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Thread: Bollicine (prosecco & co)

  1. #1
    Mastrota de Youtube Drako's Avatar
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    Default Bollicine (prosecco & co)

    Facciamo questo thread sulle bollicine allora.

    A me il prosecco non dispiace, a volte lo prendo anche quando vado a cena fuori (anche perchè riesce a berlo la mia compagna, che di solito non beve vino).

    Però sono aperto un po' a tutti i consigli. In generale mi piace la bollicina dry/extradry. Ho provato vari millesimati e bottiglie con differenze di prezzo anche notevoli.

    Consigliatemi qualche marca/azienda affidabile e cosa guardare in generale per scegliere una bollicina discreta senza uccidere il mio portafoglio (tenendo in considerazione l'aumento sconsiderato dei prezzi ovviamente).

  2. #2
    Hador's Avatar
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    Rispondendo ad Incoma io sono un lavandino, non ho gusti molto selettivi a patto che le cose siano buone
    In generale Brut o extra brut o nature.

    Ci sono cose che mi piacciono ma dove ho rinunciato a fare l'esperto e vado al 100% su raccomandazione. Vino e alcolici è una di queste. Quindi mi faccio consigliare roba e quella che mi piace la ricompro.

    Sulle bollicine non ho una lista da qui la domanda

  3. #3
    Lieutenant Commander Verci's Avatar
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    prosecco uno a caso in promo alla slunga.
    Actually:
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    Puppatemelo aoe

  4. #4
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    Io, ahimè, ho poca cultura di vini. Però mi sento di consigliare il Saten delle Cantorie a Brescia. Molto molto buono!

  5. #5
    Capitan Harlock Incoma's Avatar
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    Già intitolare il thread Prosecco & Co è un'offesa ai metodi classici... vergogna

    Lo spumantino metodo Martinotti è gradevole, specie nelle sue declinazioni Cartizze, ma il mondo della bolla "seria" sta completamente da un'altra parte, anche e non solo per il fatto che ci stanno dietro oltre 300 anni di storia e produzione. Il primo è un bel bere, facile e divertente, il secondo può diventare un'esperienza. Ci passa la distanza che c'è tra un buon ristorante ed un bi-tristellato Michelin.

    Fatta questa doverosa premessa, ed ulteriormente premesso che sono tutto tranne che un esperto, nel senso che mi sono avvicinato alla bolla con approccio un po' più curioso e metodologico meno di 15 anni fa, veniamo alle richieste, ovvero come e da dove cominciare.

    I maestri indiscussi, vuoi solo per esperienza, storia e tradizione, sono ovviamente i cuginastri mangiarane. Qui va fatta una scelta sia culturale che di portafoglio. Esistono come sapete le grandi maison, per le quali, salvo rarissime eccezioni, per bere delle bottiglie interessanti tocca vendersi dei reni, ed avendone solo 2 risulta difficle, per lo meno a me.
    Poi c'è il meraviglioso mondo dei récoltant-manipulant (RM), produttori tendenzialmente (ma non necessariamente) piccoli che vinificano esclusivamente uve prodotte nei propri vigneti e li commercializzano con il proprio marchio. Il vantaggio è di trovarsi di fronte sovente a prodotti niente affatto omologati, che rispecchiano la tipicità ed unicità del terroir e dei processi di lavorazione. Il rischio è, specie per quelli veramente piccoli, una certa difficoltà ad essere continui dal punto di vista del prodotto nel corso del tempo, possono avere grande varietà di qualità anche di anno in anno.
    Con un paragone ardito, tra i due mondi passa la differenza che ci può essere tra una borsa di Hermes ed una di eccellente artigianato italiano acquistata localmente. Col primo si pagano qualità (nella topline) e marchio, col secondo, se si è fortunati e pazienti, solo la qualità, che può essere non inferiore al primo.

