ma vale anche per il Consiglio superiore della magistratura, altro organo costituzionale di equilibrio tra i poteri.
L'affermazione "la Costituzione è vecchia", è come se chi lo sostiene dicesse: "questa Costituzione non mi piace più", non perchè è invecchiata, ma semplicemente perchè descrive un sistema costituzionale che non è quello che vorrei io.