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View Full Version : quanto conta l'onu ....



Yugin
18th July 2006, 15:57
ho trovato 'sta cosa girando in internet .....


"Risoluzioni ONU contro Israele
Di seguito si riportano le principali risoluzioni del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite che esprimono condanna delloperato di
Israele. Le risoluzioni sono citate per numero e data; se ne indicano
inoltre degli estratti che ne illustrano il contenuto.
Risoluzione n. 93 (18 maggio 1951)
Il CS decide che ai civili arabi che sono stati trasferiti dalla zona
smilitarizzata dal governo di Israele deve essere consentito di tornare
immediatamente nelle loro case e che la Mixed Armistice Commission deve
supervisionare il loro ritorno e la loro reintegrazione nelle modalita'
decise dalla Commissione stessa.
Risoluzione n. 101 (24 novembre 1953)
Il CS ritiene che lazione delle forze armate israeliane a Qibya del 14-15
ottobre 1953 e tutte le azioni simili costituiscano una violazione del
cessate-il-fuoco (risoluzione 54 del Consigio di Sicurezza dellONU);
esprime la pi forte censura per questa azione, che pu pregiudicare le
possibilit di soluzione pacifica; chiama Israele a prendere misure
effettive per prevenire tali azioni.
Risoluzione n. 106 (29 marzo 1955)
Il CS osserva che un attacco premeditato e pianificato ordinato dalle
autorit israeliane stato commesso dalle forze armate israeliane contro le
forze armate egiziane nella Striscia di Gaza il 28 febbraio 1955 e
condanna questo attacco come una violazione del cessate-il-fuoco disposto
dal Consiglio di Sicurezza dellONU.
Risoluzione n. 111 (19 gennaio 1956)
Il CS ricorda al governo israeliano che il Consiglio ha gi condannato le
azioni militari che hanno rotto i Trattati dell'Armistizio Generale e ha
chiamato Israele a prendere misure effettive per prevenire simili azioni;
condanna l'attacco dell'11 dicembre 1955 sul territorio siriano come una
fragrante violazione dei provvedimenti di cessate-il-fuoco della
risoluziona 54 (1948) e degli obblighi di Israele rispetto alla Carta
delle Nazioni Unite; esprime grave preoccupazione per il venire meno ai
propri obblighi da parte del governo israeliano.
Risoluzione n. 127 (22 gennaio 1958)
Il CS raccomanda ad Israele di sospendere la "zona di nessuno" a
Gerusalemme.
Risoluzione n. 162 (11 aprile 1961)
Il CS chiede urgentemente ad Israele di rispettare le decisioni delle
Nazioni Unite.
Risoluzione n. 171 (9 aprile 1962)
Il CS riscontra le fragranti violazioni operate da Israele nel suo attacco

alla Siria.
Risoluzione n. 228 (25 novembre 1966)
Il CS censura Israele per il suo attacco a Samu, in Cisgiordania, sotto il

controllo giordano.
Risoluzione n. 237 (14 giugno 1967)
Il CS chiede urgentemente a Israele di consentire il ritorno dei nuovi
profughi palestinesi del 1967.
Risoluzione n. 248 (24 marzo 1968)
Il CS condanna Israele per il suo attacco massiccio contro Karameh, in
Giordania.
Risoluzione n. 250 (27 aprile 1968)
Il CS ingiunge a Israele di astenersi dal tenere una parata militare a
Gerusalemme.
Risoluzione n. 251 (2 maggio 1968)
Il CS deplora profondamente la parata militare israeliana a Gerusalemme,
in spregio alla risoluzione 250.
Risoluzione n. 252 (21 maggio 1968)
Il CS dichiara non valido latto di Israele di unificazione di Gerusalemme
come capitale ebraica.
Risoluzione n. 256 (16 agosto 1968)
Il CS condanna gli attacchi israeliani contro la Giordania come fragranti
violazioni.
Risoluzione n. 259 (27 settembre 1968)
Il CS deplora il rifiuto israeliano di accettare una missione dellONU che
verifichi lo stato di occupazione.
Risoluzione n. 262 (31 dicembre 1968)
Il CS condanna Israele per lattacco allaeroporto di Beirut.
Risoluzione n. 265 (1 aprile 1969)
Il CS condanna Israele per gli attacchi aerei su Salt in Giordania.
Risoluzione n. 267 (3 luglio 1969)
Il CS censura Israele per gli atti amministrativi tesi a cambiare lo
status di Gerusalemme.
Risoluzione n. 270 (26 agosto 1969)
Il CS condanna Israele per gli attacchi aerei sui villaggi del Sud del
Libano.
Risoluzione n. 271 (15 settembre 1969)
Il CS condanna Israele per non aver obbedito alle risoluzioni dellONU su
Gerusalemme.
Risoluzione n. 279 (12 maggio 1969)
Il CS domanda il ritiro delle forze israeliane dal Libano.
Risoluzione n. 280 (19 maggio 1969)
Il CS condanna gli attacchi israeliani contro il Libano.
Risoluzione n. 285 (5 settembre 1970)
Il Cs domanda limmediato ritiro israeliano dal Libano.
Risoluzione n. 298 (25 settembre 1971)
Il CS deplora che Israele abbia cambiato lo status di Gerusalemme.
Risoluzione n. 313 (28 febbraio 1972)
Il CS domanda che Israele ponga fine agli attacchi contro il Libano.
Risoluzione n. 316 (26 giugno 1972)
Il CS condanna Israele per I ripetuti attacchi sul Libano.
Risoluzione n. 317 (21 luglio 1972)
Il CS deplora il rifiuto di Israele di rilasciare gli Arabi rapiti in
Libano.
Risoluzione n. 332 (21 aprile 1973)
Il CS condanna i ripetuti attacchi israeliani contro il Libano.
Risoluzione n. 337 (15 agosto 1973)
Il CS condanna Israele per aver violato la sovranit del Libano.
Risoluzione n. 347 (24 aprile 1974)
Il CS condanna gli attacchi israeliani sul Libano.
Risoluzione n. 425 (19 marzo 1978)
Il CS ingiunge a Israele di ritirare le sue forze dal Libano.
Risoluzione n. 427 (3 maggio 1979)
Il CS chiama Israele al completo ritiro delle proprie forze dal Libano.
Risoluzione n. 444 (19 gennaio 1979)
Il CS deplora la mancanza di cooperazione di Israele con il contingente di

peacekeeping dellONU.
Risoluzione n. 446 (22 marzo 1979)
Il CS determina che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacoloalla

pace e chiama Israele al rispetto della Quarta Convenzione di Ginevra.
Risoluzione n. 450 (14 giugno 1979)
Il CS ingiunge a Israele di porre fine agli attacchi contro il Libano.
Risoluzione n. 452 (20 luglio 1979)
Il CS ingiunge a Israele di smettere di costruire insediamenti nei
territori occupati.
Risoluzione n. 465 (1 marzo 1980)
Il CS deplora gli insediamenti israeliani e chiede a tutti gli stati
membri di non sostenere il programma di insediamenti di Israele.
Risoluzione n. 467 (24 aprile 1980)
Il CS deplora con forza lintervento militare israeliano in Libano.
Risoluzione n. 468 (8 maggio 1980)
Il CS ingiunge a Israele di annullare le espulsioni illegali di due
sindaci e un giudice palestinesi, e di facilitare il loro ritorno.
Risoluzione n. 469 (20 maggio 1980)
Il CS deplora con forza la non osservanza da parte di Israele dellordine
di non deportare Palestinesi.
Risoluzione n. 471 (5 giugno 1980)
Il CS esprime grave preoccupazione per il non rispetto da parte di Israele

della Quarta Convenzione di Ginevra.
Risoluzione n. 476 (30 giugno 1980)
Il CS ribadisce che le rivendicazioni israeliane su Gerusalemme sono
nulle.
Risoluzione n. 478 (20 agosto 1980)
Il CS censura con la massima forza Israele per le rivendicazioni su
Gerusalemme contenute nella sua "Legge Fondamentale".
Risoluzione n. 484 (19 dicembre 1980)
Il CS formula limperativo che Israele riammetta i due sindaci palestinesi
deportati.
Risoluzione n. 487 (19 giugno 1981)
Il CS condanna con forza Israele per lattacco alle strutture nucleari
dellIraq.
Risoluzione n. 497 (17 dicembre 1981)
Il CS decide che lannessione israeliana delle Alture del Golan siriane
nulla e domanda ad Israele di annullare immediatamente la propria
decisione.
Risoluzione n. 498 (18 dicembre 1981)
Il CS ingiunge a Israele di ritirarsi dal Libano.
Risoluzione n. 501 (25 febbraio 1982)
Il CS ingiunge a Israele di interrompere gli attacchi contro il Libano e
di ritirare le sue truppe.
Risoluzione n. 509 (6 giugno 1982)
Il CS domanda che Israele ritiri immediatamente e incondizionatamente le
sue forze dal Libano.
Risoluzione n. 515 (19 giugno 1982)
Il CS domanda che Israele tolga lassedio a Beirut e consenta lentrata di
rifornimenti alimentari.
Risoluzione n. 517 (4 agosto 1982)
Il CS censura Israele per non aver ubbidito alle risoluzioni dellONU e
domanda ad Israele di ritirare le sue forze dal Libano.
Risoluzione n. 518 (12 agosto 1982)
Il CS domanda ad Israele piena cooperazione con le forze dellONU in
Libano.
Risoluzione n. 520 (17 settembre 1982)
Il CS condanna lattacco israeliano a Beirut Ovest.
Risoluzione n. 573 (4 ottobre 1985)
Il Cs condanna vigorosamente Israele per i bombardamenti su Tunisi durante