    In Italia abbiamo un approccio più in linea con il secondo, perchè le produzioni anche dei grandi produttori in termini di volumi, tendono a mantenere una certa relazione con il territorio per quanto riguarda la provenienza delle uve, e negli ultimi 15 anni praticamente in ogni regione vitivinicola si è cominciato a vinificare in metodo classico, con risultati tutt'altro che disonorevoli.

    Quindi venendo ai consigli, sempre molto difficili, per cui quello generale è di affidarsi ad un distributore/enoteca qualificata locale, che vi guidi nel percorso eplorativo con buoni consigli disinteressati ovviamente tarati su ciò di cui dispone, verrei senza indugio a ciò che a me piace di più, fatta la premessa che stiamo parlando di una goccia nel mare magnum della produzione bollicinata, senza alcuna pretesa di vera competenza.

    Italia

    ribadita la premessa di cui sopra (ovunque si trova del buono, ho appena bevuto un Etna vinificato metodo classico meraviglioso...), le produzioni più quotate e diffuse sono Franciacorta, Trento DOC, Alta Langa e Oltrepò Pavese.
    Tra i miei preferiti:

    Trento DOC
    Giulio Ferrari - Riserva del Fondatore
    Ferrari - Perlè Rosè Riserva
    Klinger – Riserva Millesimato “Masnen-Vignal"

    Franciacorta
    Cà del Bosco - Anna Maria Clementi
    Monterossa - Cabochon

    Alta Langa
    Contratto - For England o Cuvèe 900
    Enrico Serafino - Zero 140 Riserva

    Oltrepò
    Monsupello - Nature
    Travaglino - Vincenzo Comi Riserva del Fondatore


    Francia

    qui è dura... veramente dura. Comincio dagli RM che frequento maggiormente, poi ti scrivo un po' di maison senza andare sulle super, che intanto secondo me non ne vale la pena in Q/P. Questa invece è tutta roba che bevi nella fascia 50-90€. Li ho bevuti tutti e alcuni parecchie volte, e a me sono piaciuti.

    Baron Dauvergne - Fine Fleur
    Serge Rafflin - Brut Extra Reserve
    Chardonnet & Fils - Cuvée Brùt Tradition
    Agrapart - Terroirs o Avizoise
    Egly-Ouriet - Blanc de Noirs Les Crayères
    Jacquart - Experience
    Lamiable - Soufflé d’étoiles
    Drappier - Nature

    Poi un discorso a parte tra gli RM merita, ahimè, Selosse. Probabilmente il top o tra i top degli RM, quando era un illustre sconosciuto 15 anni fa si facevano delle bevute meravigliose sotto i 100€, ma oramai è salito a quotazioni inavvicinabili, praticamente da bottiglie top delle grand maison. Però il suo Substance è un'esperienza secondo me indimenticabile (bevuto 3 volte di cui l'ultima quando già stava a 250 cocuzze 6/7 anni fa), se e quando sarai pronto a spendere 350 euro per una bottiglia.
    Last edited by Incoma; 13th October 2023 at 13:29.

  6. #6
    Capitan Harlock Incoma's Avatar
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    Per le grand maison a prezzi più o meno "avvicinabili" (sotto i 120, con qualche eccezione sotto 300):

    Billecart Salmon Reserve Rosè
    Ruinart Brut R (o Rosè)
    Perrier-Jouët Belle Epoque
    Tarlant Nature 'Zero'
    Laurent-Perrier la cuvèe
    Gosset Rosè
    Bruno Paillard N.P.U. (già al confine con la categoria sotto)
    Deutz Amour de Deutz (già al confine con la categoria sotto)

