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View Full Version : Morto Haider



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Shub
5th November 2008, 09:41
Io la chiamo ipocrisia...non conformismo.

Hudlok
5th November 2008, 10:25
Avete visto il servizio delle iene su Haider ? Alla fine si è appurato che tornava ubriaco da un locale gay e stava con il suo vice! Ora io onestamente non so cosa pensasse sui gay Haiden, ma di solito le persone di destra sono abbastanza omofobiche, come anche il capo della destra Olandese...così come quel politico dell'Udc (Cesa? non ricordo). Quello che voglio dire è che è strano come spesso le persone definite molto bigotte alla fine sono l'opposto di quello che sembrano. Bho volevo solo dire questo. Torno nel mio antro.

Bella


DOLGE&GABBANA SONO DI DESTRA E PURE PARECCHIO FROCI.

BOOOOOOOOOOOOOOM.

L'associazione destra omofobico e sinistra vojamoce bene sta nella testolina malata di gente malata incapace di ragionare fuori dagli schemini.

Il bello della faccenda e che questa gente malata non riconosce il proprio limite ma lo proietta su categorie di persone di cui non ritiene di far parte.



Cazzo ci sono N pagine di post e anocora si viene fuori con sta cagata pazzesca di haider razzista e omofobico.

Ma per fortuna Aleterion ha esplicitato che ciò frutto del pregiudizio comune.

holysmoke
5th November 2008, 10:29
hudlol forse destra destra non la "destra" del pdl no?

Hudlok
5th November 2008, 10:43
Contestualizziamo:

Leggendo molti quotidiani italiani di ieri, ad andare in Austria di questi tempi ci sarebbe da aver paura. Crollano i partiti «buoni», socialisti e democristiani; cresce la destra, votata oramai da un austriaco su tre. Soprattutto dai giovani, moltissimo dalle donne. E se la destra nell'Europa continentale lascia sempre un certo timore, quando parla tedesco può diventare addirittura «un incubo». E per dare allo spettro della destra pericolosa un volto, cosa c'è di meglio che utilizzare quello noto di Jörg Haider, l'unico politico europeo democraticamente eletto contro cui l'Unione nell'ormai lontano 2000 decise di imporre sanzioni necessariamente rivelatesi una inconcepibile macchinazione in stile totalitario.
Ma nel caos di quei mesi nacque la leggenda dell'uomo nero mitteleuropeo una costruzione mediatica utile all'internazionale socialista, in quegli anni al potere in mezza Europa (e alla Commissione europea) per impedire alle destre europee di andare al governo. Non solo in Austria, ma soprattutto per correre in soccorso dei socialisti francesi e del centro sinistra italiano arginando le loro rispettive destre: Le Pen in Francia, Berlusconi, Bossi e Fini in Italia. Un piano folle, che oggi nessuno avrebbe il coraggio di riproporre e che in piccola parte è stata una delle cause del declino nella fiducia nelle istituzioni europee in molti paesi dell'Unione. Nel frattempo Jörg Haider è sopravvissuto alle sanzioni e ha fatto parecchia strada.
I tre saggi a cui l'Unione europea affidò il compito di monitorare la democrazia in Austria dopo la vittoria di Haider del 1999 furono costretti a concludere che sulle rive del Danubio blù non esistevano partiti non democratici. L'Fpo entrò nel governo con i democristiani e non si registrò nulla di preoccupante per la democrazia. Anzi, Haider colse l'occasione di aver portato la destra austriaca per la prima volta al governo per tentare una resa dei conti con l'ala nazionalista all'interno del suo partito.
Una resa dei conti che lo vide perdente e lo costrinse nel 2005 ad abbandonare l'Fpo e ricominciare da zero, fondando un nuovo partito, il Bzo, un partito conservatore e laico, liberale in economia ma sociale, territoriale ed identitario. Con questo partito ha governato la Carinzia per due mandati consecutivi con consensi altissimi alleandosi, senza scandali, con il partito socialista. Non ha coltivato rapporti con i vari partitini e gruppuscoli di estrema destra presenti in Europa. Tutt'al più ha sviluppato qualche rapporto in Italia con Lega e Forza Italia, ma anche con la sinistra quando Illy governava il Friuli Venezia Giulia. Alle ultime elezioni, nonostante lo scontro interno alla destra austriaca e l'ascesa della vecchia Fpo, il Bzo ha triplicato i suoi consensi arrivando all'11%.
Gli stessi media austriaci, tutti storicamente contrari ad Haider, da qualche tempo hanno cambiato i toni su di lui riconoscendogli esperienza e maturità politica. È un peccato che i media italiani commentando le elezioni austriache non abbiano colto queste evoluzioni. Si poteva fare uno sforzo in più, come qualche anno fa fece il bravo giornalista di Liberazione Fabio Giovannini che, in un libro del 2000 sul leader della destra austriaca, sostiene che Haider non è un nostalgico del passato e del nazismo, bensì il primo di una nuova schiera di politici conservatori e reazionari che incarna le caratteristiche di una destra moderna, agguerrita, abile con i media e proiettata nel futuro.
Bastava rileggere le interviste di Simon Wiesenthal del '97, il famoso austriaco cacciatore di nazisti, che già allora suggeriva ai media internazionali di non demonizzare la figura di Haider in quanto non è né un neo-nazista né si è mai abbandonato ad espressioni anti-semite o anti-israeliane. Domenica scorsa Haider ha vinto per questo: non ha guardato al passato ma ha saputo conciliare liberismo e tutela della famiglia; identità, tradizione e modernità. Scrivere oggi articoli su Haider da Vienna o da Berlino è come fare un reportage sulla Lega da Palermo o da Madrid. E soprattutto continuare ad etichettare la destra di Haider come radicale è oggi un'operazione politicamente scorretta. Forse i radicali veri di Marco Pannella dovrebbero intervenire per tutelare la propria identità politica, mai tanto abusata come in questi giorni.