lattacco al quartier generale dellOLP.
Risoluzione n. 587 (23 settembre 1986)
Il CS ricorda le precedenti richieste affinch Israele ritirasse le sue
forze dal Libano e chiede con urgenza a tutte le parti di ritirarsi.
Risoluzione n. 592 (8 dicembre 1986)
Il CS deplora con forza luccisione di studenti palestinesi dellUniversit
di Birzeit ad opera delle truppe israeliane.
Risoluzione n. 605 (22 dicembre 1987)
Il CS deplora con forza le politiche e le pratiche israeliane che negano
il diritti umani dei Palestinesi.
Risoluzione n. 607 (5 gennaio 1988)
Il CS ingiunge a Israele di non deportare i Palestinesi e gli chiede con
forza di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra.
Risoluzione n. 608 (14 gennaio 1988)
Il CS si rammarica profondamente che Israele abbia sfidato lONU e
deportato civili palestinesi.
Risoluzione n. 636 (14 giugno 1989)
Il CS si rammarica profondamente della deportazione di civili palestinesi
da parte di Israele.
Risoluzione n. 641 (30 agosto 1989)
Il CS deplora che Israele continui nelle deportazioni di Palestinesi.
Risoluzione n. 672 (12 ottobre 1990)
Il CS condanna Israele per violenza contro i Palestinesi a Haram
al-Sharif/Tempio della Montagna.
Risoluzione n. 673 (24 ottobre 1990)
Il CS deplora il rifiuto israeliano di cooperarre con lONU.
Risoluzione n. 681 (20 dicembre 1990)
Il CS deplora che Israele abbia ripreso le deportazioni di Palestinesi.
Risoluzione n. 694 (24 maggio 1991)
Il CS deplora la deportazione di Palestinesi ad opera di Israele e
ingiunge ad Israele di assicurare loro un sicuro e immediato ritorno.
Risoluzione n. 726 (6 gennaio 1992)
Il CS condanna con forza la deportazione di Palestinesi ad opera di
Israele.
Risoluzione n. 799 (18 dicembre 1992)
Il CS condanna con forza la deportazione di 413 Palestinesi da parte di
Israele e chiede il loro immediato ritorno.
Risoluzione n. 904(18 marzo 1994)
Il CS: sconcertato dallo spaventoso massacro commesso contro fedeli
palestinesi nella Moschea Ibrahim di Hebron il 25 febbraio 1994, durante
il Ramadan; gravemente preoccupato dai conseguenti incidenti nei territori

palestinesi occupati come risultato del massacro, che sottolinea la
necessit di assicurare protezione e sicurezza al popolo palestinese;
prendendo atto della condanna di questo massacro da parte della comunit
internazionale; riaffermando le importanti risoluzioni sulla applicabilit
della Quarta Convenzione di Ginevra ai territori occupati da Israele nel
giugno 1967, compresa Gerusalmemme, e le conseguenti responsabilit
israeliane; Condanna con forza il massacro di Hebron e le sue conseguenze,

che hanno causato la morte di oltre 50 civili palestinesi e il ferimento
di altre centinaia e ingiunge ad Israele, la potenza occupante, di
applicare misure che prevengano atti illegali di violenza da parte di
coloni israeliani, come tra gli altri la confisca delle armi.
Risoluzione n. 1402 (30 marzo 2002)
Il CS alle truppe israeliane di ritirarsi dalle citt palestinesi, compresa

Ramallah.
Risoluzione n. 1403 (4 aprile 2002)
Il CS chiede che la risoluzione 1402 (2002) sia applicata senza ulteriori
ritardi.
Risoluzione n. 1405 (19 aprile 2002)
Il CS chiede che siano tolte le restrizioni imposte, soprattutto a Jenin,
alle operazioni delle organizzazioni umanitarie, compreso il Comitato
Internazionale della Croce Rossa e lAgenzia dellONU per lAssistenza e il
Lavoro per i Profughi Palestinesi in Medio Oriente.
Risoluzione n. 1435 (24 settembre 2002)
Il CS domanda che Israele ponga immediatamente fine alle misure prese
nella citt di Ramallah e nei dintorni, che comprendono la distruzione
delle infrastrutture civili e di sicurezza palestinesi; domanda anche il
rapido ritiro delle forze di occupazione israeliane dalle citt palestinesi

e il loro ritorno alle posizioni tenute prima di settembre 2000.

Fonti:
1. Paul Findley, Deliberate Deceptions: Facing the Facts about the
US/Israeli Relationship (Chicago: Lawrence Hill, 1993)
2. http://www.un.org/documents/scres.html

A cura del Comitato contro la Guerra dellUniversit di Roma "Tor Vergata"


.... "

rehlbe
18th July 2006, 17:22
non l'ho letto, troppo lungo, ma alla domanda nel titolo posso ugualmente rispondere... poco ^^

se poi e' d'accordo con te pure il tuo prof di diritto internazionale che occupa un posto in commissione giustizia all'onu beh.. magari c'e' qualche motivo :O

Yugin
18th July 2006, 17:35
non l'ho letto, troppo lungo, ma alla domanda nel titolo posso ugualmente rispondere... poco ^^

se poi e' d'accordo con te pure il tuo prof di diritto internazionale che occupa un posto in commissione giustizia all'onu beh.. magari c'e' qualche motivo :O

credo sia un elenco non aggiornato, c'è anche un link non attivo.

fa però impressione leggere quella lista .... ci sono 60 anni di storia .... e si capiscono taaaaante cose.

Jarsil
18th July 2006, 17:43
credo sia un elenco non aggiornato, c'è anche un link non attivo.
fa però impressione leggere quella lista .... ci sono 60 anni di storia .... e si capiscono taaaaante cose.

Per esempio, si capisce che l'Onu parla spesso a vanvera e che a volte (spesso) agisce solo contro chi può... nel senso che fare ad esempio una "risoluzione" contro gli attacchi terroristici sul territorio israeliano sarebbe stata impossibile, visto che non c'era un interlocutore in grado di ricevere una risoluzione onu...

Necker
18th July 2006, 18:23
io dico che vale meno di zero, visto e considerato che quando votano per qualcosa che non garba agli Usa, vedi risoluzione contro israele, gli Usa applicano il veto e tanti saluti alla risoluzione.

Se poi Israele decide di invadere uno stato interamente, cosa auspicata dagli stessi generali israeliani poco male...

Jarsil
18th July 2006, 18:54
io dico che vale meno di zero, visto e considerato che quando votano per qualcosa che non garba agli Usa, vedi risoluzione contro israele, gli Usa applicano il veto e tanti saluti alla risoluzione.
Se poi Israele decide di invadere uno stato interamente, cosa auspicata dagli stessi generali israeliani poco male...

Ma sforzarsi di non guardare *solo* gli USA no eh?
l'Onu non funziona perché chiunque dei 4 paesi del consiglio ristretto può, e nella storia ha piu' volte fatto, pesare un veto inutile, non solo gli states (che per la cronaca, se non sbaglio son quelli nel consiglio ristretto che son ricorsi meno volte al veto incondizionato).

Perché tutto deve diventare un pretesto per sfogare la propria rabbia anti-USA e non si riesce mai ad affrontare un argomento a 360°?

Il post di Yugin apre numerosi spunti di riflessione, cerchiamo di non scadere nel solito banale pro o anti stati uniti (che nella fattispecie c'azzecca pure poco).

MBK
18th July 2006, 18:59
PD pare che gli arabi abbiano sofferto e basta, poFerini ç_ç.

Pazzo
18th July 2006, 19:28
delle risoluzioni dell'ONU quando non fanno comodo se ne sbatterebbe anche la Repubblica Indipendente Sovrana di Terraglione Cadoneghe provincia di Padova.

mio brufolo su chiappa destra>>>ONU

rehlbe
18th July 2006, 19:47
io dico che vale meno di zero, visto e considerato che quando votano per qualcosa che non garba agli Usa, vedi risoluzione contro israele, gli Usa applicano il veto e tanti saluti alla risoluzione.
Se poi Israele decide di invadere uno stato interamente, cosa auspicata dagli stessi generali israeliani poco male...
gli usa qui gli usa la' blabliblo

vatti a vedere quante volte l'ha posto la russia il veto e su quali questioni :|

ahzael
19th July 2006, 00:58
Pensavo fosse un Triagon Tribute

Kinson
19th July 2006, 01:25
ma boh onu troppo politicizzato , sto diritto di veto non mi piace , alla fine uno dei principali paesi --- Veto --- e gg l'onu non fa piu un casso

Beregond
19th July 2006, 03:40
A volte ho come l'impressione che abbia lo stesso peso del papa :gha: (appelli a vuoto ftw)

blaze
19th July 2006, 04:18
A volte ho come l'impressione che abbia lo stesso peso del papa :gha:

in che senso?

perchè ho l'impressione che qui in Italia si stia tornando piuttosto indietro per quanto riguarda il potere del clero sulle persone, il tutto accelerato da questa simil-religiosità che i tg sembrano distribuire a sostanziose manciate.

scusate sono andato ot.

Kappa
19th July 2006, 07:25
Come molti laureati in scienze internazionali ci ho fatto la tesi (mooolto originale :sneer: ) con l'ONU e i diritti umani... posso solo dire che non avendo potere coercitivo e un'ottimo forum e basta, è un pò come wayne 2k spammer compresi :rain:

Wolfo
19th July 2006, 09:05
delle risoluzioni dell'ONU quando non fanno comodo se ne sbatterebbe anche la Repubblica Indipendente Sovrana di Terraglione Cadoneghe provincia di Padova.
mio brufolo su chiappa destra>>>ONU


NN nominare quel paese , ci ha buttato fuori al torneo di calcetto , ancora ci rosiko...:(

Cmq tornando in topic concordo con chi dice che la figura dell'onu allo stato attuale sia decisamente debole e credo si sia potuto vedere più volte (non solo grazie gli USA)

Hudlok
19th July 2006, 09:26
ma boh onu troppo politicizzato , sto diritto di veto non mi piace , alla fine uno dei principali paesi --- Veto --- e gg l'onu non fa piu un casso
beh mi par naturale che sia politicizzato :look: dopo tutto fan politica no O.o?
Politica nel senso più corretto del termine cioè dal greco politkè"che attiene alla città" e technè [sottointeso] "arte". L'arte che attiene le città con però città allargato al mondo :point:


pwned :sneer:

Llaydee
19th July 2006, 09:37
Per esempio, si capisce che l'Onu parla spesso a vanvera e che a volte (spesso) agisce solo contro chi può... nel senso che fare ad esempio una "risoluzione" contro gli attacchi terroristici sul territorio israeliano sarebbe stata impossibile, visto che non c'era un interlocutore in grado di ricevere una risoluzione onu...

