
Originally Posted by
Incoma
Rispetto la tua convinzione, la mia è differente. Per me rientrano nell'alveo dei comportamenti coglioni anche quelli che, esclusivamente per godersi il brivido adrenalinico o scatenare altri circuiti della gratificazione endorfinica e non, ti fan pagare con la vita o con gravi infortuni invalidanti le conseguenze di un'esposizione al rischio per il puro piacere edonistico, per il divertimento, anche senza coinvolgere altri. Per me ti sei comportato da coglione se ti ammazzi solo per provare una scarica adrenergica, non solo se ammazzi qualcun altro.
Il mondo è bello perchè è vario, e se mi permetti in questo caso siamo nel campo dell'assoluta soggettività di valutazione, dettata dal giudizio personale e dal proprio "filtro" influenzato della propria cultura, età, sensibilità, personalità, valori, educazione, ecc.
Rispetto al discorso del saggio, beh, in questo caso siamo per l'appunto nel mero campo delle opinioni, e quindi è corretto affermare che è vero tutto e il contrario di tutto, visto che siamo nell'assoluto campo della soggettività: non stiamo certo discutendo ne di codicilli legulei ne di dati scientifici, campi nei quali si può avere una libera opinione ma non si può mai perdere di vista il valore assoluto dell'oggettività fattuale, che non è opinabile.
Qui non c'è nessun dato oggettivo che dimostri che chi si lancia con un paracadute o si infila in mezzo alle rocce appuntite con gli sci ai piedi è un saggio che ha capito come ci si gode davvero la vita o un imprudente in cerca di guai, quindi ognuno è liberissimo di pensarla un po' come gli pare, e pensare che è una coglionata imprudente non vuol dire necessariamente autoinibirsi quel tipo di comportamento: posso anche pensare che gettarsi col parapendio è una rischiosa coglionata, ma decidere di farlo comunque avendone soppesati i rischi perchè mi diverte da morire (...sagace frase dallo humor inglese...).
Se proprio volessimo a tutti i costi cercare un barlume di oggettività, premetto forzatamente, dovremmo dire che avendo la nostra specie come tutte quelle viventi l'obiettivo di sopravvivere e riprodursi per perpetrare la specie, l'esposizione a rischi inutili al raggiungimento del primo o al secondo fine contraddice la nostra stessa natura... ma non voglio fare del sofismo.
Quindi per concludere ribadisco che anch'io lo trovo come te umanissimo (e questo non ne fa automaticamente qualcosa di ontologicamente "giusto") ma al tempo stesso darwinianissimo (e questo non ne fa automaticamente qualcosa di ontologicamente "sbagliato"), visto che inevitabilmente tenderà ad eliminare dai nostri geni, in milioni di anni, non la mera fisiologica propensione, ma l'eventuale eccessiva sistematica propensione all'esposizione al rischio inutile. Ed è darwiniano nella misura in cui, in senso positivo, migliorerà la specie per coloro che rischiano e sopravvivono, perchè spingendola verso limiti inesplorati ne migliorerà epigeneticamente le caratteristiche. Come alle giraffe in milioni di anni si è allungato il collo a forza di protenderlo per arrivare a brucare i più alti rami magari a noi si ispessirà l'osso frontale cranico a furia di cozzare contro i massi di testa sugli sci, o assorbiremo meno colesterolo dai cibi grazie a modificazioni enzimatiche, esattamente come siamo divenuti in grado di respirare ossigeno invece che fare la fotosintesi clorofilliana.
Il che, ripeto a scanso di equivoci, non vuol dire automaticamente che io viva o ritenga sia doveroso per me e per gli altri vivere in una teca di cristallo.