io si preferivo 1 mese stile marzo per tutto novembre poi a dicembre vedevamo, lasciavamo un po stile zone arancio per tutti, e lock down stile zone rosse per il 24/25/26/27 e 30/31/1/2
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Si ma non metti le regioni gialle a dicembre allora, che cazzo che senso ha dai. Sono le solite regole all'italiana, dove lo stato ti deve dire anche a che ora devi andare a cagare, però in maniera comunque un po' aggirabile per lasciare uno spiraglio.
A me sta roba pare indifendibile. Però a voi piace essere trattati da mongoloidi evidentemente
Il problema è che *siamo* "mongoloidi", almeno nella maggior parte dei casi, ed è giusto essere trattati come tali. Alcune questioni sollevate, anche in questo thread, mi sembrano la prova evidente.
Aggiungo che 2 settimane fa è morta mia nonna, sola come un cane perché le RSA erano blindate a causa di infetti DENTRO la RSA.
Se invece di pensare al porco dio di natale i geni al comando avessero pensato un po' meglio i protocolli per RSA ospedali etc magari sarebbe andata diversamente, quantomeno in maniera più umana
Condoglianze.
Vediamo tutti i giorni cosa sta succedendo nelle RSA, purtroppo. E pensare che una delle teorie che va per la maggiore qua dentro è quella di rinchiudere tutti i vecchi.
Perchè no?
La valutazione delle regioni "a colori" nulla c'entra con regole "speciali" per un periodo particolare, è ordinaria gestione della progressività delle restrizioni di spostamento basata su parametri oggettivi di propagazione del contagio e capacità sanitaria, e giustamente continua come previsto per la sua strada.
Se la modificassero a piacimento a seconda delle situazioni allora sì che sarebbe un'assurdità fatta a cazzo di cane.
A questa valutazione e regole conseguenti aggiungi regole specifiche più restrittive per questi 15 giorni che si sanno essere di grande movimentazione e grande contatto sociale, quindi foriere di maggiori rischi potenziali. Non ci vedo nulla di strano o indifendibile. Poi possiamo discutere 20 anni sulla appropriatezza di queste regole aggiuntive, con la certezza che non esiste il "pacchetto ideale" e che qualsiasi norma avrà degli elementi o risvolti discutibili.
A me non sembra trattare la gente da mongoloidi. Sarei stato addirittura più restrittivo, ma capisco che qualche concessione all'economia che gira sotto natale andava fatta.
Sentiamo tu cosa avresti fatto in alternativa. "Liberi tutti" come da zone gialle? Sono curioso.
Mi spiace per la nonna, ma i protocolli per ospedali e RSA esistono da mesi e sono appropriati (salvo qualche buontempone di governatore regionale di dx come Toti che torna alla carica ogni tanto per mettere i covid positivi nelle RSA invece che negli ospedali), purtroppo nessun protocollo per quanto ben fatto impedirà mai totalmente al contagio di entrare attraverso gli operatori (specie se non ligi al rispetto delle regole, e torniamo sempre lì... vogliamo parlare del medico di AL che con la febbre è andato a lavorare da positivo in ospedale ginecologia perchè aveva deciso lui che era solo un mal di gola?) ed altri soggetti che operano nelle strutture. Pensa cosa sarebbero RSA ed ospedali con il libero accesso anche dei visitatori... Lo abbiamo visto in 1a ondata. Una strage.
avrei tolto queste restrizioni agli spostamenti comunali, in quanto assolutamente arbitrari. Di uno può andare al centro commerciale ma non puoi vedere i parenti fuori dal comune, a me questo sembra assurdo.
Ma di fondo secondo me abbiamo filosofie diverse rispetto a cosa sono e a cosa servono le restrizioni. Per me le restrizioni devono essere applicate principalmente per evitare che qualcuno si esponga in maniera involontaria: obbligo al lavoro remoto così le aziende non possono obbligarti ad andare in ufficio, chiudo le attività molto a rischio per evitare che in primo luogo chi ci lavora sia esposto (piscine palestre etc). Al limite chiudo le scuole per lo stesso motivo. NON ti vieto di vedere i tuoi a natale perché penso che tu sia mongoloide e che faccia un cenone con 50 persone che non conosci. A me lo stato mamma sta sul cazzo, ma capisco sia lo standard in italia.
Rispetto alle RSA mi lamento appunto dei protocolli, non puoi chiudere la gente dentro in maniera indefinita, a prescindere dal fatto che abbiano o meno il coronavirus. Non fai morire la gente sola perché non sei in grado di organizzare alcun tipo di visita anche dietro un vetro o stocazzo. Tra l'altro nel caso specifico mia nonna il covid lo aveva già fatto quindi figuriamoci.
Lo stato mamma è figlio dei cittadini livello sociale "bambini irresponsabili un po' mongoloidi".