Condivido.

Adesso ISraele è in gvuerra con il LIbano , una nazione che ha appoggiato in maniera plateale la lotta di Ezbollah nei confronti dello stato ebraico.

Quello che non si legge sui giornali è che negli ultimi 3 mesi prima dell'azione di israele sono caudti sul territorio ebraico la bellezza di 200 razzi kassam, 600 razzi katiuscia e 40 missili di produzione iraniana.

Ezbollah ha inoltre un ministro nel governo libanese che lo rappresenta.

Altro aspetto fondamentale per una nazione che basa la sua esistenza solo ed esclusivamente sulla forza del suo esercito è il concetto del "Leave no men behind" che è un concetto fondamentale per i soldati che combattono in prima linea. Avere la certezza che non saranno mai abbandonati nelle mani del nemico consente loro di muoversi e combattere da 40 anni in prima linea , tutti i giorni. Alla faccia dei rangers americani che a Mogadiscio si sono lasciati dietro degli uomini...... Israele no.

E se non fosse bastata la guerra dei 6 giorni ......

Sakugochi
19th July 2006, 09:54
perchè ho l'impressione che qui in Italia si stia tornando piuttosto indietro per quanto riguarda il potere del clero sulle persone, il tutto accelerato da questa simil-religiosità che i tg sembrano distribuire a sostanziose manciate.

Perchè è esattamente così

Yugin
19th July 2006, 11:56
......

Dall'elenco si evince che non esiste un adesso, ma un "sempre" .... ora se un popolo da "sempre" è in guerra le cose sono due:

o la guerra è insita nel suo status oppure non si pone domande su come cambiare lo stato delle cose ...

ammessa la leggitimità della ritorsione (occhio per occhio fa parte di quel genere di cultura), continuare a ritorcere per poi cmq trarne un profitto vuol dire perseverare in uno stato di guerra ....

mi spiego meglio:

L'esistenza dello Stato di Israele è stata sancita dall'Onu, non dai cittadini residenti all'epoca in quella zona e qui credo democraticamente e senza essere accusato di nazifascismo si potrebbe discutere. Da quel momento "non condiviso" ogni qualvolta, a torto o a ragione, Israele è stata attaccata ha annesso territori espropriando terra, non a terroristi ma a gente che abitava li da secoli per darla immigrati provenienti da ogni parte del mondo in nome del progetto politico chiamato Sionismo.

Questo si evidenzia dalle risoluzioni se avete la pazienza di leggerle tutte.

Le domande che vi pongo sono le seguenti:

Secondo voi Israele (la maggioranza eletta) persegue una politica di pace o in realtà ha messo in conto un certo numero di anni di guerra e instabilità in cambio dei territori che man mano annetterà fino ad arrivare ad uno status quo soddisfacente?

Quale, alla fine, sarà il prezzo equo di sangue Israeliano e Arabo per avere uno Stato Israeliano soddisfatto delle proprie dimensioni geografiche?

Se Israele si sente in diritto di usare la forza per costringere al rispetto delle risoluzioni Onu il Libano, è altrettanto giusto che gruppi armati attacchino Israele per far rispettare le risoluzioni Onu ad esempio sui territori occupati?

rehlbe
19th July 2006, 12:19
beh mi par naturale che sia politicizzato :look: dopo tutto fan politica no O.o?
Politica nel senso più corretto del termine cioè dal greco politkè"che attiene alla città" e technè [sottointeso] "arte". L'arte che attiene le città con però città allargato al mondo :point:
pwned :sneer:
no mi sa che non hai capito proprio niente di come funzioni l'onu e del senso della parola "politicizzato" utilizzato da kinson in senso dispregiativo

Beregond
19th July 2006, 12:39
in che senso?
perchè ho l'impressione che qui in Italia si stia tornando piuttosto indietro per quanto riguarda il potere del clero sulle persone, il tutto accelerato da questa simil-religiosità che i tg sembrano distribuire a sostanziose manciate.
scusate sono andato ot.

Mi riferivo a quando il papa fa appelli alla pace et similia in caso di guerre

Acheron
19th July 2006, 12:42
L'onu purtroppo al momento vale pressoche' zero

Bortas
19th July 2006, 12:50
L'Onu vale come il 2 di Picche quando briscola è Fiori, credo che attualmente serva per lavare la coscienza ai cosiddetti stati civili, sulle brutture e guerre che si vedono nel mondo, del tutto impotente difronte agli stati sovrani, può dire "mo si controlla" "fate i bravi" etc, è passata l'epoca dei caschi blu...

Shub
19th July 2006, 12:51
L'Onu ormai non ha ragione d'esistere, non c'è volta che per causa di una delle grandi sorelle non venga accettato qualcosa che sarebbe utile a tutti.

Se non partiamo dal presupposto che comunque sia la seconda guerra mondiale è finita da ormai 60 anni non andremo da nessuna parte.

Lo scacchiere geopolitico è totalmente cambiato e quant'anche fosse rimasto immutatonon è più ammissibile in una situazione come questa dare la possibilità alle superpotenze vincitrici di farla da padrone.

Intanto partirei dall'idea che 1 testa vale 1 voto, che sia gli USA o San Marino, che sia la maggioranza a decidere, indipendentemente dal peso economico-politico-militare di uno stato.

Istituiamo un esercito interforze INDIPENDENTE dalle nazioni ma sotto il diretto controllo dell'Onu, i caschi blu sono na buffonata ora come ora al pari dell'Onu.

Sul discorso sicurezza in medio oriente, non puoi parlare con chi non esiste come stato, l'Onu agli stati sovrani si rivolge, i movimenti terroristici non lo sono.

Ceo.

Jarsil
19th July 2006, 12:52
L'esistenza dello Stato di Israele è stata sancita dall'Onu, non dai cittadini residenti all'epoca in quella zona e qui credo democraticamente e senza essere accusato di nazifascismo si potrebbe discutere.

Rifletti e discutiamo anche su questo... cittadini di cosa?

dal 1917 quella zona era una colonia britannica, e lo è stata fino al 14 maggio 1948, quando l'ONU riconosce ufficialmente, dopo un ventennale mandato della Società delle Nazioni, lo stato di Israele, che diviene indipendente dal regno unito e la prima democrazia della regione del medio oriente.

Per 400 anni prima del '17 la zona era sotto il dominio Turco.
Per 300 anni prima del dominio turco era stata sotto il dominio dei mamelucchi (persiani se non sbaglio)

Lo "Stato Palestinese" storicamente esistito è durato dal 39ac al 41dc... ovvero il periodo famoso per una certa crocifissione, prima della seconda diaspora da parte dei romani.

Non si discute sull'opportunità o sulla giustezza della politica israeliana opinabile come volete e per molte cose sballata anche secondo me, ma se c'è una cosa che ho smesso di accettare parlando di israele, è la memoria corta che risale solo al 1948 per affermare il diritto ai palestinei a quella terra maggiore rispetto agli Ebrei. Niente di piu' falso storicamente parlando, dato che lo stesso termine "Palestinesi" è una forzatura, anche gli ebrei sono "palestinesi", dal momento che palestinese = abitante della regione della palestina, che comprende anche israele (come stato), giordania, libano, e la parte del Sinai dell'Egitto.

Thor
19th July 2006, 12:57
Alla faccia dei rangers americani che a Mogadiscio si sono lasciati dietro degli uomini......


non mi risulta...

Shub
19th July 2006, 12:59
Il problema però è che nel 1948 indipendentemente dal fatto che l'Onu riconosce Israele come stato sovrano in quella regione si sono venuti a stanziare molti ebrei che ormai avevano perso tutto o che era meglio cambiassero aria.
Questo ha portato lentamente ad un soverchiamento della realtà musulmana della regione, i turchi sono per la stragrande maggioranza musulmani. Oltre a questo aggiungici che la popolazione israeliana sarà sicuramente aumentata in modo esponenziale quindi, espansione territoriale ed ecco i casini.

ihc'naib
19th July 2006, 13:13
Rifletti e discutiamo anche su questo... cittadini di cosa?
dal 1917 quella zona era una colonia britannica, e lo è stata fino al 14 maggio 1948, quando l'ONU riconosce ufficialmente, dopo un ventennale mandato della Società delle Nazioni, lo stato di Israele, che diviene indipendente dal regno unito e la prima democrazia della regione del medio oriente.
Per 400 anni prima del '17 la zona era sotto il dominio Turco.
Per 300 anni prima del dominio turco era stata sotto il dominio dei mamelucchi (persiani se non sbaglio)
Lo "Stato Palestinese" storicamente esistito è durato dal 39ac al 41dc... ovvero il periodo famoso per una certa crocifissione, prima della seconda diaspora da parte dei romani.
Non si discute sull'opportunità o sulla giustezza della politica israeliana opinabile come volete e per molte cose sballata anche secondo me, ma se c'è una cosa che ho smesso di accettare parlando di israele, è la memoria corta che risale solo al 1948 per affermare il diritto ai palestinei a quella terra maggiore rispetto agli Ebrei. Niente di piu' falso storicamente parlando, dato che lo stesso termine "Palestinesi" è una forzatura, anche gli ebrei sono "palestinesi", dal momento che palestinese = abitante della regione della palestina, che comprende anche israele (come stato), giordania, libano, e la parte del Sinai dell'Egitto.


si' Jarsil, ma non credo si parlasse di cartine politiche con i confini segnati, quanto di cittadini nel senso di gente che nel 1947 viveva li', in quel preciso punto, e nel 1948 e' stata costretta ad andarsene. Sempre che sia accaduto cosi'. io non lo so.