    Poi gli inavvicinabili delle c.d. top maison (inavvicinabili a meno di non bere i loro base a 70-120€, che secondo me per lo più non sono un granchè (anzi, per me alcuni fanno proprio cagare, tipo il Veuve Clicquot o il Mumm base, terribili, stralavorati, carichissimi e "finti"), alla stesse cifre si bevono dei signori sciampi di altre aziende (vedi sopra). Io ne ho bevuti 3 o 4 grazie a facoltosissimi amici industriali, giusto per poter dire di averli bevuti: il Winston Churchill, il Cristal, la Grand Dame, il vintage di DP). Però la loro topline è sicuramente, per chi se lo può permettere (bottiglie tra i 300 ed i 1000+ euro), eccellente:

    Dom Pérignon
    Taittinger
    Roederer
    Krug
    Moet Chandon
    Bollinger
    Mumm
    Pol Roger
    Armand de Brignac
    Veuve Clicquot
    Last edited by Incoma; 13th October 2023 at 13:24.

  7. #7
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    Per aggiungere alcuni Nomi:

    Jacquesson é buono (serie 7**) e a buon Prezzo vista la qualità (DT ovviamente meglio, poi i cru son top)

    Il millesimato di Claude Cazals molto buono e a buon prezzo.

    Philipponat é anche buono, cuvee 1522 in particolare, senza scomodare il Clos de Goisset che imho é uno dei vini top a miglior prezzo col Comte de Champagne di Taittinger.

    Di italiani lascerei perdere franciacorta a meno che non piaccia il retrogusto amaro.
    La franciacorta Sono gli imprenditori di Milano che han preso in area geografica e si son messi a fare bollicine, peccato che il clima non é per niente adatto ai vini mossi....

    Trento doc é ok ma io tendo and evitare le imitazioni dello champagne (meglio la quello originale) anche perché ormai i prezzi son simili..

    Per bevute quotidiane non disdegno il lambrusco, qualcosa di diverso dalle normali bolle, abbinato a salumi o cotechino poi é top.

    Prosecco il 99% é veleno prodotto in aree vocate piú alla soia o pannocchie che all'uva (bassa Friulana é piena di vigneti di glera...).
    Conegliano doc mhe e cartizze é ok..

  8. #8
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    Quote Originally Posted by Drugnon View Post
    Per bevute quotidiane non disdegno il lambrusco, qualcosa di diverso dalle normali bolle, abbinato a salumi o cotechino poi é top.
    Con la roba grassa ci sta da dio.
    Anche con una tagliatella con il ragù serio fatto in casa (che prevede una parte grassa rilevante)

    Personalmente prendo il Concerto, lo trovo davvero un ottimo lambrusco nel rapporto prezzo/qualità. In generale comunque Medici Ermete è una garanzia su questo tipo di prodotti.
    Ho provato anche Marcello e Otello, non sono male ma è più il marketing del vino.
    Il moro del moro è un signor lambrusco, ma spenderci 25€ è un po' troppo da aprire nel daily, a quel punto mi bevo altro.
    on Camelot Unchained (alpha):
    Nichodemus <GildaDiVecchieGlorieInPensione> - LaClasseCheCura - ServerName [soon]
    PG dei giochi vari in spoiler
    Spoiler


  9. #9
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    il lambro, come prezzo/qualità per la bevuta daily, per me il migliore è 800nero https://www.roccavini.it/emilia-roma...ento-nero.html

    Concerto non lo conosco, gli darò un test ;-)
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  10. #10
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    Quote Originally Posted by Drugnon View Post

    La franciacorta Sono gli imprenditori di Milano che han preso in area geografica e si son messi a fare bollicine, peccato che il clima non é per niente adatto ai vini mossi....
    Trento doc é ok ma io tendo and evitare le imitazioni dello champagne (meglio la quello originale) anche perché ormai i prezzi son simili..
    Due affermazioni un po' buttate lì a caso.