Non siamo il primo paese d'europa per analfabetismo funzionale mica per nulla, eh.
Mica siamo in CH
Alcune risposte alle domande più frequeti sui vaccini
https://www.ansa.it/canale_scienza_t...766b9e3b2.html
Scusami ma non vedo domande così assurde soprattutto se si tiene presente di quanto si possa apprendere dalle varie fonti di informazione.
Al di là delle "ingiustizie" - che poi cambia in base al punto di vista di ognuno di noi, io credo che si perda di vista il punto della situazione: gli interventi devono essere efficaci e avere un'utilità. Questa è la prima cosa.
Poi, se riesci a comunicare bene questa utilità è ancora meglio, perché è dimostrato che aumenta il rischio che l'intervento (restrizione in questo caso) sia rispettato. E in Italia ne farei proprio un mantra di vita visto che sappiamo di non poter, saper e voler controllare.
Se ti affidi al buon senso e alla cultura dei cittadini allora lavora perché questo sia il più efficace possibile. La schizofrenia riduce ancora di più la fiducia verso gli interventi. Se poi gli interventi sono oggettivamente inutili si riduce ancora di più la fiducia. Se poi la politica ci sguazza, la fiducia scende ancora di più. Se poi i media ci mangiano sopra, allora la fiducia va anche a farsi benedire. E visto che non si controlla e non c'è modo di controllare allora a casa stiamo io, mammt e tu.
Purtroppo questi interventi, come dicevo ormai da tempo, non sono adeguati. Sono inefficaci. E questo è grave ancor di più perché l'intervento è stato adottato con un 1 o 2 mesi di ritardo. Si tratta di appiccare l'incendio in casa, decidere di considerarlo dopo 2 ore di fiamme alimentate, e provare a spegnerlo soffiando. A un certo punto mio fratello si rompe il cazzo pure di soffiare, tanto è inutile.
Intervento in ritardo + intervento inefficace + intervento nemmeno rispettato (in parte perché percepito come inefficace, come inutile, come ingiusto) = record mondiale di restrizioni totali, record mondiale di tempo sotto restrizione, record mondiale di danni economici, record mondiale di morti.
E la cosa bella è che probabilmente con altri al Governo la situazione sarebbe stata MOLTO più disastrosa.
Ma pensa un po', il modello svedese di qui e di là, e poi:
https://www.bloomberg.com/news/artic...tions-escalate
:sneer:
Che il CD modello svedese avesse fallito miseramente lo si sapeva da tempo, sufficiente confrontare i dati di mortalità eccedente con quella dei paesi limitrofi/simili che sono stati più "prudenti". Soltanto i tonti vaneggiano ancora di efficienza/sagacia del "modello svedese".
@Dark non ho mica dellto che sono domande assurde, anzi.
Essendo ricorrenti meritano risposte chiare ed esaustive.
Lasciar perdere cosa?
I protocolli per l eRSA sono adatti alla situazione e ben fatti da ISS. Trovami qualcosa nel protocollo che non abbia senso, sia malfatto o sia decisamente migliorabile. https://www.epicentro.iss.it/coronav...-19-4-2020.pdf
Poi se l'applicazione è all'italiana non è che ci possiamo lamentare con chi fa i protocolli. Prenditela con chi li deve gestire e ne ha la responsabilità, ovvero la regione/ASL., (come per tutta la sanità), quindi il discorso "invece di sputar fuori normative del cazzo il governo si dedicasse a migliorare i protocolli covid nelle RSA" è una cagata.
Ma cagata cosa. Chiudi dentro anziani soli senza possibilità di contatto e comunque hai 3/4 degli ospiti che si sono presi / fatti il col covid. Mia nonna uguale, quando han fatto i tamponi a tappeto è uscito fuori era positia.
Vuol dire che quello che stai facendo lo stai facendo male, il problema non sono le visite agli anziani ma la gente che ci lavora dentro. Rinchiuderli dentro risulta solamente crudele
Ok all'ISS sono dei coglioni.
Prossima volta per i protocolli chiediamo ad Hador.
Il protocollo è adeguato ed è redatto dal massimo organo competente in materia. Non ci sono strumenti potenzialmente migliori per limitare il contagio intra RSA e per evitare che esse diventino delle mine vaganti di propagazione alla popolazione. Non troverai tra esperti "qualificati" una voce dissenziente in tal senso. Ma noi abbiamo Hador che la sa più lunga...
Se poi per inadempienza delle strutture e/o per l'incapacità italica di rispettare le regole o perchè comunque è impossibile azzerare il rischio contagio avendo gente che entra ed esce (operatori) hai la diffusione nelle RSA il responsabile non è il protocollo da cambiare.
Indico la luna e tu continui a guardare il dito.
Pensi sia un problema solo italiano? si stima che il 50% delle morti europee sia avvenuto nelle RSA.