Yugin
19th July 2006, 13:17
Rifletti e discutiamo anche su questo... cittadini di cosa?
dal 1917 quella zona era una colonia britannica, e lo è stata fino al 14 maggio 1948, quando l'ONU riconosce ufficialmente, dopo un ventennale mandato della Società delle Nazioni, lo stato di Israele, che diviene indipendente dal regno unito e la prima democrazia della regione del medio oriente.
Per 400 anni prima del '17 la zona era sotto il dominio Turco.
Per 300 anni prima del dominio turco era stata sotto il dominio dei mamelucchi (persiani se non sbaglio)
Lo "Stato Palestinese" storicamente esistito è durato dal 39ac al 41dc... ovvero il periodo famoso per una certa crocifissione, prima della seconda diaspora da parte dei romani.
Non si discute sull'opportunità o sulla giustezza della politica israeliana opinabile come volete e per molte cose sballata anche secondo me, ma se c'è una cosa che ho smesso di accettare parlando di israele, è la memoria corta che risale solo al 1948 per affermare il diritto ai palestinei a quella terra maggiore rispetto agli Ebrei. Niente di piu' falso storicamente parlando, dato che lo stesso termine "Palestinesi" è una forzatura, anche gli ebrei sono "palestinesi", dal momento che palestinese = abitante della regione della palestina, che comprende anche israele (come stato), giordania, libano, e la parte del Sinai dell'Egitto.

in parte ti ha risposto Shub

io volevo sottolineare che se a sancire l'esistenza di Israele è l'Onu, la stessa organizzazione deve essere rispettata quando ti "tira le orecchie".

In terza istanza, per essere cittadino devo far parte di uno stato? oppure la terra, la casa, le tradizioni che ho da quando sono nato mi fanno cittadino anche se la mia terra è un protettorato Britannico?

... è quindi + cittadino palestinese un profugo russo o un contadino arabo? .... quando a lampedusa gli immigrati supereranno numericamente i residenti diventerà araba?

Estrema
19th July 2006, 13:28
Guardate che siete tutti fuori sttrada israele ha fatto 2 guerre di cui 1 con il dissenso di Francia e Inghilterra che per difendere i loro interessi occuparono addirittura suez; gli so stati imposte certe politiche negli ultimi 10 anni; che direbbe la croazia e la slovenia se l'onu imponesse la restituzione dell'istria e la dalmazia all'italia?

qui chiudo perchè a sto giro per 1 volta nella loro storia gli americani han ragione a non impicciarsi sicuramente perchè gli fa comodo che c'è chi fa il lavoro per loro ma per 1 volta che non fanno gli sceriffi lasciamoli stare.

Yugin
19th July 2006, 13:31
.... lo stesso termine "Palestinesi" è una forzatura, anche gli ebrei sono "palestinesi", dal momento che palestinese = abitante della regione della palestina, che comprende anche israele (come stato), giordania, libano, e la parte del Sinai dell'Egitto.

quindi una persona di religione ebraica la cui famiglia vive da 1000 anni in italia dove magari uno dei genitori è cattolico e lui è alto bianco biondo e occhi azzurri

è palestinese come

un persona di religione ebraica la cui famiglia da 1500 anni vive in congo dove uno dei genitori è mussulmano e lei è alta mora scura con occhi neri?

e se si, sono palestinesi come una persona di qualsiasi religione la cui famiglia vive in palestina da 2000 anni e hanno la casa e la terra espropriata?

io nn sono filoarabo .... nn sono filonessuno .... ma li di porcate se ne sono fatte a sacchi ...

... a proposito Israele 25 Libano 240 ..... 265 morti .... chissà quanti bambini

Shub
19th July 2006, 13:38
Non sto discutendo se gli USA fanno bene o meno, coem ho scritto in un altro thread io nuclearizzerei tutto per farci un megaparcheggio.
Si discute sull'utilità dell'Onu. Un organo ormai inutile a mio avviso.

blaze
19th July 2006, 14:07
no mi sa che non hai capito proprio niente di come funzioni l'onu e del senso della parola "politicizzato" utilizzato da kinson in senso dispregiativo

non demoralizzarlo, sta facendo sfoggio dei suoi stralci di cultura liceale.

Jarsil
19th July 2006, 14:50
quindi una persona di religione ebraica la cui famiglia vive da 1000 anni in italia dove magari uno dei genitori è cattolico e lui è alto bianco biondo e occhi azzurri
è palestinese come
un persona di religione ebraica la cui famiglia da 1500 anni vive in congo dove uno dei genitori è mussulmano e lei è alta mora scura con occhi neri?
e se si, sono palestinesi come una persona di qualsiasi religione la cui famiglia vive in palestina da 2000 anni e hanno la casa e la terra espropriata?
io nn sono filoarabo .... nn sono filonessuno .... ma li di porcate se ne sono fatte a sacchi ...
... a proposito Israele 25 Libano 240 ..... 265 morti .... chissà quanti bambini

ti ribalto il concetto: spiegami perché non dovrebbero poter tornare nella terra dei loro padri.
Spiegami perché non dovrebbero avere il diritto all'esistenza.
Spiegami perché se la stragrande maggioranza dei paesi del mondo ha riconosciuto lo stato di Israele come legittimo (al di là dell'onu, parlo dei singoli governi), tranne coloro che vogliono cancellarlo dalle carte geografiche, gli israeliani non devono aver diritto di esistere.

Non contesto le risoluzioni dell'Onu, per quanto le ritenga superflue e assimilabili al bambino che grida "Maestra" se gli tirano un cartoccetto all'asilo, ma non capisco per quale motivo Israele non debba aver diritto di esistere.

Ripeto (sarà la centesima volta in una settimana ormai): non condivido il modo spesso troppo spiccio di israele di risolvere le questioni, non condivido il loro concetto di "attacco mirato" quando vogliono eliminare un leader di hamas o di al fatah o chicchessia. Ma questo non toglie a Israele il diritto di esistere, né tantomeno il diritto a difendersi. Per una volta ammiro con tutto il cuore Giuliano Amato e la sua dichiarazione al Corriere dell'altro giorno: questo è un attacco proditorio e un atto di guerra nei confronti di Israele. Non ha importanza quali che siano le cause, in questo momento. Di quelle si può discuterne nei salotti, ma nel frattempo lì ci sono dei soldati che sono stati rapiti a scopo di estorsione - la liberazione di terroristi di hezbollah E' una estorsione - e che lo Stato D'Israele, rispettando la sua parte del giuramento nei confronti di OGNI soldato di OGNI esercito degno di tale nome, sta cercando di far tornare liberi e sani a casa.

Il soldato giura di difendere il proprio Paese, e per risposta il Paese, ovvero il suo governo, si impegna a proteggere la vita del soldato in ogni momento e a ogni costo.

Fermo restando questo principio, delle risoluzioni Onu si può discutere quanto vuoi. Ma l'esistenza di israele non deriva solo dall'Onu. In effetti, la terra ove sorge israele oggi come oggi è, tecnicamente, un dono del Regno Unito agli Ebrei.

Shub
19th July 2006, 14:57
Se si vuole discutere la leicità (si scrive in sto modo?) di una guerra possiamo farlo, ma credevo che il discorso vertesse sul ruolo dell'Onu e sul suo perchè nel contesto geopolitico attuale.

Jarsil
19th July 2006, 15:04
Se si vuole discutere la leicità (si scrive in sto modo?) di una guerra possiamo farlo, ma credevo che il discorso vertesse sul ruolo dell'Onu e sul suo perchè nel contesto geopolitico attuale.
appunto, il contesto geopolitico comprende una guerra in corso, non puoi astrarlo da lì altrimenti non sei piu' nel contesto.

L'Onu mostra le sue falle e la sua inadeguatezza proprio in queste situazioni, in cui è capace solo di dire "Per Favore, smettetela".

Shub
19th July 2006, 15:08
L'Onu non è un organo operativo, almeno non dovrebbe i caschi blu avevano un'altro motivo d'essere.

Devi traslare il concetto di leicità della guerra dal contesto, altrimenti è logico che israele avrà sempre ragione di attaccare chiunque lo bombardi come i palestinesi lo hanno perchè israele ha invaso il suo territorio, anche se con una risoluzione Onu, organo che magari non ha cacato di striscio la Palestina in quel momento.

E grossa da spiegarsi e ti premetto subito che a me di israele e della palestina importa sega, li bomberebbi (nuclearmente parlando :P) entrambi.

Jarsil
19th July 2006, 15:27
L'Onu non è un organo operativo, almeno non dovrebbe i caschi blu avevano un'altro motivo d'essere.
Devi traslare il concetto di leicità della guerra dal contesto, altrimenti è logico che israele avrà sempre ragione di attaccare chiunque lo bombardi come i palestinesi lo hanno perchè israele ha invaso il suo territorio, anche se con una risoluzione Onu, organo che magari non ha cacato di striscio la Palestina in quel momento.
E grossa da spiegarsi e ti premetto subito che a me di israele e della palestina importa sega, li bomberebbi (nuclearmente parlando :P) entrambi.


