Dom, 2007-11-11 15:00
Stefano Polli (ansa.it) Il lungo e complesso negoziato bilaterale tra Italia e Libia ancora non è concluso, ma è ormai in dirittura d'arrivo, dopo "l'intesa di massima e di principio" che il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha raggiunto ieri a Tripoli in un lungo colloquio di due ore e mezzo con il leader libico Muammar Gheddafi. "Abbiamo compiuto un importante passo in avanti", ha sintetizzato il titolare della Farnesina in una conversazione telefonica con l'ANSA dalla capitale libica. "Il negoziato è molto grande e molto complesso e non abbiamo ancora concluso, ma abbiamo raggiunto un'intesa di massima e di principio. Sui principi siamo d'accordo e adesso dobbiamo affrontare questioni di dettaglio", ha riferito il capo della diplomazia italiana, annunciando che giovedì e venerdì prossimi sarà a Roma una delegazione libica per proseguire il negoziato sulle diverse questioni ancora aperte. Ma la speranza, ha confidato D'Alema, è quella che si possa "concludere" in tempi molto brevi.
E' stata una lunga giornata quella trascorsa da D'Alema a Tripoli e che fa seguito a un pressing diplomatico intenso e costante che l'Italia e il suo ministro degli Esteri, in particolare, hanno portato avanti negli ultimi tempi. Il titolare della Farnesina, nella capitale libica, ha prima incontrato il primo ministro Al Baghdadi Ali al Mahmudi e il ministro degli Esteri, Abdelrahm Shalgam e ha, quindi, concluso i suoi colloqui con una cena con il leader libico. Nel lungo incontro, D'Alema e Gheddafi hanno affrontato diversi argomenti di politica estera, dalla recente proposta francese per l'Unione Mediterranea al prossimo vertice euro-africano. Ma, chiaramente, il piatto forte è stato l'andamento del negoziato bilaterale che si trascina da lunghissimi anni. "E' andata bene", ha commentato un D'Alema cautamente ottimista sulle possibilità che si possa concludere il negoziato in tempi brevi.
D'altra parte, si tratta di una trattativa molto complessa che tocca "questioni diverse e sensibilità diverse" e ci sono ancora parecchi "problemi aperti", come l'accordo sulla doppia imposizione o quello sui visti. Per questo, al momento, "non abbiamo ancora concluso", ma le "intese di massima e di principio" raggiunte oggi fanno ben sperare per le "questioni di dettaglio" che saranno affrontate dalla delegazione libica nella sua visita a Roma giovedì e venerdì. E' stata quindi "una giornata utile" che ha segnato "un passo avanti importante", ha spiegato ancora il ministro degli esteri, che recentemente, lo scorso 29 ottobre, in occasione di un convegno a Roma, aveva auspicato il raggiungimento in tempi brevi di un grande accordo bilaterale che possa chiudere definitivamente quello che ha definito "un doloroso capitolo del passato". Le condizioni sembra che adesso ci siano e i prossimi giorni potrebbero essere quelli decisivi per voltare pagina nei rapporti italo-libici e porre la parola fine ad un negoziato che si trascina da alcuni decenni. L'accelerazione che il negoziato ha avuto in queste settimane giunge alla fine di un decennio in cui l'Italia si è lentamente e progressivamente riavvicinata alla Libia, attraverso un lungo e delicato lavoro di diplomazia. Il contenzioso tra l'Italia e la Libia nacque circa 30 anni fa, quando Re Idris fu deposto da Gheddafi, il quale riportò all'attualità bilaterale le questioni del risarcimento economico per l'occupazione coloniale, i campi minati e i libici deportati in Italia.
Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, si è molto speso in questi anni per ottenere un risultato positivo, a cominciare dalla sua visita, nel 1999, da presidente del Consiglio. Da ministro degli Esteri del governo di Romano Prodi, il titolare della Farnesina è stato a Tripoli proprio un anno fa, il 23 novembre del 2006, dove ebbe un incontro con Gheddafi che gettò le basi per rilanciare il negoziato sull'annoso contenzioso. Successivamente, il capo della Diplomazia italiana è stato in Libia, lo scorso aprile, per un nuovo incontro con il leader libico, che segnò un nuovo passo in avanti. In queste settimane, un'ulteriore accelerazione. Dopo le recenti dichiarazioni di D'Alema lo scorso 29 ottobre l'inattesa visita di oggi e il "nuovo passo in avanti". L'appuntamento adesso è a giovedì prossimo, in attesa di mettere, finalmente, la parola fine al lungo negoziato italo-libico.