Quote Originally Posted by Kinson View Post
Guarda ti do in parte ragione , ma cmq sia ci stanno alcuni punti certi :
-In Italia i laureati sono sottovalutati
- La formazione prende parecchie batoste ed è un problema
- Le facoltà umanistiche molto spesso si trovano in crisi e per non chiudere portano avanti corsi troppo facili , senza contare che fanno casino agli stessi alunni in primis.
L'associazione tra informatica e facoltà umanistiche è dato dal fatto che essendo formazioni universitarie , queste ihmo non sono sfruttate per la qualità che danno .
Cmq sia questo è una parte del problema.
Per me che faccio comunicazione il lavoro si trova e non è nemmeno male , ma in troppi si trovano a proporre stage che sono esclusivamente a progetto e molti di questi non ci pensano proprio a lasciarti li fisso .
Per assurdo ci si trova ad avere molte proposte di lavoro ma pochissime che possano assicurarti anche un contratto di affitto di 6 mesi.
Per dire : prendo di piu a fare il fotograo free lance facendo un paio di lavori piuttosto che fare uno stage semigratuito + benzina lavorando 5 giorni a settimana 6-8 ore al giorno .
sono due problemi diversi, uno il precariato e sto sistema criminale di stage e contratto a termine, e sono d'accordo.
L'altro è l'utilità ai fini lavorativi di alcune lauree, causata anche, secondo me, dalla poca serietà con la quale sono strutturate. Mia sorella fa comunicazione interfacoltà psicologia, per fare psicologia ma e il test lo ha passato li, da accesso ad entrambe le facoltà in specialistica... mi spieghi che minchia serve? Uno esce dai tre anni e che fa lo psicoloco comunicante? utele... alcuni percorsi di studio sono semplicemente demenziali e/o tremendamente poco selettivi e/o troppo poco specifici. Tutte e 3 le cose vanno contro la mia idea di università. O meglio, ti danno una formazione, ma questa formazione non è direttamente finalizzata ad un impiego lavorativo, io sono dell'idea che sapere è bello e va benissimo anche se fine a se stesso, ma non frignare se non ti pagano di più a fare il pr in discoteca dato che sei laureato.
In italia il mercato del lavoro fa schifo, per tutti, figuriamoci per quelli che han studiato cose non direttamente utili al lavoro. Ma temo, mi spiace, che se domani tutti i giornalisti fossero laureati in comunicazione la qualità dell'informazione in italia non cambierebbe di una virgola.