Il problema è che se vogliamo dar credito all'Onu, allora la lotta palestinese cessa di avere qualsiasi tipo di ragione. Se si dà credito all'Onu, Israele ha tutto il diritto di star lì, e siccome l'ha fatto in modo pacifico - l'insediamento intendo - non c'è motivo per cui dovrebbe accettare le bombe sulla testa da parte dei palestinesi/hezbollah/iraniani, e chicchessia altro.


La prima azione militare di israele risale al primo attacco da parte degli arabi che volevano liquidare lo stato di israele appena nato.

sono andato a zonzo un po' su wiki, e ho trovato alcune cose che confesso di aver ignorato finora.
Molto dettagliata la cronologia degli eventi e la spiegazione dei movimenti sionisti, ma torniamo di nuovo allo spinoso problema: Gli arabi non hanno mai desiderato una convivenza pacifica:



Il 14 maggio 1948, contestualmente al ritiro degli ultimi soldati Britannici, David Ben Gurion, capo del governo-ombra sionista, proclamò l’indipendenza dello "Stato ebraico in terra di Israele", affermando nella dichiarazione di indipendenza di lanciare un appello ... agli abitanti Arabi dello Stato di Israele volto a preservare la pace ed a partecipare alla costruzione dello Stato sulla base di piena e indistinta cittadinanza e legale rappresentanza in tutte le istanze, temporanee e permanenti. ... Lo Stato di Israele è pronto a fare la propria parte in uno sforzo comune per il progresso dell'intero Medio Oriente.


E poi ancora, e qui si vede il casino che inizia:



L'azione combinata della propaganda araba, basata sullo slogan tornerete nelle terre liberate, della guerra in se, e in alcuni casi della pressione psicologica di frange politiche israeliane, misero in fuga buona parte della popolazione araba e la estromisero definitivamente dalle proprie terre, costringendola di fatto a rifugiarsi in squallidi campi profughi malamente attrezzati nei paesi arabi limitrofi - che da allora si sono sempre disinteressati della normalizzazione della vita dei profughi - il più delle volte in grado di sopravvivere solo grazie alle razioni alimentari elargite dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNRRWA).


E poi dopo il 48, si arriva al disastro vero e proprio, quello che citavo sopra:



La nascita ufficiale dei due Stati in Palestina era stata fissata dall’ONU nel 1948, ma essa non ebbe mai luogo. Infatti, non appena i Britannici ebbero lasciato la zona, la Lega Araba, che non aveva accettato la risoluzione dell'ONU, scatenò una guerra "di liberazione" contro Israele (I guerra arabo-israeliana).


La mia domanda è: per quale cazzo di motivo gli arabi non hanno MAI accettato una singola possibilità, dall'inizio del 900 a oggi, di porre fine al conflitto senza per forza cancellare israele?

ghs
19th July 2006, 15:32
leicità (si scrive in sto modo?)

Si scrive "liceità".

Per quanto riguarda l'ONU, é proprio in casi come questo che si evidenzia la sua inefficacia. L'ONU appartiene a un mondo che non c'è più e che, forse, non c'è mai stato.

Sull'affare Israele-Libano, anch'io ho apprezzato quanto scritto da Amato sul Corriere di ieri, così come quello che dice oggi Galli della Loggia. E ribadisco quello che ho già detto pochi giorni fa: noi, da qui, dall'Europa delle trattative infinite e della diplomazia cortese, possiamo pensarla in modo minimalista, come D'Alema ("reazione sproporzionata di Israele"), ma dobbiamo provare anche a vedere ciò che vede un cittadino israeliano, che si sente accerchiato da 60 anni, che ogni giorno sente i suoi vicini ricordargli che lui non dovrebbe esistere e i suoi amici occidentali accapigliarsi sulle questioni di principio sotto l'ombrellone, mentre dal sud del Libano piovono, da mesi, centinaia di razzi firmati Hezbollah e Iran ("Israele deve essere cancellato dalla carta geografica").
E non ha senso dire che Israele è la causa del disordine mediorientale o che non dovrebbe essere lì; Israele esiste e non sarà spostato da qualche altra parte. Se Arafat e i suoi amici, invece di arricchirsi e pensare a distruggere Israele, avessero pensato a costruire davvero lo stato di Palestina quando ne avevano la possibilità, oggi Hamas non avrebbe tutto questo potere e magari anche gli altri arabi sarebbero un po' più tranquilli.

Shub
19th July 2006, 15:34
Te la metto giù facile.

I cattolici vengono deportati nella III Guerra mondiale, cattolici da tutto il mondo subiscono la loro shoà e le nazioni vincitrici dichiarano che in quanto cattolici, il miglior posto ndo metterli è l'Italia.
Ti arrivano in casa 10milioni di cattolici ma, l'italia dopo secoli è diventata una nazione ortodossa, dove il solo vaticano è un isola cattolica in un mare di ortodossia.

Gli ortodossi si vedono piombare in casa 10m di persone senza invito, l'Onu dice che se le devono puppare ed ecco che scoppia il casino.

Questo è quello che è successo, oltre a doversi sfamare nel solito posto in 100 anzichè in 10 ci metti pure lo scontro di religioni, oltretutto pure in luoghi santi per almeno 3 religioni...è da folli ed era logico si arrivasse a sto bordello.

Llaydee
19th July 2006, 15:41
non mi risulta...


Si uno dei piloti e' stato recuperato dopo 2 mesi pagando un riscatto alle milizie.

Israele (come Roma a suoi tempi) i debiti li paga con il piombo.

Poi chiariamoci , in questo frangente Israele ha piu' che ragione a bombardare il Libano.

Israele è uno stato sovrano , il Libano anche, solo che dal suo territorio partono missili e razzi che colpiscono Israele.

Esticazzi!!!!!!!

Yugin
19th July 2006, 16:03
.....
La mia domanda è: per quale cazzo di motivo gli arabi non hanno MAI accettato una singola possibilità, dall'inizio del 900 a oggi, di porre fine al conflitto senza per forza cancellare israele?
Puoi anche girarla e torniamo in tema
La mia domanda è: per quale cazzo di motivo gli arabi devono accettare una risoluzione dell'Onu?
cmq io nn mai negato il diritto ad esistere di Israele. Quello che dico è che considerare "popoli" gente di tutto il mondo con legami interrotti da migliaia di anni accomunata da religione mi sembra una idiozia, qualsiasi religione essa sia.
Gli Ebrei si considerano IL POPOLO ELETTO e quella è la TERRA PROMESSA dal loro DIO e quindi capisco che sentano validi motivi per perseguire gli obiettivi politici senza curarsi di nulla.
Per ammorbidire i toni quello che ho detto lo puoi traslare su qualsiasi altra religione, come ho già detto in altra discussione; rispetto chi crede ma non deve rompere i coglioni al vicino di casa quindi il Sionismo imposto con le risoluzioni di una organizzazione fantoccio e senza l'accettazione dei vicini ha creato 60 anni di morti e soprusi ....
Sta di fatto che questa situazione decennale ha avuto momenti migliori quando Israele si è dimostrata meno arrogante e le parti si sono avvicinate o si stavano avvicinando, guarda caso i premier Israeliani artefici sono morti o in coma (Rabin e Sharon*)
Dare sempre la colpa agli estremisti arabi mi sembra eccessivo, la gran parte del mondo arabo ha accettato l'esistenza di Israele, solo che non vogliono mollare i territori annessi (vd ris. Onu) e che allora continuino a scannarsi .....

Edito
* forse in vecchiaia ha capito qualcosa ....

Yugin
19th July 2006, 16:06
......
Israele è uno stato sovrano , il Libano anche, solo che dal suo territorio partono missili e razzi che colpiscono Israele.
Esticazzi!!!!!!!


certo .... piove escono i funghi ...

Llaydee
19th July 2006, 18:48
certo .... piove escono i funghi ...

Quindi devono continuare a pigliarsi missili in testa e stare a guardare le autorità libanesi che sono compiacenti e colluse con questi terroristi ?

Per come la vedo io hano avuto anche troppa pazienza , dopo 30 anni di provocazioni continue e prolungate.

Ti dirò di più che se non avessero toccato direttamente i soldati israeliani rapendoli probabilmente se ne sarebbero sbattutti il cazzo per altri 30 anni.

Ma se poi semini vento prima o poi raccogli tempesta ..... e ricordiamoci ancora che Israele ha l'atomica... non gli devono bacare la fava.....

Necker
19th July 2006, 19:22
avere o no l'atomica conta molto poco secondo me invece, poichè usarla significherebbe causare un disastro di proporzioni immani, troppa responsabilità, troppi disordini, troppi morti.

Sarebbe un atto, attualmente, troppo forte, troppo spregiudicato e troppo destabilizzante.
L'unico modo di utilizzare un arma nucleare adesso è o per scopi scientifici, cosa che causa comunque un vespaio allucinante (ricordate i francesi nel 95) o per atti terroristici.
Le armi nucleari stanno li solo per evitare lo scontro totale, l'invasione e la cancellazione di uno stato. Israele le userebbe se massicciamente attaccata ed invasa da molte forze militari, ma comunque sempre ed unicamente come ultima mossa prima di soccombere.

Penso che quanto fatto dagli Stati Uniti nel 45 sia ben impresso nella memoria, fu il più grande errore della loro storia, a cui segue il Vietnam, penso che neanche il più scemo su questo pianeta sarebbe in grado di ripeterlo. Per questo ritengo lo steso Iran altrettanto inoffensivo sotto quel punto di vista. Si doterà probabilmente di armi nucleari, ma non le userà mai, se non epr difendersi da qualcuo che magari andrà a rompergli le balle per il petrolio (qualcuno a caso :look: )

Discorso diverso per i terroristi: di fatto non fanno parte di nessun paese, sono un'organizzazione a sè, quindi potenzialmente inattaccabili e irraggiungibili, se non singolarmente. E questo è il motivo per cui sono la cosa più pericolosa, non hanno nulla da perdere.

