Però, han scoperto che chi ha un farmaco investe nella ricerca servendosi dei clinici per fare le sperimentazioni e per promozionare ai congressi e attraverso le società scientifiche il proprio prodotto ed i dati clinici dei trials se positivi, complimenti. Roba forte... da primissima pagina proprio.
Attendo per completezza i dati degli investimenti delle aziende delle e-cig...
Mi ripeto per l'ultima volta: il farmaco delle Pfizer, nella fattispecie, è stato studiato con studi di fase I, II, III e IV, ha ricevuto in seguito agli studi ad alla presentazione del dossier registrativo, approvazione come trattamento per la disassuefazione al fumo sia da FDA che da EMA.
Arrivare con un dispositivo non testato clinicamente e pestare i piedini per vedersi riconosciuto un effetto o una atossicità non dimostrati scientificamente, o pretendere che chi ha fatto gli studi sui metodi/presidi validati non segnali che l'ultimo arrivato non è un metodo/prodotto validato di cui peraltro non si conosce la safety o lamentarsi del fatto che gli altri (ovviamente investendo in R&D presso le società scientifiche ed i medici, chi li deve fare i trials sennò?) invece han fatto tutto a modino (e questo comporta spendere dei soldini, eh si, nessuno fa ricerca gratis...) è una bambinata ridicola a livello di gnè gnè.
Tirino fuori i produttori di e-cig 2 soldini e facciano una bella serie di RCT multicentrici per dimostrare l'efficacia dello strumento come metodo di disassuefazione al fumo e che è innocuo, pubblchino, facciano una submission ad FDA ed EMA, si facciano approvare il device come presidio medico e poi potranno dire senza esser criticati che può essere usato per smettere di fumare e che non fa male.
Probabilmente preferiscono intascarsi dei bei soldini vendendo i dispositivi con una bella rete solo commerciale e non investire in altro modo.
Ma almeno non pretendano lo sdoganamento del dispositivo dal mondo medico scientifico.