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Thread: se li fanno crescere cosi

  1. #91
    Lieutenant Commander Sulimo's Avatar
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    In mia opinione, uno senza interessi culturali che prende a 18 anni ed esce da casa per andare a fare l'operaio con motivazione "NON HO VOGLIA", non è una persona interessante. (scarto le persone che lo fanno per necessità o sono forzate da circostanze sfortunate). Anzi è un immaturo.
    Questo mi interessa...

    Per quale motivo?

    Se dopo il diploma una persona non studia ma vuole trovarsi 1 lavoro per essere indipendente il prima possibile è da considerare immaturo, affrontando tra l altro n sacrifici dato che da noi il lavoro scarseggia, al posto di arrivare a 30 anni con la laurea ancora a casa di mamma e papi?

    Chi non si laurea non è per forza di cose uno senza interessi culturali eh -_-

  2. #92
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    Quote Originally Posted by Gramas View Post
    Indubbio,ma quà si parlava di una cosa un po diversa che poi,tra l'altro, verci è pure laureato per quanto conta nel discorso di alka.
    Io onestamente ora come ora non vedo proprio nessun motivo per restare in Italia se uno ha i mezzi e la voglia per andarsene.

    il voler andare via o meno dal tuo paese è dettato semplicemente, al giorno d'oggi, da cosa ti può offrire o al come ti tratta...

    una questione di soldi e benessere basilarmente.....possiamo aggiungerci anche un po' di "stile di vita" che uno vuole abbracciare......

    @NOEX non trovo la tua affermazione completa....se pensi che il fanatismo viene inculcato comunque sia da chi detiene il potere e gli interessi e che di sicuro non è il primo stupido ignorante che passa......penso che ti rendi conto che non basta istruire la gente.......per eliminare queste forme....(ho detto non basta non che non serve....)

    Oltre al fatto che non ritengo assolutamente materialmente possibile istruire un'altra intera civiltà, vorrebbe dire andare noi (occidente/cultura) da loro.....e non te lo permettono ne fisicamente ne mediaticamente.........Al momento se si vuole mettere un freno io vedo come unica via la repressione in loco da loro......che è per l'appunto quello che si sta (o quello con sui sono partite le forze militari bla bla bla) facendo. [A momento non sto giustificando ne protestando contro le aziomi militari occidentali in quei paesi]

    Restano ancora troppi interessi economici di altissimo spessore per poter pensare o puntare a un lungo termine e costoso processo di "integrazione" nel loro paese e di "istruzione" della gente.

    @AHZAEL: ma te di che cavolo stai parlando?

    I casini a Parigi sono scoppiati come scintilla dall'uccisione di un ragazzetto nero che si è infilato dentro una cabina elettrica per nascondersi dalla polizia che lo inseguiva (per altro....si è ammazzato da solo non che gli hanno sparato precisiamo).........
    Ma quella è solo la gocciola del vaso + grande che altro non sono gli attriti persistenti tra la gente di colore ghettizzata in certe zone e l'altra parte della popolazione che non permetteva / riusciva a integrarsi......(io personalemtne non posso dargli torto....quando ci sono 2 modi così tanto diversi di vivere anche a me darebbe fastidio la troppa vicinaza o invadenza di uno che ha uno stile di vita troppo differente o fastidioso rispetto al mio...........è sufficiente pensare alle liti tra vicinato è...non è fatascienza o razzismo)

    Non c'entra un beneamato cazzo il volersi alienare o meno e se comunque, base tutto quello che ho scritto sopra, c'era uno stato di alienazione tra le 2 parti della popolazione vuol dire che un motivo c'è......e solo chi ci vive può parlane non te di certo......

    Verci comunque ne ha solo riportato (Correttametne per altro) l'esempio per esprimere il concetto che, non è affatto detto si debba accettare un'integrazione da parte di un'altra cultura.....non c'è scritto da nessuna parte e sopprattutto.............non è assolutamente una cosa automaticamente giusta.........io non lo vorrei ad esempio, e come me N milioni altre persone...
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  3. #93
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    Mah il discorso e' sbagliato perche' partite dal presupposto che TUTTI i musulmani siano estremesti. Quando sapete pure voi che non e' vero.
    Ci sono INTERI paesi musulmani estremamente moderati, come il Marocco.
    Poi vabbe' il discorso ore di studio=persona migliore credo sia dato da un momento di sbrocco dovuto a certe affermazioni che hanno fatto cadere i maroni anche a me, Alkabar mi e' sempre sembrato tutto tranne che un cazzaro come se ne vedono qui dentro.
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  4. #94
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    Rendono di certo mia moglie, MUSSULMANA di origine, ma completamente occidentale, come altri del resto, migliore di chi vorrebbe bruciare i mussulmani AOE. Sti discorsi li fa solo un ignorante.
    Non so se hai percezione della realtà ma nel mondo esistono moltissime persone che hanno una laurea, hanno avuto successo eppure umanamente valgono meno di zero. Sono forse persone migliori dell'operaio che ha le terza media ma che fa la sua vita onesta? Se tua moglie è migliore di altri lo sarà per le sue doti umane non di certo per un titolo di studio, perché se è vero che molte volte, come ha detto giustamente Noex, l'ignorante viene manipolato facilmente è anche vero che solitamente dietro c'è una persona che non si fa scrupoli ad utilizzare i suoi studi, la sua superiorità culturale, proprio per sfruttare gli altri. Ma ti potrei raccontare la mia esperienza personale di un mio amico che si è laureato in ingegneria con 110 e lode, eppure è praticamente un razzista che vorrebbe bruciare AoE i mussulmani, secondo te lui è migliore di tua moglie? Il sapere non ti rende migliore di nessuno è solo uno strumento è come lo usi, è la tua personalità, che ti rende speciale/migliore rispetto allo sfruttatore di turno. Anzi molte volte il sapere tende a rendere peggiori le persone, dando loro un'arroganza e un senso di superiorità piuttosto fastidioso.