Jarsil
19th July 2006, 19:57
avere o no l'atomica conta molto poco secondo me invece, poichè usarla significherebbe causare un disastro di proporzioni immani, troppa responsabilità, troppi disordini, troppi morti.
Sarebbe un atto, attualmente, troppo forte, troppo spregiudicato e troppo destabilizzante.

dici?

Una volta cancellati libano e siria dalla carta geografica, e magari anche l'Iran... a Israele non resterebbe che chiedere pubblicamente scusa al mondo occidentale, a problema finito...

Non applicate le concezioni occidentali al medio oriente, non fate sto cazzo di errore che fa la UE puntualmente. Quando hai la guerra sulla porta di casa e non a 5000km, non ragioni come se fossi comodamente seduto col culo al caldo a Strasburgo...

Israele, se costretto dagli eventi, potrebbe benissimo usare l'Atomica, sapendo perfettamente che al di là di qualche urlo indignato non avrebbe ripercussioni a lungo termine.

Pazzo
19th July 2006, 19:59
e lo stesso potrebbe fare l'Iran che tanto tiene tutti per le palle col petrolio

Jarsil
19th July 2006, 20:02
e lo stesso potrebbe fare l'Iran che tanto tiene tutti per le palle col petrolio

Esattamente, ed è per questo che sono fottutamente preoccupati TUTTI del riarmo nucleare dell'Iran. Sanno benissimo che in quella regione lanciare una atomica significherebbe avere il controllo totale, con nessuno in grado di romperti i coglioni pena chiusura rubinetti.

Quando quei maledetti strapagati di burocrati apriranno gli occhi e la smetteranno di pensare al medio oriente come una zona popolata da europei un po' piu' abituati al caldo, forse e sottolineo FORSE riusciranno pure a non dire cagate quando ne parlano.

SE l'Iran tirasse una bomba dando seguito al desiderio di cancellare israele dalla carta geografica... a parte proteste e indignazione e qualche sanzione onu... chi potrebbe fare qualcosa per rimettere a posto la situazione? Nessuno, e quindi di fatto, chi mena quel genere di colpi non ha bisogno di preoccuparsi piu'. Nessuno farebbe una guerra "a posteriori" per una cosa simile, tanto piu' che la zona sarebbe inutilizzabile per un esercito causa radiazioni.

MBK
19th July 2006, 21:11
Esattamente, ed è per questo che sono fottutamente preoccupati TUTTI del riarmo nucleare dell'Iran. Sanno benissimo che in quella regione lanciare una atomica significherebbe avere il controllo totale, con nessuno in grado di romperti i coglioni pena chiusura rubinetti.

Quando quei maledetti strapagati di burocrati apriranno gli occhi e la smetteranno di pensare al medio oriente come una zona popolata da europei un po' piu' abituati al caldo, forse e sottolineo FORSE riusciranno pure a non dire cagate quando ne parlano.

SE l'Iran tirasse una bomba dando seguito al desiderio di cancellare israele dalla carta geografica... a parte proteste e indignazione e qualche sanzione onu... chi potrebbe fare qualcosa per rimettere a posto la situazione? Nessuno, e quindi di fatto, chi mena quel genere di colpi non ha bisogno di preoccuparsi piu'. Nessuno farebbe una guerra "a posteriori" per una cosa simile, tanto piu' che la zona sarebbe inutilizzabile per un esercito causa radiazioni.

C'è solo un problemino per il riarmo dell'Iran: Israele. :sneer:

Come fece con l'Iraq negli anni 80 (distruzione di centrale nucleare finanziata dalla Francia), Israele sta già raccogliendo info e dati (grazie anche al satellite spia lanciato con il contributo della Russia (lol :look: ) e non si farà problemi a usare bombe anti bunker ( ne ha già comprati qualche centinaia per l'evenienza) per distruggere la centrale nucleare di Natanz.

Chi vivrà, vedrà.

:wave:

ghs
19th July 2006, 22:02
Discorso diverso per i terroristi: di fatto non fanno parte di nessun paese, sono un'organizzazione a sè, quindi potenzialmente inattaccabili e irraggiungibili, se non singolarmente. E questo è il motivo per cui sono la cosa più pericolosa, non hanno nulla da perdere.

Questo può essere vero per i gruppi terroristici allo stato brado in Iraq o in Afghanistan, ma non per Hezbollah e Hamas, che sono anche entità politiche locali ben conosciute e radicate.

Yugin
19th July 2006, 22:05
Quindi devono continuare a pigliarsi missili in testa e stare a guardare le autorità libanesi che sono compiacenti e colluse con questi terroristi ?
Per come la vedo io hano avuto anche troppa pazienza , dopo 30 anni di provocazioni continue e prolungate.
Ti dirò di più che se non avessero toccato direttamente i soldati israeliani rapendoli probabilmente se ne sarebbero sbattutti il cazzo per altri 30 anni.
Ma se poi semini vento prima o poi raccogli tempesta ..... e ricordiamoci ancora che Israele ha l'atomica... non gli devono bacare la fava.....


ma conosci gli effetti di una atomica o parli a vanvera?

Necker
20th July 2006, 10:15
dici?
Una volta cancellati libano e siria dalla carta geografica, e magari anche l'Iran... a Israele non resterebbe che chiedere pubblicamente scusa al mondo occidentale, a problema finito...
Non applicate le concezioni occidentali al medio oriente, non fate sto cazzo di errore che fa la UE puntualmente. Quando hai la guerra sulla porta di casa e non a 5000km, non ragioni come se fossi comodamente seduto col culo al caldo a Strasburgo...
Israele, se costretto dagli eventi, potrebbe benissimo usare l'Atomica, sapendo perfettamente che al di là di qualche urlo indignato non avrebbe ripercussioni a lungo termine.

Ragazzi l'iran non è il giacimento per eccellenza di tutto il petrolio mondiale eh.. ci stanno ben altri paesi che avanzano con una concorrenza mostruosa, Russia e Venezuela per intenderci.

E comunque Jarsil, gli americani, saranno passati anche 60 anni, ma non ci pensarono molto a nuclearizzare il giappone, eppure ci stava "solo" l'oceano pacifico di mezzo (10k km? o di piu?). Senza considerare che nel '45 la flotta giapponese, che poteva attaccare la west coast dopo pearl harbour senza problemi, era ormai ridotta al niente di niente!
Quindi ragionare in termini " non vivi con un conflitto ed una minacia sotto casa ma te ne stai comodo a 5000 km conta poco poichè la storia ha un caso fresco fresco in proposito.

Per quanto il petrolio faccia gola a chiunque, l'uso di armi nucleari rappresenterebbe un atto cosi cosi forte e azzardato da consentire un boicottaggio del'occidente verso le forniture iraniane. In questo ipotetico scenario l'iran finirebbe veramente col culo per terra, poichè ci vivono sull'oro nero.

Inoltre penso che l'uso di un arma atomica non faccia altro che alzare oltre ogni limite l'odio che provano tutti gli islamici verso israele, se gli ebrei lanciano un arma nucleare come minimo ogni pirla di terrorista vorrà attaccare a sua volta israele con qualcosa che non sia inferiore ad un arma chimica o batteriologica. E ce ne saranno talmente tanti da mettersi in coda al confine per poter entrare e fare le loro merdate.

Israele è una potenza ma probabilmente non si è resa conto che sgomitando troppo potrebbe far innervosire tutti i mussulmani e non soltanto quelli più estremisti. In questo modo, se prima aveva a portata un nemico potenzialmente debole e dominabile, calcando troppo la manina si ritroverebbe contro a un gigante impossibile da piegare. Non se mi spiego... quella zona è proprio stata definita come una polveriera pronta a saltare, basta la scintillina... e un attacco non convenzionale altro che scintillina...

Llaydee
20th July 2006, 11:03
Penso che quanto fatto dagli Stati Uniti nel 45 sia ben impresso nella memoria, fu il più grande errore della loro storia


Fu una delle mosse strategiche più riuscite della II guerra mondiale ed evitò che all'america ed al Giappone milioni di morti.

Quando sganciarono Enola non avevano altre alternative se non una guerra strada per strada per aprirsi la strada fino al cuore dell'impero nipponico.

Per conquistare Okinawa meno di due mesi prima avevano perso la media di 5 uomini ogni giapponese ucciso , parliamo di quasi 70.000 morti americani solo nella prima giornata , in Normandia gli alleati persero 40.000 uomini in tutto lo sbarco , questo solo per farti una proporzione di quello che portò allora alla scelta dell'Atomica come soluzione.

Non fu quindi amio avviso un errore ma l'unica soluzione contemplabile se si voleva conquistare i giapponesi.

tornando invece IT penso che una Nazione come Israele ha più volte dimostrato al resto dell'occidente che se ne sbate altamente della loro linea diplomatica (USA compresi) e che è libera di decidere in completa autonomia cosa fare, quando fare e come farlo.

Al momento ha un esercito che per addestramento , qualità , armamento e disponibilità di mezzi è superiore anche agli eserciti europei . Soprattutto ha reparti di primissima linea con esperienza sul campo infinita (Sayeret Matkal in testa) pronti a tutto e con le palle veraente quadrate.

Anche oggi poi due missili di Ezbollah hanno colpito Nazareth (che si riteneva ben oltre la portata delle armi di questi terroristi) nel quartire cristiano il primo è caduto nella zona Nord a pochi metri dalla basilica (di non so quale santo) ed ha ucciso due fratellini di 9 e 12 anni che stavano giocando, mentre l'altro ha colpito un altro passante.