    In Franciacorta si fanno bolle dal '60 e non le fanno certo i "milanesi", e la viticoltura con terroir specifico in quella zona è del '400... "Amaro" il franciacorta non so cosa tu beva o abbia bevuto, ma non è il primo aggettivo che assocerei a quel tipo di produzione di metodo classico quando si scelgono prodotti di qualità. La nota eccessivamente allappante ed amaricante ce l'hanno tutti i metodi champenois quando sono prodotti non affinati ed invecchiati a sufficienza, ed è tipica dei primi prezzi sia negli champagne che nei nostri MC, non è certo una peculiarità dei Franciacorta.

    "Imitazioni dello champagne" per i nostri MC non si può sentire. E' evidente che il metodo lo hanno inventato loro e che ne sono i maestri, ma la vinificazione champenois è oramai di altissima qualità ovunque nel mondo, soprattutto in Italia dove anche noi oramai abbiamo una bella storia ed esperienza, e no, sempre meglio quella originale proprio no, perchè a un veuve clicquot o mumm o jacquesson o ruinart base da 40-60 euro, un buon franciacorta o trento doc della stessa fascia di prezzo gli pisciano allegramente in testa da chilometri. I prezzi, giustamente, sono divenuti via via equivalenti, perchè la qualità del prodotto è la stessa.

    Se seguiamo lo stesso concetto dovremmo dire che un grande vino rosso a base Cabernet Sauvignon o Shiraz della Napa Valley o Cileno o Australiano è un imitazione degli Chateux francesi, quando invece siamo di fronte a prodotti che hanno le loro splendide individualità organolettiche ed aromatiche.

    Sui lambruschi, anche se siamo off topic, un buon prodotto da bere rigorosamente gelatissimo da frigo è il must per accompagnare quasi tutti i piatti della tradizione emiliano-romagnola. Per tornare in topic, ne ho bevuto una versione vinificata in bianco metodo classico di Bellei che era veramente interessante

    https://www.tannico.it/spumante-meto...xoC_hkQAvD_BwE

    PS: se bevi MC che hanno fatto 10 anni di affinamento in bottiglia come questo, puoi stare sicuro che "l'amaro" non ce l'hanno manco se piangi.
    Certamente per bere bene non puoi pensare di spendere 15 euro sui metodi champenois, oppure bevi merda come volendo spendere 3 euro per un vino non bollicinato. Con rarissime eccezioni, tipo questa:

    https://www.cantinadicustoza.it/spum...-radetzky.html
    Last edited by Incoma; 21st October 2023 at 09:36.

  11. #11
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    Forse mi sono espresso male.
    A mionavviso il terroir non é per niente vocato, le I'uve faticano a raggiungere maturita fenolica e tecnica, hai una delle due quindi in molto casi ti ritrovi un vino che viene aggiustato in cantina.
    O hai lil retrogusto amaro o il retrogusto mieloso e bolso, da li non si sfugge, per I mie gusti é un no.
    Poi anni 60.. come i vini inglesi e sulle bolle qualità (bassa) e costo(alto) paragonabile...
    Quella era zona di patate e Mai's altro Che uva!
    Poi ok I top della zona son buoni, tipo ca del vent con anni sulle spalle o l'Annamaria buono.. ma a quel prezzo bevi bolle molto piú buone...
    Poi saró stato sfigato io ma evito a pié pari la zona

  12. #12
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    Guarda, anche a me il Franciacorta non fa impazzire, ma se apriamo la questione dell' "aggiustato in cantina" non sfugge niente e nessuno. Neppure il più blasonato degli sciampi. E quella zona è stata da patate e mais in pianura. Sulle colline c'è la vite, coltivata seriamente, da metà del '400.

    L'esempio eclatante è Selosse. Finchè ha fatto tutto in maniera artigianale, compresa la sboccatura a la volee', si intuivano le potenzialità, ma il prodotto finale era grezzo. Poi 15 anni fa si è messo in mano ad un enologo serio e furbo, ed ora ha sul mercato una bomba che può permettersi di vendere a 300+.

    La ragione per la quale oggi beviamo vini enormemente più buoni rispetto a 30 anni fa è che in cantina sostanzialmente fai quasi quello che vuoi. Oggi il 50% della qualità o più del prodotto finale è fatta attraverso la lavorazione tecnica "non naturale" in cantina, da lì non si sfugge. Esempio fulgido è il vino top delle mie zone, il Timorasso, che senza la cantina sarebbe rimasto un Cortese troppo acido per poter essere vinificato, oggi a degustazione cieca rischi di confonderlo con un traminer aromatico altoatesino.

    Sono d'accordo che al prezzo di un AMC si beve di meglio se si va in Francia (in Italia a quei prezzi di meglio c'è probabilmente quasi solo il Giulione), ma ciò non toglie che da li vengano delle bolle molto più che dignitose.
    Last edited by Incoma; 21st October 2023 at 19:50.

  13. #13
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    non so cosa abbiate bevuto per dire che è amaro, comunque il terreno morenico di quelle zone è ideale

    aggiungo alla lista dei franciacorta con ottimo rapporto qualità/prezzo:
    coro delle monache (arcari e danesi)
    bagnadore (barone pizzini)
    dosaggio "zero nero" (Andrea Arici) - sta scalando classifiche di gradimento
    Quote Originally Posted by Nazgul Tirith
    Ah e concludo con il dire che ovviamente la colpa e' stranamente di Cicul visto che inizialmente la cosa era rivolta anche a lui, ma ormai Cicul e' addirittura troppo vecchio pure per flammare.
    ......

  14. #14
    Capitan Harlock Incoma's Avatar
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    Quote Originally Posted by Cicul View Post
    non so cosa abbiate bevuto per dire che è amaro, comunque il terreno morenico di quelle zone è ideale

    aggiungo alla lista dei franciacorta con ottimo rapporto qualità/prezzo:
    coro delle monache (arcari e danesi)
    bagnadore (barone pizzini)
    dosaggio "zero nero" (Andrea Arici) - sta scalando classifiche di gradimento
    Prima e terza cantina non conosco, provo sicuro, grazie.

    BP l'ho colpevolmente dimenticato, anche a me piace parecchio.

  15. #15
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    Quote Originally Posted by Incoma View Post
    In Franciacorta si fanno bolle dal '60 e non le fanno certo i "milanesi", e la viticoltura con terroir specifico in quella zona è del '400... "
    Quote Originally Posted by Incoma View Post
    Sulle colline c'è la vite, coltivata seriamente, da metà del '400.

    Si ma che tipo di uve coltivavano?

    Non certo Chardonnay e Pinot Nero, quest'ultimo piantato per la prima volta negli anni 60 come hai detto te.

    Il terroir puó essere adatto and alcuni tipi Di uva ma non a Quella usata per le bolle della zona, PN e Chardonnay in primis e per I requisiti delle bolle (alta acidita su tutto)

    Per me puoi avere l'enologo con i controcazzi ma se la materia prima non é buona allora via di zucchero o acidi o peggio per aggiustare il tutto (stile sauvignon blanc in Friuli ).

    Discorso Napa non sta ne in cielo ne in terra, non ho mai detto che uve possono essere prodotte solo nelle region di origine.
    Il cab Franc piú buono che abbia mai bevuto, per dire, é il Paleo (Toscana) con buona pace di quello della Loira (Bordeaux nn lo trovi in purezza), della Napa da qualche anno sono nella lista di Realm cellars con il loro Bordeaux blend che preferisco ai Bordeaux originali... Shiraz pur adorando Cotie Rotie e Hermitage non disdegno quello Australiano.
    Sauvignon Blanc, ho la collezione di Silex, pur sang e buisson renard di Dagueneau ma uno dei miei SB preferito é il Ronco Pitotti di Vignai da Duline (peccato averne poche di bottiglie) e quello di Miani (miglior vigneron italiano imho)

    Jacquesson chiaramente non lo hai Mai bevuto se dici che il base fa cagare come in cordon rouge o un moet.

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