    In quanto italiano che c'ha vissuto quei 24 anni in italia, e purtroppo ogni tanto torna, io ho diritto di parlare del mio stesso paese, dato che so come funziona.
    Non parlo nemmeno a sproposito, parlo di tutto lo schifo che mi ha fatto decidere di andarmene.
    Ma infatti non dico che non conosci l'Italia, ma rileggi quello che hai scritto è renditi conto che hai fatto la stessa cosa di chi dice, i mussulmani sono tutti terroristi, solo che il tuo ragionamento l'hai indirizzato verso un'altro oggetto. Se tua moglie ha subito trattamenti assurdi ( come ad esempio il fatto dell'affitto che ci hai raccontato ) è perché la gente generalizza, perché associa in blocco la parola albanese a quella di malvivenza, ovvio che sbagliano, ma quando tu dici, gli italiani sono bigotti, fai lo stesso loro ragionamento. Anche io ho passato 23 anni in Italia e la mia la posso dire, ho visto persone intolleranti, razziste, odiose, ma ho anche visto persone che invece erano tutto l'opposto, questo l'ho visto qui come l'ho visto in Francia, in Spagna, Portagallo ecc ecc. Quando affermi che il ragazzo che a 18 anni lascia tutto e va a fare l'operaio è senza voglia fai un'altra generalizzazione, al di là delle esigenze, che ne sai te di quello che vuole o non vuole una persona, del perché fa una scelta piuttosto che un'altra, di quali siano le sue attitudini, non è che la tua logica sia metro e misura delle scelte altrui. L'uomo non è in grado di comprendere a pieno neanche se stesso figurati se può comprendere tanto facilmente un'altra persona.
    Last edited by Edeor; 24th March 2007 at 15:34.

  5. #95
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    Quote Originally Posted by Edeor View Post
    Non so se hai percezione della realtà ma nel mondo esistono moltissime persone che hanno una laurea, hanno avuto successo eppure umanamente valgono meno di zero. Sono forse persone migliori dell'operaio che ha le terza media ma che fa la sua vita onesta? Se tua moglie è migliore di altri lo sarà per le sue doti umane non di certo per un titolo di studio, perché se è vero che molte volte, come ha detto giustamente Noex, l'ignorante viene manipolato facilmente è anche vero che solitamente dietro c'è una persona che non si fa scrupoli ad utilizzare i suoi studi, la sua superiorità culturale, proprio per sfruttare gli altri. Ma ti potrei raccontare la mia esperienza personale di un mio amico che si è laureato in ingegneria con 110 e lode, eppure è praticamente un razzista che vorrebbe bruciare AoE i mussulmani, secondo te lui è migliore di tua moglie? Il sapere non ti rende migliore di nessuno è solo uno strumento è come lo usi, è la tua personalità, che ti rende speciale/migliore rispetto allo sfruttatore di turno. Anzi molte volte il sapere tende a rendere peggiori le persone, dando loro un'arroganza e un senso di superiorità piuttosto fastidioso.
    Ok, aggiungo una nuova categoria: stronzo congenito. Lo stronzo congenito è stronzo a qualunque punto della società lo metti. I razzisti, nonostante ANNI di studio, per prima cosa sono dei poveretti, in secondo luogo non hanno capito un cazzo dalla vita ! Lo studio serve a TOGLIERE quel genere di paturnie mentali, serve a ragionare. Uno che ha studiato dovrebbe saper ragionare.

    Io gli toglierei la laurea e lo metterei ai lavori forzati il tuo amico.

    Resta il fatto che un ignorante è uno strumento pericoloso in mano al religioso/politicante di turno.