Non vorrei che mi si fraintendesse , non sono un sostenitore dell'attacco israeliano indiscriminato , ma sono anche realista e mi domando giustamente che cosa farei io se ad esempio dal confine francese per 30 anni mi sparassero missili in testa. Il fatto che Israele esista ormai è un dato acquisito ed è inutile che nascondiamo la testa sotto la sabbia. A questo punto Sira , Giordania , Iran hanno davanti solo due strade, smettono di bacargli la fava (perchè dichiaratamente sono loro che armano ezbollah) e va bene , fanno ancora gli sgargiuli e nel giro di due anni al massimo possiamo smettere di preoccuparci della zona perchè israele avrà "bonificato" .

Sakugochi
20th July 2006, 11:08
Fu una delle mosse strategiche più riuscite della II guerra mondiale

Per quanto moralmente ed eticamente discutibile a dir poco (si trattava comunque di due città, non obiettivi militari ma civili), dal punto di vista militare non posso che darti ragione.

Jarsil
20th July 2006, 11:20
Ragazzi l'iran non è il giacimento per eccellenza di tutto il petrolio mondiale eh.. ci stanno ben altri paesi che avanzano con una concorrenza mostruosa, Russia e Venezuela per intenderci.
E comunque Jarsil, gli americani, saranno passati anche 60 anni, ma non ci pensarono molto a nuclearizzare il giappone, eppure ci stava "solo" l'oceano pacifico di mezzo (10k km? o di piu?). Senza considerare che nel '45 la flotta giapponese, che poteva attaccare la west coast dopo pearl harbour senza problemi, era ormai ridotta al niente di niente!


Il parallelismo con Hiroshima e Nagasaki non ha alcun senso se non la "somiglianza" del tipo di bomba, che non era manco fatta come quelle moderne btw.
Era diversa la situazione storica, era diversa la situazione "propagandistica", ormai lo hanno capito anche i sassi che la bomba l'hanno tirata sul giappone ma solo perché il fungo atomico fosse ben visibile da mosca e facesse dare una calmata ai bollenti spiriti di Stalin in tema di occupazione dell'europa.



Quindi ragionare in termini " non vivi con un conflitto ed una minacia sotto casa ma te ne stai comodo a 5000 km conta poco poichè la storia ha un caso fresco fresco in proposito.


Vedi sopra. Oggi, con questo contesto storico, gli USA non tirerebbero la bomba sul giappone.
Ma la tirerebbero forse sul messico, se si trovassero a dover fronteggiare per 30 anni una situazione stile israele.



Per quanto il petrolio faccia gola a chiunque, l'uso di armi nucleari rappresenterebbe un atto cosi cosi forte e azzardato da consentire un boicottaggio del'occidente verso le forniture iraniane. In questo ipotetico scenario l'iran finirebbe veramente col culo per terra, poichè ci vivono sull'oro nero.


Ma scherzi? Lol.
l'Iran da solo possiede quasi la metà del petrolio ancora da trivellare, secondo le ricerche geologiche recenti.
Nessun paese occidentale può fare a meno del petrolio, quello saudita non basta, quello iracheno ancora non arriva come si deve, quello venezuelano è poco per il fabbisogno mondiale.
Non sono cifre che invento io eh, basta sentire i commenti economici al riguardo.



Inoltre penso che l'uso di un arma atomica non faccia altro che alzare oltre ogni limite l'odio che provano tutti gli islamici verso israele, se gli ebrei lanciano un arma nucleare come minimo ogni pirla di terrorista vorrà attaccare a sua volta israele con qualcosa che non sia inferiore ad un arma chimica o batteriologica. E ce ne saranno talmente tanti da mettersi in coda al confine per poter entrare e fare le loro merdate.


Chi mena per primo, se mena con sufficiente forza, potrebbe non aver bisogno di tirare un secondo colpo.
Un attacco nucleare tattico a basso potenziale potrebbe fare meno vittime di quanto si creda comunemente (non son piu' tutte bombe come quella di Hiroshima dal raggio d'azione iperchilometrico), rendendo del tutto inutilizzabile ogni struttura militare per anni.



Israele è una potenza ma probabilmente non si è resa conto che sgomitando troppo potrebbe far innervosire tutti i mussulmani e non soltanto quelli più estremisti. In questo modo, se prima aveva a portata un nemico potenzialmente debole e dominabile, calcando troppo la manina si ritroverebbe contro a un gigante impossibile da piegare. Non se mi spiego... quella zona è proprio stata definita come una polveriera pronta a saltare, basta la scintillina... e un attacco non convenzionale altro che scintillina...

Yugin
20th July 2006, 11:38
Fu una delle mosse strategiche più riuscite della II guerra mondiale ed evitò che all'america ed al Giappone milioni di morti.
........


fu un atto barbaro che poteva essere attuato senza vittime o cmq senza le centinaia di migliaia di morti che ha provocato (tra morti e conseguenze).

uno degli imbecilli contrari si chiamava Albert Einstein ....

Jarsil
20th July 2006, 11:50
fu un atto barbaro che poteva essere attuato senza vittime o cmq senza le centinaia di migliaia di morti che ha provocato (tra morti e conseguenze).
uno degli imbecilli contrari si chiamava Albert Einstein ....

Ho la sensazione che a volte siate incapaci di giudicare una affermazione per quello che è.

Non è necessario ogni volta ribadire la propria moralità. Llaydee ha specificato, chiaramente, che fu una scelta TATTICA eccellente. Non si discute del fatto che fu una cosa immorale, anche perchè ci vuole un cretino per non riconoscerlo, lo fanno gli americani stessi. Ma dal punto di vista militare fu una operazione brillante e magistralmente condotta.

Come lo è stata del resto, dal punto di vista "militare e tattico" l'11 settembre.

Yugin
20th July 2006, 12:02
Ho la sensazione che a volte siate incapaci di giudicare una affermazione per quello che è.
Non è necessario ogni volta ribadire la propria moralità. Llaydee ha specificato, chiaramente, che fu una scelta TATTICA eccellente. Non si discute del fatto che fu una cosa immorale, anche perchè ci vuole un cretino per non riconoscerlo, lo fanno gli americani stessi. Ma dal punto di vista militare fu una operazione brillante e magistralmente condotta.
Come lo è stata del resto, dal punto di vista "militare e tattico" l'11 settembre.


io sono fatto di testa, cuore e sangue ... se tu sei solo testa sono fatti tuoi.

se tu vuoi usare la sola logica per discutere i fatti umani, puoi anche farlo se riesci a guardare negli occhi chi ha sofferto per tale azioni, io non ci riesco.
Commetti però un errore, perchè non è la sola logica che governa le azioni umane, anzi ....

poi leggiti bene quanto scrive Llay :

"Quando sganciarono Enola non avevano altre alternative se non una guerra strada per strada per aprirsi la strada fino al cuore dell'impero nipponico"

... e questa è una cazzata... o quanto meno confutabile dalle opinioni che trovi in giro da personaggi storici di livello quali Einstein.

Shub
20th July 2006, 12:19
Giusto per precisare sganciarono dall'Enola "little boy" che fu un mero sfoggio della potenza atomica appena acquisita e un test della stessa.
Il Giappone stava per arrendersi, ormai ridotto alla fame, circondato e rimasto solo. Gli Usa scelsero cinicamente, ma la guerra non si fa con le pistoline a scoppio, di usare la nuova e potentissima arma.
Da quel momento inizia la guerra fredda.

Sul discorso Israele e Iran, abbaieranno e sbraiteranno ma non si toccheranno mai.

Jarsil
20th July 2006, 12:20
o quanto meno confutabile dalle opinioni che trovi in giro da personaggi storici di livello quali Einstein.

Con tutto il rispetto per il cervello di Einstein, era un fisico e un matematico, ma non era un esperto, giustamente, di tattica militare, non trovi?

Kith
20th July 2006, 12:58
letto le 4 pagine di thread mi sento di uppare Jarsil in toto.

Resto allo stesso tempo sconcertato dalle affermazioni di certi Ezbollah Fanboy...

Llaydee
20th July 2006, 14:35
Giusto per precisare sganciarono dall'Enola "little boy" che fu un mero sfoggio della potenza atomica appena acquisita e un test della stessa.
Il Giappone stava per arrendersi, ormai ridotto alla fame, circondato e rimasto solo. Gli Usa scelsero cinicamente, ma la guerra non si fa con le pistoline a scoppio, di usare la nuova e potentissima arma.
Da quel momento inizia la guerra fredda.
Sul discorso Israele e Iran, abbaieranno e sbraiteranno ma non si toccheranno mai.

Errato purtroppo , questo concetto sarebbe valido per un pensiero moderno, attuale e soprattutto occidentale, ma il giappone di allora non intendeva in alcun modo la parola RESA. Se hai avuto modo di seguire alcuni documentari su History Channel (ne hanno trasmessi diversi prima dell'anniversario dello sgancio dell'atomica) avresti avuto un nuovo punto di vista su questa situazione.

Di fatto gli americani avevano già effettuato altri 4 test nucleari prima di nagasaki ed Hiroshima , test che erano per di più stati ampiamente pubblicizzati proprio perchè servissero come deterrente e per spaventare le forze giappnesi che ancora resistevano.

Poi presero Okinawa , 70.000 morti solo nel primo giorno , non so se ti rendi conto , hai presente la Normandia, quello che chiamarono l'inferno delle spiaggie ? Benissimo , lo sbarco in Normandia (parlando di meri numeri) costo la vita a 40.000 alleati , 40.000 giovani soldati , che perirono nei primi 4 giorni di scontri (o forse nei primi 3) parliamo delle sole vittime alleate , non contiamo i civili francesi ed i soldati tedeschi.

Benissimo Okinawa , la soglia di una nazione distrutta e ridotta alla fame , costò la bellezza di 70.000 vittime americane (senza considerare di nuovo le vittime giapponesi e civili) solo nel primo giorno .

