Per Catania inizia con terremoti e sfollati
Per Pesaro con il fratello di un collaboratore di giustizia freddato
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Dal 4 marzo a fine 2018: la Lega è la regina dei consensi e negli ultimi 8 mesi ha guadagnato 14 punti, pescando voti tra M5s, Forza Italia e pure astenuti, ed è passata dal 17,4 delle elezioni al 31% rilevato il 21 dicembre. Sorte inversa per il partner di governo: il Movimento 5 stelle ha perso circa un punto per ogni mese dalle politiche a oggi, scendendo dal 32,6% al 24,8. Questo racconta l’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato dall’istituto Ixè per Huffington Post. Un rilevazione che registra anche il consolidamento di Forza Italia appena sotto il 10%: il partito di Silvio Berlusconi sembra essere riuscito a mettere un argine alla diaspora di elettori. Anche il Partito democratico ancora non è riuscito recuperare i consensi persi dopo il già misero 18,7% raccolto il 4 marzo scorso e resta stabile al 17,9%, mentre cresce leggermente Fratelli d’Italia portando tutto il comparto di centrodestra al 46 per cento.
Chi riconfermerebbe il voto al M5s
Il presidente dell’istituto Ixè, Roberto Weber, nella sua analisi per Huffington Post evidenzia “una tendenza alla meridionalizzazione del voto al M5s”. Solo il 67% degli elettori che scelsero i pentastellati il 4 marzo oggi confermerebbero la loro scelta. Ma, stando ai tassi di riconferma rilevati da Ixè, i più delusi sembrano essere i giovani: tra gli intervistati dai 18 ai 34 anni, solo il 58% metterebbe ancora la croce sul simbolo del M5s. Percentuale che invece sale al 78% nella fascia di età sopra i 55 anni. Mentre molto più pronosticabile che siano soprattutto gli elettori del Nord a “mollare” i Cinquestelle: il tasso di riconferma più basso nel Nord Ovest (59%), il più alto nelle regioni del Centro (77%) seguito dal Sud al 73 per cento.
L’analisi dei flussi: la Lega diversifica
“L’unica forza a crescere e a diversificare il proprio elettorato potenziale è la Lega”, scrive sempre Weber. Il Carroccio raccoglie un 4,3% di elettori del M5s, ma anche un 3,9 da Forza Italia e un rilevante 3,8 dagli astenuti. Inoltre, sempre rispetto al partner di governo, ha un tasso di riconferma altissimo dei voti raccolti a marzo. La crescita del partito di Matteo Salvini è certificata anche dall’assenza di un flusso in uscita dalla Lega a favore di altri partiti.
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Discorso di fine anno di Mattarella da applausi.
Schiaffi a destra e a manca...
Peccato che quelli con il paraocchi ovviamente traviseranno le parole e le storpieranno (come ha fatto Salvini immediatamente dopo...)
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nessuno dice più nulla??
siamo già alla rassegnazione?
dopo che è stata posta la fiducia sulla legge di bilancio scavalcando il parlamento e il dibattito logico che doveva accadere...
Ci aspettiamo altre belle leggine in modo diretto?
Magari una bella dittatura?
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Mellen stai scoprendo l'acqua calda? È un vizio sbagliato che va avanti da diverse legislature eh
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A dire il vero mi pare sia la prima volta che il Presidente della Repubblica firmi per escludere l'esercizio provvisorio. A ogni modo finché i sondaggi dicono che continuano ad avere consensi ci sta poco da fare
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Che vuoi siamo allo scempio e aspettiamo che finisca, non c'è da commentare molto, anzi niente, è uno stillicidio. Aspettiamo le Europee per vedere se Salvini ha i numeri per governare senza 5 stelle magari rifacendo un bel lingua in bocca con Silvio e Meloni, scrollandosi dal cazzo i 5 scemi succhiandogli tutto il succhiabile. I sondaggi per ora si attestano sullo stazionario manca solo la prova del voto.
Quello che non si riesce a capire è perchè la pseudosinistra non sia ancora arrivata ad un congresso ed a un leader, siamo ancora al Renzi si, Renzi no, Forse Zingaretti, Orlando? Martina? Altro ex democristiano a caso? Manca una linea e non sembrano trovarla, non dico che debbano concorrere seriamente alle europee sarebbe chiedere troppo, ma almeno arrivarci con una linea e un segretario vero potrebbe essere una buona idea.
LA VERITA' E' LA FUORI! MA ANCHE NO...
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3 marzo mi pare ci siano le primarie.
Sbaglio?
Cmq ormai pare chiaro che sia un Martina (appoggiato dai renziani) vs Zingaretti (ala più a sx + Gentiloni)
il fatto è che si creeranno le solite correnti che non si metteranno d'accordo e si finirà per frammentare il pd come è sempre stato.
Last edited by Mellen; 3rd January 2019 at 10:31.
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