    Ma infatti non dico che non conosci l'Italia, ma rileggi quello che hai scritto è renditi conto che hai fatto la stessa cosa di chi dice, i mussulmani sono tutti terroristi, solo che il tuo ragionamento l'hai indirizzato verso un'altro oggetto. Se tua moglie ha subito trattamenti assurdi ( come ad esempio il fatto dell'affitto che ci hai raccontato ) è perché la gente generalizza, perché associa in blocco la parola albanese a quella di malvivenza, ovvio che sbagliano, ma quando tu dici, gli italiani sono bigotti, fai lo stesso loro ragionamento. Anche io ho passato 23 anni in Italia e la mia la posso dire, ho visto persone intolleranti, razziste, odiose, ma ho anche visto persone che invece erano tutto l'opposto, questo l'ho visto qui come l'ho visto in Francia, in Spagna, Portagallo ecc ecc.
    Ascolta un po' in 24 anni, ho incontrato sto forum, in cui ci sono ottime persone e persone meno ottime, e 3 amici.... Tutti gli altri o erano contro gli albanesi, e mi hanno allontanato quando mi sono messo con la mia tipa, o erano contro gli atei, e mi hanno allontanato quando ho cominciato a minargli le loro "certezze", o semplicemente erano noiosi....

    Quando affermi che il ragazzo che a 18 anni lascia tutto e va a fare l'operaio è senza voglia fai un'altra generalizzazione, al di là delle esigenze, che ne sai te di quello che vuole o non vuole una persona, del perché fa una scelta piuttosto che un'altra, di quali siano le sue attitudini, non è che la tua logica sia metro e misura delle scelte altrui. L'uomo non è in grado di comprendere a pieno neanche se stesso figurati se può comprendere tanto facilmente un'altra persona.
    a prescindere ed escludendo le solite mosche bianche, un ragazzo a 18 anni non ha abbastanza autonomia mentale o controllo o consapevolezza delle proprie capacità per decidere che ne ha abbastanza di studiare. E' come un coltello grezzo lasciato grezzo. Non taglierà mai bene.

    "non ho voglia di studiare" a 18 anni equivale a un "non ho voglia di fare niente di troppo difficile". E' un genere di persona che non mi piace e in mia opinione, a parte gli stronzi congeniti di cui sopra, sono peggiori di coloro che tentano.

    Meglio tentare e fallire piuttosto. Meglio tentare e mollare perchè ci si scorna contro qualcosa di veramente infattibile.

  6. #96
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    Quote Originally Posted by Sulimo View Post
    Questo mi interessa...
    Per quale motivo?
    Se dopo il diploma una persona non studia ma vuole trovarsi 1 lavoro per essere indipendente il prima possibile è da considerare immaturo, affrontando tra l altro n sacrifici dato che da noi il lavoro scarseggia, al posto di arrivare a 30 anni con la laurea ancora a casa di mamma e papi?
    Chi non si laurea non è per forza di cose uno senza interessi culturali eh -_-
    30 anni ? . Di solito chi arriva a 30 anni vuol dire che prima ha lavorato e fa l'università part time. ok niente da dire.
    Ci sono una miriade di casi diversi, io considero i "non ho voglia" . La motivazione "non ho voglia" una volta che ti viene data la possibilità è superficiale, da bambino leggerino.

    Come ho detto escludo coloro che lo fanno per necessità (uscire da una famiglia molto opprimente, poco denaro ecc...) o per cause di forza maggiore (padre secco a 45 anni, unica fonte di reddito).

    Se te dai a tuo figlio la possibilità di migliorarsi e ti risponde "non ho voglia è difficile, mi fa schifo", che pensi ? Io non penso bene.

  7. #97

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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    30 anni ? . Di solito chi arriva a 30 anni vuol dire che prima ha lavorato e fa l'università part time. ok niente da dire.
    Ci sono una miriade di casi diversi, io considero i "non ho voglia" . La motivazione "non ho voglia" una volta che ti viene data la possibilità è superficiale, da bambino leggerino.
    Come ho detto escludo coloro che lo fanno per necessità (uscire da una famiglia molto opprimente, poco denaro ecc...) o per cause di forza maggiore (padre secco a 45 anni, unica fonte di reddito).
    Se te dai a tuo figlio la possibilità di migliorarsi e ti risponde "non ho voglia è difficile, mi fa schifo", che pensi ? Io non penso bene.
    Quindi nella tua ottica ricade anche il "non ho voglia perché voglio iniziare a realizzare qualcosa" ricade nell'immaturità.

    Non che ne avessi molti dubbi sulla tua opinione eh, ma è bello leggere queste conferme da una persona che per abitudine si mette in discussione (pfffff )

    Quanto a questo:
    Ascolta un po' in 24 anni, ho incontrato sto forum, in cui ci sono ottime persone e persone meno ottime, e 3 amici.... Tutti gli altri o erano contro gli albanesi, e mi hanno allontanato quando mi sono messo con la mia tipa, o erano contro gli atei, e mi hanno allontanato quando ho cominciato a minargli le loro "certezze", o semplicemente erano noiosi....
    Non t'è mai venuto il sospetto che albanesi o atei non c'entra niente, e che magari questo tuo modo di fare non ti porta a essere proprio l'elemento piu' digeribile in una comitiva di amici?