Il conceto di RESA non esisteva , al punto che quando l'imperatore prese in considerazione l'idea della firma di una pace (meno di una settimana prima dello sgancio del Little boy) vi fu una congiura di palazzo ordita da un gruppo di militari importantissimi che di fatto isolarono la residenza dell'imperatore sequestrandolo ed imponendogli di non arrendersi al diavolo occidentale. Avrebbero resistito ammucchiando i loro cadaveri lungo le strade se necessario.

Non avevano alternative.

Moralmente fu una scleta giusta ?

NO

Ma non fu una scelta morale , bensì una scelta TATTICA che venne imposta dalla situazione ed alla quale gli americani si prestarono loro malgrado, il discorso era molto semplice, sul suolo patrio il giappone disponeva ancora di diverse migliaia di soldati veterani richiamati durante la ritirata, senza considerare i civili che potevano essere armati che avrebbero (come e' costume di questa popolazione) fornito un fronte unico per difendere il centro della loro cultura , l'imperatore.

Per farti un semplice esempio dal momento della firma dell'armistizio da parte dei rappresentanti dell'imperatore al giorno successivo furono più di 2000 i giapponesi di ogni ceto sociale che si suicidarono alcuni anche pubblicamente....2000 !!!!!

Ragionare con la mentalità occidentale e con il nostro punto di vista "moderno" è sempre un errore, abbiamo ad oggi valori diversi e modalità differenti.

Shub
20th July 2006, 15:01
Io ero rimasto ai documentari dell'istituto luce, non ho sky, e da quello che avevo letto anni fa nei libri di storia a scuola.

Sapevo che l'imperatore voleva firmare, sapevo della resistenza anche dei civili nipponici, sapevo dei suicidi seguendo la regola del bushido.

Non discuto la scelta tattica di nuclearizzare il Giappone, è una guerra e non un picnic, se per sconfiggere un nemico puoi farlo in modo che possibili futuri nemici si cacano addosso, lo devi fare.

Indipendentemente dai 70k di morti di Okinawa la scelta americana in ottica militare fu perfetta, sotto il profilo morale bhè...la guerra non da spazio a queste scelte da quando durante la prima guerra mondiale anche i civili divennero obiettivo dei militari.

Prima colpire un obiettivo civile era impensabile, se non durante le epoche barbare ma anche li, c'era un codice da seguire dove in eserciti regolari, chi compiva scempi veniva passato a fil di spada.

Cmq sto esulando dal contesto. :)

Llaydee
20th July 2006, 15:49
Io ero rimasto ai documentari dell'istituto luce, non ho sky, e da quello che avevo letto anni fa nei libri di storia a scuola.
Sapevo che l'imperatore voleva firmare, sapevo della resistenza anche dei civili nipponici, sapevo dei suicidi seguendo la regola del bushido.
Non discuto la scelta tattica di nuclearizzare il Giappone, è una guerra e non un picnic, se per sconfiggere un nemico puoi farlo in modo che possibili futuri nemici si cacano addosso, lo devi fare.
Indipendentemente dai 70k di morti di Okinawa la scelta americana in ottica militare fu perfetta, sotto il profilo morale bhè...la guerra non da spazio a queste scelte da quando durante la prima guerra mondiale anche i civili divennero obiettivo dei militari.
Prima colpire un obiettivo civile era impensabile, se non durante le epoche barbare ma anche li, c'era un codice da seguire dove in eserciti regolari, chi compiva scempi veniva passato a fil di spada.
Cmq sto esulando dal contesto. :)

Questa congiura è tornata nuovamente alla ribalta storica quando , nel 1985, il figlio (o forse i nipoti , non ricordo bene) di uno dei generali che ordirono il complotto richiese ufficialmente all'imperatore di poter riporre i resti del suo caro nel mausoleo di TOKIO , mausoleo in cui sono ospitati i resti di numerosi militari periti durante la storia del Giappone , dagli albori ad oggi.

Tale richiesta fun un piccolo scandalo in quanto appunto di fatto questi si era ribellato al proprio signore e (per la morale giapponese) indegno di riposare con il resto dei caduti ed eroi della patria.

Il permesso venne quindi negato.

Andando leggermente OT.

A seguito di questa piccolo "scandalo" nacque un movimento di opinione estremamente nazionalista e revisionista , che invece idolatrava come ultimi eroi proprio colore che si erano rifiutati di arrendersi e si cominciarono anche a fare nomi di "grandi patrioti" tra questi nomi vennero poi anche fuori una serie di persone (la memoria al momento mi tradisce sulle identità) che erano sepolte in questo grande mausoleo e riverite come eroi, questi erano i carnefici , i responsabili morali e materiali di immani scempi compiuti ai dannidelle popolazioni filippine, dei prigioniri di guerra inglesi , di civili cinesi.
Di esperimenti assurdi con cavie umane compiuti nei laboratori della manciuria ,ropbe che i nazisti e Menghel erano Madre Teresa al confronto.

Fu proprio sull'onda di questo nuovo revisionismo che per placare le masse ed a seguito delle proteste internazionali i resti di questi gerarchi assassini vennero asportati dal mausoleo e da allora sono ospitati in un altro tempio, dall'altra parte della città.

Yugin
20th July 2006, 21:07
Con tutto il rispetto per il cervello di Einstein, era un fisico e un matematico, ma non era un esperto, giustamente, di tattica militare, non trovi?

hai ragione .... speriamo che gli esperti militari si estinguano velocemente e senza lasciare progenie :)


mi dispiace per i loro ammiratori, dovranno trovarsi altri stimoli ... :drool:

ahzael
21st July 2006, 04:59
una cosa sola e' certa, che conta di piu' un pelo di fica..............

Beregond
21st July 2006, 22:02
Se io lascio che un assassino si nasconda in casa mia sapendo cosa ha fatto, di norma verrei accusato di complicità (correggetemi se sbaglio :rolleyes: )
Se il Libano non fa niente di radicale x liberarsi di quesi fottuti Hezbollah o come diavolo si scrive è loro complice almeno a livello di autorità; lo so benissimo che ci sono milioni di poveri cristi che non ne possono niente x il rapimento e che di certo non li appoggiano, come è successo milioni di volte nella seconda guerra mondiale e in tutte le guerre della storia, o mi vorrete dire che ogni singolo tedesco approvava in pieno Hitler e i suoi campi di concentramento? Eppure si sono presi lo stesso le bombe in casa, la guerra x come la si è combattuta finora implica anche questo purtroppo...infatti la guerra è brutta e sbagliata di x se, ma a volte poco evitabile: questo è uno di quei casi
A meno che il Libano non chieda l'aiuto del mondo occidentale x liberarsi di quelle piattole non ritengo evitabile la guerra
Sono rimasto basito cmq quando ho letto che la sx ha messo sullo stesso piano Israele e gli Ez

Xangar
21st July 2006, 22:15
Se io lascio che un assassino si nasconda in casa mia sapendo cosa ha fatto, di norma verrei accusato di complicità (correggetemi se sbaglio :rolleyes: )
Se il Libano non fa niente di radicale x liberarsi di quesi fottuti Hezbollah o come diavolo si scrive è loro complice almeno a livello di autorità; lo so benissimo che ci sono milioni di poveri cristi che non ne possono niente x il rapimento e che di certo non li appoggiano, come è successo milioni di volte nella seconda guerra mondiale e in tutte le guerre della storia, o mi vorrete dire che ogni singolo tedesco approvava in pieno Hitler e i suoi campi di concentramento? Eppure si sono presi lo stesso le bombe in casa, la guerra x come la si è combattuta finora implica anche questo purtroppo...infatti la guerra è brutta e sbagliata di x se, ma a volte poco evitabile: questo è uno di quei casi
A meno che il Libano non chieda l'aiuto del mondo occidentale x liberarsi di quelle piattole non ritengo evitabile la guerra
Sono rimasto basito cmq quando ho letto che la sx ha messo sullo stesso piano Israele e gli Ez

La situazione è un pelo più complicata rispetto a come la vedi tu. Il governo libanese ha da poco tempo una vera e propria autonomia e ancora non ha un vero e proprio esercito che da solo possa fronteggiare gli Hezbollah, garantendosi il controllo la zona sud della propria nazione. Paradossalmente il sud libanese è uno "stato autonomo" fuori dal controllo dell'autorità centrale nazionale. Non hanno mai avuto la capacità di far fuori gli hezbollah, anche se non c'e' mai stata una volontà ferrea per farli fuori.
Il governo ha certamente le sue responsabilità ma alla fine si ritrova coinvolto in una guerra non voluta a causa di un gruppo politico terrorista che ha scavalcato l'autorità governativa e che autonomamente ha causato l'attuale guerra in atto.

Beregond
21st July 2006, 22:52
La situazione è un pelo più complicata rispetto a come la vedi tu. Il governo libanese ha da poco tempo una vera e propria autonomia e ancora non ha un vero e proprio esercito che da solo possa fronteggiare gli Hezbollah, garantendosi il controllo la zona sud della propria nazione. Paradossalmente il sud libanese è uno "stato autonomo" fuori dal controllo dell'autorità centrale nazionale. Non hanno mai avuto la capacità di far fuori gli hezbollah, anche se non c'e' mai stata una volontà ferrea per farli fuori.
Il governo ha certamente le sue responsabilità ma alla fine si ritrova coinvolto in una guerra non voluta a causa di un gruppo politico terrorista che ha scavalcato l'autorità governativa e che autonomamente ha causato l'attuale guerra in atto.

Anche l'Iraq ha il governo da poco, però i militari occidentali ci sono stati e nessuno da li tira razzi al Kuwait o paesi limitrofi ne rapisce militari in stati stranieri :shrug: cmq ammetto di saperne troppo poco x valutare a fondo la questione, ma nel mio piccolo se dalla casa dei vicini mi tirano dei fischioni in casa e mi rapiscono il cane mi incazzerei non poco :sneer: