Io sono d'accrodo con Rob e Hador. Diciamo che lo scoutismo e' una WAY of LIFE.
Nel senso che fin dalla tenera' eta' adolescenziale si prendono a carico responsabilita' notevoli. Mi ricordo da capo squadriglia 15-16anni organizzare un'uscita nel dettaglio per la mia squadriglia. Distribuire gli incarichi, fissare la data, spostamenti, (da Padova siamo andati a Chievo a fare l'uscita di 3 gg mi ricordo che c'era ponte) insieme ad un'altra squadriglia (amici) di Brescia.
Lo scoutismo per me e' educazione che viene data secondo criteri. Rispetto del prossimo, fiducia denl prossimo. Cosa che nei giovinastri d'oggigiorno non hanno. In aggiunta 1 volta al mese (almeno dove ero io Padova 8) si andava in uscita, non tutte le volte era facile, vuoi impegni extra scoutistici. Ma mi ha insegnato come vivere la vita. Probabilmente nel mio futuro non avro' bisogno di sapere come fare un nodo piano o una legatura quadra, ma le esperienze di vita che SOLO lo scoutismo da non e' paragonabile alle scampagnate con gli amici.
Uno puo' deridere il modo di vestire degli Scout. Non me ne importa. Rob ha spiegato il motivo. Da noi la divisa era obbligatoria, se non completa si tornava a casa o si facevano flessioni se erano calzini o T-shirt non Agesci o Bianche. Alla fine mi sono sempre ritrovato ad essere piu' maturo dei miei compagni di classe o delle persone (escluso i miei amici piu' cari) che mi giravano intorno. E lo devo in gran parte agli Scout.