    Così, giusto per riflettere... magari ti torna utile soffermartici un secondo, che dici?

    Sul discorso musulmani buoni/cattivi, non mi dilungo... è un idiozia generalizzare in entrambi i versi, ma volevo far presente una cosa a Jamino... è vero, noi come italiani emigranti abbiamo persino esportato la Mafia, ma non c'è traccia per quanto ne sappia nella storia dell'emigrazione italiana di "Pretese" nei confronti dei governi USA, tedeschi, francesi, belgi, riguardo a fantomatici "diritti". Si andava lì, si lavorava come bestie, e si rispettavano le leggi del paese o si finiva in galera per non averle rispettate... Non credo che gli italiani all'estero abbiano imposto scuole con il crocifisso obbligatorio a new york... queste son cose che devono venire con l'integrazione pacifica, non con la pretesa tout-court, ed è su questo che la gente si incazza verso molti musulmani. Non è il loro diritto - incontestabile - ad avere la moschea. E' la pretesa di averla dove vogliono loro, come vogliono loro, e soprattutto è la pretesa di portare costumi che sono palesemente in contrasto con le LEGGI italiane, a costituire il problema. Nessuno vieta di essere musulmano e di andare a pregare in moschea. Ma così come l'operaio cattolico non può fermarsi per pregare nei vespri se fa il turno di notte, l'operaio musulmano non può fermarsi per stendere il tappetino da preghiera verso est al tramonto. E non è denigrazione o razzismo, è buon senso. E non deve pretendere di poterlo fare, perché qui non funziona così e il primo passo verso l'integrazione lo deve fare chi arriva, non chi accoglie.
    Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
    Quote Originally Posted by Ipnotik
    non gli bastava averci tolto il nostro caro PD, ora ci tolgono pure l'ASD. Manca solo una coalizione di centrosx in italia chiamata LOL, e poi siamo al completo.

    Quote Originally Posted by spinoza.it
    Il premier: “L’Italia è vittima di un passato che non passa”. E di un dittatore con una ditta.

  8. #98
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    Quote Originally Posted by Jarsil View Post
    Sul discorso musulmani buoni/cattivi, non mi dilungo... è un idiozia generalizzare in entrambi i versi, ma volevo far presente una cosa a Jamino... è vero, noi come italiani emigranti abbiamo persino esportato la Mafia, ma non c'è traccia per quanto ne sappia nella storia dell'emigrazione italiana di "Pretese" nei confronti dei governi USA, tedeschi, francesi, belgi, riguardo a fantomatici "diritti". Si andava lì, si lavorava come bestie, e si rispettavano le leggi del paese o si finiva in galera per non averle rispettate... Non credo che gli italiani all'estero abbiano imposto scuole con il crocifisso obbligatorio a new york... queste son cose che devono venire con l'integrazione pacifica, non con la pretesa tout-court, ed è su questo che la gente si incazza verso molti musulmani. Non è il loro diritto - incontestabile - ad avere la moschea. E' la pretesa di averla dove vogliono loro, come vogliono loro, e soprattutto è la pretesa di portare costumi che sono palesemente in contrasto con le LEGGI italiane, a costituire il problema. Nessuno vieta di essere musulmano e di andare a pregare in moschea. Ma così come l'operaio cattolico non può fermarsi per pregare nei vespri se fa il turno di notte, l'operaio musulmano non può fermarsi per stendere il tappetino da preghiera verso est al tramonto. E non è denigrazione o razzismo, è buon senso. E non deve pretendere di poterlo fare, perché qui non funziona così e il primo passo verso l'integrazione lo deve fare chi arriva, non chi accoglie.
    *

    On Hib Avalon
    Helrowen - Championesse RR3 ML10 - NoD - [OFF]
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    Messaggio per i pro Unione:
    Ora che il tuo governo ha mandato i soldati in Libano, ora che sta per tagliarti le pensioni, ora che ti obbligherà a pagare con assegni, ora che ha liberato ladri, assassini e truffatori, ora che stabilirà per legge il periodo delle tue ferie, ora che aumenterà le tasse anche sui tuoi risparmi, ora che taglierà i fondi ai comuni, ora che si intasca il tfr, ora che diminuisce l'investimento nella ricerca e università ...
    Ammettilo: inizi a sentirti un pò coglione, vero?
    Beh, pensa che qualcuno ti aveva avvertito mesi fa...

  9. #99
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    Jarsil ha appena ownato alka e l'intero 3d.

    GG

    I'm no hero. Never was. Never will be.
    -----
    Soul of the mind, key to life's ether
    Soul of the lost, withdrawn from its vessel
    May strength be granted so the world might be mended...
    So the world might be mended...

