http://www.esquilino-oggi.it/photo.htm
questo si legge poco dopo....Come se tutto questo non bastasse, una "allegra" politica commerciale ha fatto sì che la zona si riempisse di depositi di merci in maggioranza cinesi, che riempiono le strade del rione di camion e di tir dall'alba al tramonto e anche di notte con conseguenze per il traffico che è facile immaginare. Giorno dopo giorno le attività commerciali tradizionali chiudono i battenti a favore di esercizi che smerciano in tutta Italia e in Europa generi di abbigliamento di bassa qualità. La desertificazione commerciale avanza a vista d'occhio: chiudono i panifici, le macellerie, le cartolerie, le mercerie e i residenti, che pure sono equiparati al centro storico nelle tasse, guardano con sgomento questo stravolgimento del quartiere senza riuscire a spiegarsi le ragioni di questa dissennata "politica" commerciale. Le foto pubblicate sono solo un piccolo esempio , certamente non esaustivo, della realtà quotidiana del rione che deve fare i conti con oltre 400 esercizi che ostentano insegne incomprensibili (in cinese) e che disattendono spesso le regole in materia di previdenza e fisco come le cronache dei mass media evidenziano puntualmente. Di questa situazione, il Comune l'unica cosa che è riuscito ad ottenere è l'abolizione delle lanterne rosse all'esterno dei locali.
http://www.esquilino-oggi.it/vitt_ci.jpgUn'altra piaga del rione è senza alcun dubbio il commercio abusivo che prolifera a piazza Vittorio e nelle zone adiacenti. Oltre ad essere motivo di ulteriore degrado per gli evidenti danni che arreca all'arredo urbano ed alla circolazione tale commercio è deleterio per la sicurezza pubblica essendo le merci vendute spesso di dubbia provenienza banc2.jpg (65103 byte)se non addirittura di origine furtiva. I commercianti regolari sono costretti a subire la concorrenza sleale di chi esercita la professione senza regole e la scarsa sorveglianza delle Autorità li induce a cedere alle lusinghe di cedere le loro attività alla crescente domanda delle potenti organizzazioni cinesi. Ci si domanda perchè tale fenomeno è stato quasi debellato in strade come Via Condotti o Via Frattina, autentici santuari dello shopping romano, grazie alla collaborazione tra le associazioni dei commercianti e le autorità comunali, mentre a Piazza Vittorio si è ben lungi dalla risoluzione del problema. Solo il trasferimento del mercato nella nuova sede di Via Turati ed un'oculata politica del Comune per il recupero e la conservazione della piazza e del giardino potrà risolvere questo notevole problema.
questo perchè noi siamo razzisti mica perhè il disagio sociale ce l hanno proprio i romani....![]()