Doki Literature Club! è anche impossibile da raccontare veramente, a meno di non dare delle anticipazioni gigantesche: proveremo a evitarle, ma qualche accenno ai contenuti dovremo necessariamente farlo. Consideratevi avvertiti. Ma andiamo con ordine: il gioco inizia con il classico protagonista da visual novel giapponese (ma in questo caso il team di sviluppo è occidentale) che deve scegliere a quale club scolastico iscriversi.
In grande dubbio, segue i consigli di una sua amica e si iscrive al club letterario, frequentato da altre tre ragazze, tutte con delle particolarità: c'è la piccoletta esuberante, la bella tenebrosa e la presidentessa super organizzata. Il racconto prosegue in modo abbastanza tipico, con il giocatore che giorno dopo giorno viene invitato a comporre delle poesie scegliendo le parole giuste per fare colpo su una di tre ragazze (la quarta è esclusa per un motivo preciso che non vi stiamo a dire). Fin qui niente di strano. Anzi, a dirla tutta sembra di trovarsi di fronte a una visual novel tipica e apparentemente banale, che tratta la sua materia con leggerezza e superficialità. Gli stessi disegni, ben fatti, seguono i canoni tipici del genere e non lasciano intravedere ciò che verrà dopo. Sì, perché come già detto, Doki Doki Literature Club! a un certo punto cambia, diventando molto più cupo e triste. Il velo delle apparenze sembra cadere e la levità generale viene disintegrata da temi come la depressione, la possessione e altri ancora. Ma anche questo è un inganno, perché la vera natura del gioco inizia a svelarsi dopo la fine di quello che possiamo considerare il primo ciclo narrativo.
Avviando l'avventura una seconda volta si capisce subito che qualcosa non va, tra glitch, tentativi del gioco di impossessarsi del nostro puntatore, testi paradossali e assenze inquietanti. Stiamo giocando con lo stesso titolo. Stiamo leggendo gli stessi testi (quasi tutti). Le ragazze sono le stesse. Ma stiamo vivendo qualcosa di molto diverso.
In breve si viene pervasi da un fortissimo senso di inquietudine, che cresce e ci tiene compagnia fino a uno dei finali nascosti, con la rappresentazione che diventa sempre più disturbante. Solitamente il primo è quello più agghiacciante, in cui ci si trova "osservati", ma vi garantiamo che vale davvero la pena di giocare più volte Doki Doki Literature Club! per scoprire la sorte di tutte le ragazze e avere accesso ai vari risolti della trama. Pensate che a un certo punto l'interazione gioco / giocatore diventa così profonda che ogni nostro gesto viene letto e commentato all'interno del gameplay. Doki Doki Literature Club! ci svela quindi come videogiocatori, mettendoci in una posizione sgradevole e in un certo senso colpevole, nonostante l'orrore stia apparentemente dall'altra parte dello schermo. Senza volerlo diventiamo parte del gioco e i nostri gesti diventano pezzi del gameplay stesso, cui iniziamo a dare un peso differente.