  10. #100
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    Quote Originally Posted by Jarsil View Post
    Sul discorso musulmani buoni/cattivi, non mi dilungo... è un idiozia generalizzare in entrambi i versi, ma volevo far presente una cosa a Jamino... è vero, noi come italiani emigranti abbiamo persino esportato la Mafia, ma non c'è traccia per quanto ne sappia nella storia dell'emigrazione italiana di "Pretese" nei confronti dei governi USA, tedeschi, francesi, belgi, riguardo a fantomatici "diritti". Si andava lì, si lavorava come bestie, e si rispettavano le leggi del paese o si finiva in galera per non averle rispettate... Non credo che gli italiani all'estero abbiano imposto scuole con il crocifisso obbligatorio a new york... queste son cose che devono venire con l'integrazione pacifica, non con la pretesa tout-court, ed è su questo che la gente si incazza verso molti musulmani. Non è il loro diritto - incontestabile - ad avere la moschea. E' la pretesa di averla dove vogliono loro, come vogliono loro, e soprattutto è la pretesa di portare costumi che sono palesemente in contrasto con le LEGGI italiane, a costituire il problema. Nessuno vieta di essere musulmano e di andare a pregare in moschea. Ma così come l'operaio cattolico non può fermarsi per pregare nei vespri se fa il turno di notte, l'operaio musulmano non può fermarsi per stendere il tappetino da preghiera verso est al tramonto. E non è denigrazione o razzismo, è buon senso. E non deve pretendere di poterlo fare, perché qui non funziona così e il primo passo verso l'integrazione lo deve fare chi arriva, non chi accoglie.
    Innnanzitutto sono Jasmino secondo le ultime tendenze in voga sul forum...
    Scusami ma l'obiezione che fai non è pertinente. Stai parlando di un emigrazione avvenuta a inizio secolo o nel secondo dopoguerra. Ti faccio presente che negli stati uniti fino agli anni sessanta era presente il segregazionismo, per i meno edotti si tratta di quell'iniseme di norme che vietevano, in alcuni stati, la compresenza di bianchi e neri in luoghi pubblici. Questo per dire che non si può confrontare senza i necessari "pesi" la situazione di ieri con quella di oggi. Oggi il tema dei diritti indivuduali è molto più avanzato di quanto era 100 o anche 50 anni fa. Ciò che 50 anni fa non era neanche lontanamnete immaginabile oggi è considerato normale.
    Ora in relazione a quello che dici tu è dovere di uno stato, a mio aprere, regolamentare le cose in modo tale da favorire la convivenza. Da questo punto di vista, se si considera che si va incontro sempre più a una società multicuturale, è compito dello stato agevolare modalità di gestione dell'orario di lavoro che vadano incotro alle diverse esigenze. Per i mussulmani può essere quella di pregare (cosa c'è di male?) per una madre qyuella di spezzare l'orario di lavoro per andare a prendere i figli a scuola, per un maschio occidentale adulto può essere la pausa pranzo più lunga per andare in palestra...
    Tutto ciò fino a 40 anni fa era semplicemente inimmaginabile. Oggi questa è una tendenza comune. Nella mia azienda (4 o quinto gruppo bancario italiano) si possono già scegliere diverse tipologie di orario, addirittura nelle piccole città danno la pausa pranzo più lunga perché la gente fa in tempo a rincasare...
    Per indios (credo sia lui.. quello che mi ha chiamato jasmino, ossia fiore di gelso ...)
    Mi pare ovvio che quando io parlo di rapporto tra civiltà mi riferisco a forme di interazione. Ma l'interazione che dici tu è in realtà parziale. Il progesso nasce dall'interazione da culture, e dal fatto che ciascuna cultura ha la possibilità di arrichhirsi coi punti di forza dell'altra. La tua visione in fondo prevede che ci sia una cultura forte che soppianta la debole. In realtà non è mai cosi. Guarda quello che è successo con Roma e La Grecia. La cultrura romana era più avanzata sotto alcuni punti di vista (pensa al diritto), la cultura greca lo era sotot altri aspetti (filosofia, arte, scienza)..
    Ora dall'inconmtro tra queste 2 culture è nata la cultura occidentale che è formata (sto tagliando coll'accetta ovviamnte) dai migliori aspetti delle 2 culture suddette.
    Quote Originally Posted by saltaproc View Post
    IO mi diverto se NOI vinciamo rubando
    se VOI vincete rubando non ci trovo un cazzo di fun
    Ciao Salta......
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  11. #101
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    prima di parlare di integrazione dobbiamo passare sul suo cadavere



    http://www.repubblica.it/2007/03/sez...iversario.html



    Ykykal Bonedancer
    Puppete Shaman
    Maseeda Valkyrie
    Bakuninn Runemaster


  12. #102

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    Quote Originally Posted by jamino View Post
    Scusami ma l'obiezione che fai non è pertinente. Stai parlando di un emigrazione avvenuta a inizio secolo o nel secondo dopoguerra. Ti faccio presente che negli stati uniti fino agli anni sessanta era presente il segregazionismo, per i meno edotti si tratta di quell'iniseme di norme che vietevano, in alcuni stati, la compresenza di bianchi e neri in luoghi pubblici. Questo per dire che non si può confrontare senza i necessari "pesi" la situazione di ieri con quella di oggi. Oggi il tema dei diritti indivuduali è molto più avanzato di quanto era 100 o anche 50 anni fa. Ciò che 50 anni fa non era neanche lontanamnete immaginabile oggi è considerato normale.
    Non era mia l'obiezione... quella degli italiani l'avete sollevata voi, ti ho solo espresso il mio parere su quello che avete citato voi come esempio...

    Ora in relazione a quello che dici tu è dovere di uno stato, a mio aprere, regolamentare le cose in modo tale da favorire la convivenza. Da questo punto di vista, se si considera che si va incontro sempre più a una società multicuturale, è compito dello stato agevolare modalità di gestione dell'orario di lavoro che vadano incotro alle diverse esigenze. Per i mussulmani può essere quella di pregare (cosa c'è di male?) per una madre qyuella di spezzare l'orario di lavoro per andare a prendere i figli a scuola, per un maschio occidentale adulto può essere la pausa pranzo più lunga per andare in palestra...
    Si ok... ma il diritto delle madri è tale a prescindere dalla religione, o sbaglio?
    quello dei disabili idem, mi pare... perché invece quello del musulmano a quel punto diventa piu' importante di quello del cattolico?

    E soprattutto, se lo stato è Laico come dovrebbe, non dovrebbe fregarsene di entrambi e pensare che la repubblica è fondata sul LAVORO e che pertanto se esistono dei contratti collettivi nazionali che regolano l'orario di lavoro questo valga a prescindere dalla tua cultura e/o religione?

    Bada che non sto dicendo di negare loro un diritto, sto dicendo che NESSUNA religione deve imporre il proprio uso e costume a scapito del funzionamento del lavoro così come la LEGGE prevede.

    In Italia il giorno festivo è la domenica. Pazienza per chi ha giorno di festa venerdì o sabato, non mi pare che gli ebrei che vivono in Italia abbiano mai protestato a tenere aperti i negozi di sabato no?

    E se sei integralista della tua religione e non intendi adattarti, allora non stai comunque cercando di integrarti, e quindi a me STATO non me ne frega niente di venirti incontro... non fila sto ragionamento?

    Tutto ciò fino a 40 anni fa era semplicemente inimmaginabile. Oggi questa è una tendenza comune. Nella mia azienda (4 o quinto gruppo bancario italiano) si possono già scegliere diverse tipologie di orario, addirittura nelle piccole città danno la pausa pranzo più lunga perché la gente fa in tempo a rincasare...
    Si, ma non la danno solo a quelli che vestono di nero, o a quelli che si chiamano AntonGiulio, o a quelli che portano un disco rosso inciso sulla fronte. La danno a TUTTI, la pausa, o a NESSUNO.
    Quello che non mi sta bene è che sia consentito adattare la vita lavorativa in base a motivazioni che con lo stato LAICO non c'entrano. Se si tratta di cose di cui possono beneficiare tutti, ben vengano, ma non accetto che si facciano cose "altrimenti poi quelli si incazzano". Non è così che deve ragionare uno stato, una nazione.

    Per indios (credo sia lui.. quello che mi ha chiamato jasmino, ossia fiore di gelso ...)
    Mi pare ovvio che quando io parlo di rapporto tra civiltà mi riferisco a forme di interazione. Ma l'interazione che dici tu è in realtà parziale. Il progesso nasce dall'interazione da culture, e dal fatto che ciascuna cultura ha la possibilità di arrichhirsi coi punti di forza dell'altra. La tua visione in fondo prevede che ci sia una cultura forte che soppianta la debole. In realtà non è mai cosi. Guarda quello che è successo con Roma e La Grecia. La cultrura romana era più avanzata sotto alcuni punti di vista (pensa al diritto), la cultura greca lo era sotot altri aspetti (filosofia, arte, scienza)..
    Ora dall'inconmtro tra queste 2 culture è nata la cultura occidentale che è formata (sto tagliando coll'accetta ovviamnte) dai migliori aspetti delle 2 culture suddette.
    Sai che pur se corretto questo tuo ragionamento ha una falla di fondo non tanto piccola?

    Ti sei dimenticato un dettaglio, nel citare l'esempio di Roma e Grecia... che la fusione delle due culture è avvenuta dopo che una "nazione" (quella romana, passami il termine anche se non esistevano nazioni all'epoca) aveva conquistato e inglobato un'altra nazione, quella greca delle polis. E quando dico conquistato, intendo proprio conquistato, prima militarmente e poi imponendo le proprie leggi, e solo dopo adattandosi assorbendo la cultura della nazione conquistata.