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Rapporti del partito con gli omosessuali:

Il Gazzettino, 13 novembre 2005


Forti controversie all'interno del governo di centro-destra austriaco sulla possibilità di una 'convivenza registrata' per coppie omosessuali, che metterebbe di fatto questi legami sullo stesso piano del matrimonio. Il partito popolare (cristiano, moderato) del cancelliere Wolfgang Schssel (Övp) si oppone alla richiesta, mentre l'alleato junior Bzö (Lega per il futuro dell'Austria) del leader liberal nazionalista Joerg Haider è a favore. La disputa fa seguito a una sentenza della Corte costituzionale dei giorni scorsi, che ha respinto come anti-costituzionale e discriminatoria una legge che prevede il diritto all'assicurazione gratuita per i partner di persone coperte da previdenza sociale, solo però se non sono dello stesso sesso. Il ministro della Giustizia Karin Gastinger, del partito di Haider, ha annunciato subito di voler usare i nove mesi concessi dalla Corte per modificare la legge e includere anche la possibilità di 'convivenze registrate' per coppie lesbiche e gay. Il partito di Schssel invece, tramite la portavoce per gli affari della Giustizia, Maria Fekter, ha fatto sapere di essere contraria a tali «matrimoni di seconda classe». Il presidente della Camera dei deputati, Andreas Khol (Övp), pur non esprimendo una posizione chiara sulla questione, ha accusato il ministro della Giustizia di aver frenato in passato proposte per rimuovere alcune singole discriminazioni di omosessuali, per esempio riguardo al subentro in contratti d'affitto. Haider, presidente del Bzö e governatore della Carinzia, ha a sua volta sottolineato che «tutti coloro che vivono in una comunità riconosciuta dalla Corte Costituzionale, in futuro devono essere trattati alla stessa maniera». Finora in Europa solo Olanda, Belgio e Spagna prevedono la possibilità di matrimoni gay. La 'convivenza registrata' per coppie omosessuali è invece possibile in Germania, Danimarca, Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Gran Bretagna, Andorra, Lussemburgo e in Francia. Nel 2006 seguirà la Slovenia, un anno dopo la Svizzera.

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Rapporti del partito con gli immigrati:
euronews: Quello che mi irrita, quando leggo il suo programma elettorale, la sua campagna diffamatoria nei confronti dei richiedenti asilo. Non lo capisco.

Jörg Haider: Non è una campagna diffamatoria. Credo che un politico responsabile che si preoccupa della sicurezza dei cittadini, non fa nessuna campagna diffamatoria. Si sentono aggrediti, quelli che sono chiamati in causa direttamente. Ma un richiedente asilo che in Austria cerca protezione, deve comportarsi bene, come un ospite – e allora è solo una questione di tempo. Ma quando un ospite non sa comportarsi bene, io gli faccio tanti auguri e lo mando via! E’ semplice. Questo vale per i richiedenti asilo che sono incorsi in una pena. Devono andarsene.
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Manovre razziste:





QUESTA è LA SUA UNICA MANOVRA TREMENDAMENTE RAZZISTA DOCUMENTATA:

http://www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051214it.html




















Questo è quanto holysmoke. Fatti i conti te.

holysmoke
5th November 2008, 10:48
Questo è quanto holysmoke. Fatti i conti te.


ma chi se ne frega io ho commentato il tuo post nn la questione e tu mi rispondi con un wall of text... leggitelo tu :achehm:

Alkabar
5th November 2008, 11:15
Io la chiamo ipocrisia...non conformismo.

Conformismo fa piu' grosso :devil:.

Hudlok
5th November 2008, 11:27
ma chi se ne frega io ho commentato il tuo post nn la questione e tu mi rispondi con un wall of text... leggitelo tu :achehm:

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