    Ed è esattamente l'allarme che alcuni lanciano, forse ingiustificato OGGI, ma non significa che si debba vivere con le fette di prosciutto sugli occhi e non pensare che FORSE il mondo idilliaco in cui le culture si incontrano e si fanno due birre insieme in un bar prima di scopare (modo brutale per dire che si fondono insieme ) non è l'unica possibilità che si presenta nello scenario, e che potrebbe anche verificarsi quella piu' brutta, ma statisticamente e storicamente piu' probabile, di un assorbimento per conquista.

    Facciamo così: trovami due esempi di culture fusesi senza nessuno scontro, e poi trovamene meno di 5 in cui la fusione è avvenuta
    dopo una conquista

    @Bakunin: lui non è lo stato italiano, e fino a prova contraria ha il diritto di affermare il cazzo che vuole. Pensa che lo stesso diritto (di affermare il cazzo che si vuole, ndJ) ce l'ha chiunque, tu, io, JaSmino, Ahmadinecoso in Iran, Osama Bin Laden... tutti... ciò che fa la differenza è se poi le parole rimangono tali, come quelle del Papa, o se diventano armi, come nel caso di Bin Laden.
    Jarsil, the Nervous Admin of [W] Forums
    Quote Originally Posted by Ipnotik
    non gli bastava averci tolto il nostro caro PD, ora ci tolgono pure l'ASD. Manca solo una coalizione di centrosx in italia chiamata LOL, e poi siamo al completo.

    Quote Originally Posted by spinoza.it
    Il premier: “L’Italia è vittima di un passato che non passa”. E di un dittatore con una ditta.

  13. #103
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    Resta il fatto che un ignorante è uno strumento pericoloso in mano al religioso/politicante di turno.
    Appunto l'hai detto te, il pericolo non è tanto l'ignorante ma chi lo manovra, una pistola da sola non fa niente se la dai in mano ad un assassino ecco che nasce il pericolo. Ti ripeto il sapere non rende migliore una persona, son ben altre le cose che rendono migliore una persona.

    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    Ascolta un po' in 24 anni, ho incontrato sto forum, in cui ci sono ottime persone e persone meno ottime, e 3 amici.... Tutti gli altri o erano contro gli albanesi, e mi hanno allontanato quando mi sono messo con la mia tipa, o erano contro gli atei, e mi hanno allontanato quando ho cominciato a minargli le loro "certezze", o semplicemente erano noiosi....
    Io non sono esattamente credente, anzi non mi risparmio in critiche verso quella che è la Chiesa come organizzazione, potrei quasi defirnmi anti-clericarle, eppure uno dei miei migliori amici ( che conosco ormai da 18 anni ) va tutte le domeniche in Chiesa, mi sono fatto la bellezza di 3 inter-rail con un altro amico, che non solo è credente ma è iscritto a qualche organizzazione cattolica ( di cui non ricodo il nome ), ho avuto con entrambi discussioni sul tema, eppure sempre amici siamo, ma anche non direttamente non ho mai visto uno emarginato perchè non credente. Come vedi non è possibile fare così agevolmente di tutta l'erba un fascio. Poi non so nella tua esperienza sarai stato sfortunato, ma sei così sicuro che ti hanno allontanato perché minavi le loro certezze o perché ti confrontavi in modo erroneo con loro e con le loro idee? Uno potrà anche avere strane opinioni ma ogni idea e ogni persona merita rispetto se la tua idea la esprimi con una totale mancanza di rispetto dell'idea altrui forse è normale essere allontanato.

    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    a prescindere ed escludendo le solite mosche bianche, un ragazzo a 18 anni non ha abbastanza autonomia mentale o controllo o consapevolezza delle proprie capacità per decidere che ne ha abbastanza di studiare. E' come un coltello grezzo lasciato grezzo. Non taglierà mai bene.
    "non ho voglia di studiare" a 18 anni equivale a un "non ho voglia di fare niente di troppo difficile". E' un genere di persona che non mi piace e in mia opinione, a parte gli stronzi congeniti di cui sopra, sono peggiori di coloro che tentano.
    Meglio tentare e fallire piuttosto. Meglio tentare e mollare perchè ci si scorna contro qualcosa di veramente infattibile.
    Premettendo che è abbastanza paradossale dire che a 18 anni una persona "non ha abbastanza autonomia mentale o controllo o consapevolezza delle proprie capacità che ne ha abbastanza di studiare" quando poi comunque sarebbe chiamata a fare una scelta altrettando pesante e destinata a condizionare la sua vita, cioè cosa studiare.
    Ognuno ha le sue attitudini, che nascono da un insieme complesso di fattori sociali, ogni persona fa le sue scelte in base a ciò. Se per te è normale studiare per realizzarti per altri non lo è, e non è una questione di tentare o non tentare, è solo scegliersi la propria via, ognuno sceglie la sua e la segue, se per te esiste solo una via e qualsiasi deviazione vuol dire fallire o essere peggiore mi spiace per te che la vedi in modo così rigido, di più non posso dirti


    Quote Originally Posted by jamino View Post
    Guarda quello che è successo con Roma e La Grecia. La cultrura romana era più avanzata sotto alcuni punti di vista (pensa al diritto), la cultura greca lo era sotot altri aspetti (filosofia, arte, scienza)..
    Ora dall'inconmtro tra queste 2 culture è nata la cultura occidentale che è formata (sto tagliando coll'accetta ovviamnte) dai migliori aspetti delle 2 culture suddette.
    Hai scelto un esempio un po' sbagliato cmq :P. L'iterazione tra cultura romana e greca fu piuttosto burrascosa, se mi ricordo bene all'inizio a Roma furono anche banditi i filisofi greci, anzi paradossalmente alla fine dei giochi fu la cultura greca a sopprimere quella latina, tanto che nella Bisanzio post 476 di latino non c'era assolutamente niente, neanche la lingua.
    Last edited by Edeor; 24th March 2007 at 20:54.

  14. #104
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    Un paio di annotazioni:
    @jarsil il punto degli esempi che facevo va inteso come uan direzione che viene tracciata ormai nella tutela delle differentii esigenze individuali. Nel caso specifico il principo non è "è giuto che i mussulmani non lavorino all'ora della preghiera". Il principio è "è giusto che gli orari di lavoro, compatibilmente con le esigenze della produzione, tengano conto delle esigenze del lavoratore, (siano esse conensse a problematiche di genere, religiose od altro).
    Come vedi si tratta dell'aenunciazione di un principio generale che si declinerà diversamente secondo le esigenze individuali.

    Per ciò che riguarda l'esempio con la grecia, al di là del fatto che nessuno dice che l'integrazione e il progessso sono di per se processi agevoli e privi di attriti, il fatto che tale interezione siua successiva a una conquista militare è poco influente. Al di là che processi analoghi sono stati propri anche di contesti privi di conquista (pensate all'influenza che ha avuto sulla cultura europea la rivoluzione francese, influenza che travalica gli episodi militari legati all'impero napoleonico e sconfitte successive della francia, va detto che la dialettica dello scontro militare era di fatto l'unica all'epoca (ricordate che ieri la cultura circolava con gli uomini, oggi grazie alla tecnologia la cultura viaggia a prescindere dalla presenza fisica dei portatori della cultura stessa), oggi la situazione è diversa.

    Ehm quello che successe post 476 a Bisanzio poco conta .. mi risulta che tutta la cultura europea dal medioevo in poi è figlia in aprte della cultrua latina (pensa al diritto) e di quella greca (pensa ad Agostino e Tomaso che rivisitarno il pensiero dei grandi filosofi greci in ottica cristiana)..
    Quote Originally Posted by saltaproc View Post
    IO mi diverto se NOI vinciamo rubando
    se VOI vincete rubando non ci trovo un cazzo di fun
    Ciao Salta......
    Spoiler

  15. #105
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    Quote Originally Posted by jamino View Post
    Ehm quello che successe post 476 a Bisanzio poco conta .. mi risulta che tutta la cultura europea dal medioevo in poi è figlia in aprte della cultrua latina (pensa al diritto) e di quella greca (pensa ad Agostino e Tomaso che rivisitarno il pensiero dei grandi filosofi greci in ottica cristiana)..
    Beh Bisanzio era quello che restava di Roma, era poi l'unico posto in cui le due culture erano effettivamente vive, in Grecia ( durante l'Impero ) la maggioranza della popolazione parlava greco e continuava ad avere costumi tipici della cultura greca, non mi sembra che questo significhi unire le due culture, tant'è che quando l'impero si divisi ogni legame con la latinità fu rotto.

    Parlare di integrazione quando ormai erano morte e sepolte ha poco senso, nel medioevo l'europa non era ne latina ne greca era un insieme confuso di usi e costumi di una miriade di popoli diversi che hanno sviluppato una loro cultura su cui poi si è innestata la vera cultura greco latina ripresa dagli umanisti, semmai l'unica base effettiva della cultura moderna durante il medioevo era la cultura cristiana, legata soprattutto alla centralità del culto. Quello che importa è vedere cosa successe all'epoca quando molti dei costumi greci risultavano ostici nella Roma di allora e viceversa, se poi San Tommaso ( nel 1200 cioè 700 e passa anni dopo ) e gli umanisti ( ancora più tardi ) ripresero e inserirono nella cultura di allora elementi di quella classica greca e latina è un'altra storia.
    Last edited by Edeor; 24th March 2007 at 21:43.

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