Dai, dacci la bacchetta magica... siccome prendono comunque il covid allora apriamo ai parenti/visitatori, tanto è uguale?
Non è uguale una fava, se ci provi forse lo capisci.
Il problema sono sia gli operatori che i visitatori.
Siccome i secondi non sono indispensabili è la prima cosa che levi. Crudele? Sì. Indispensabile? Anche. Diversamente oltre ad avere tanti ammalati dentro, avresti catene di contagio allucinanti portate fuori dai parenti. Lo capirebbe anche un bambino, suvvia. Basta leggere le premesse del report/protocollo ISS. Che peraltro non vieta tout court le visite, quindi sono decisioni delle strutture o della governance regionale.
Quindi ancora una volta prendersela con il governo o ISS sono cagate. Se non hai più visto la nonna prenditela con Fontana/Gallera, il dinamico duo, o con il direttore della RSA.
Questo è il dpcm a riguardo
"l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione".
intanto ieri a Riccione le nuove luminarie con Djset...
Bonaccini è in rage
Attachment 11427
Prenotato il tampone per il 24 mattina :banana:
Sai che negativo al molecolare non ti da certezza di esserlo nelle 72 ore successive all'ultimo contatto potenzialmente infettivo, vero?
C'è l'incubazione.
Quiindi potrssti tranquillamente contagiare i familiari il 25/26 col tampone negativo ;-)
Se vuoi fare pranzone andava fatto il 22 e poi chiuso in casa fino al 25 :-D
In farmacia questi giorni
Salve vorrei fare il sierologico che devo andare via per natale... guardi che non è diagnostico quindi la negatività non vuol dire nulla.
1... 2... 3... vabbe è uguale lo stesso devo partire facciamolo
andrà tutto bene
Potrei tranquillamente essere stirato per strada mentre vado a casa loro oppure scivolare per le scale mentre scendo di casa.
Quando vado in motorino metto il caso anche se so che se una macchina mi prende in pieno casco o non casco finisco al creatore è solo cercare di abbassare la possibilità di rischio ;)
Te stavo a cojonà eh
E flammiamo un po'!
Ma basta con sta risposta del cazzo "allora fallo tu un protocollo". Ma se un mio cliente ha un problema con quello che faccio mica gli rispondo "eh allora implementarlo te il sistema". Ma che modo di ragionare è.
Io giudico da quel che ho vissuto: anziani che se lo sono fatto tutti, e comunque tutti sempre isolati. Paghi il prezzo dell'isolamento, e cmq te lo becchi. E non è che siamo a Reggio Calabria ma a Milano.
Da protocollo poi appena lo ha uno sono tutti isolati, a prescindere se lo hanno già fatto o meno.
Mi sfugge come si possa esser contenti.
Io su sto vaccino nel breve termine come salvatore del mondo non ci credo.
Per 2 semplici ragioni:
1_ Per essere realmente effettivo bisognerebbe sincronizzare una vaccinazione di massa importante sulla popolazione, cosa che non accadrà per un discorso sia di scorte limitate sia di persone che non si faranno cmq il vaccino essendo volontario per le + disparate ragioni
2_ La durata dell'immunità non supererà probabilmente 1 anno (a dir tanto mi sa, non ci sono certezze ad oggi ma di certo non si parla di immunità a lungo terminee) quindi te lo devi cmq rifare nel giro di 1 anno, e vedi il punto 1, questo crea problemi poi nel "muro" per bloccare il virus sia nello scoraggiare le persone a farselo
Io penso che "incentivi" a farselo possano sinceramente fare la differenza (anche solo un non obbligo più a portare la mascherina) quindi la cosa andrà monitorata strada facendo.
Mi aspetto un miglioramento della situazione quindi nel 2021 ma per vedere la luce in fondo al tunnel per me se ne parla almeno del 2022, SE si fanno le cose fatte bene.
Penso che la "volontarietà" dipenderà dal raggiungimento della percentuale richiesta al raggiungimento dell'immunità. Se il popolino preferirà in larga parte non vaccinarsi, come pare dai primi sondaggi, vedrai che il vaccino smetterà di essere volontario. E a quel punto mi auguro che trovino il modo di inocularlo per via anale con un ago di 10cm di diametro (per chi si rifiuta, ovviamente).
Però i problemi delle scorte è dei dubbi sulla durata dell'immunità sono evidenti. In sostanza sono d'accordo al 100% con Marphil, anche secondo me il 2021 continuerà ad essere un anno molto complicato e pieno di inevitabili restrizioni.
Tu hai problemi col nulla, nel senso che vorresti l'impossibile.
Se hai un cliente che vuole l'impossibile e continua a criticare il tuo lavoro lo mandi affanculo (senti, fatti il lavoro da solo, visto che non ti va bene un cazzo).
Non puoi avere nelle RSA pochi o zero contagi e accesso libero per i visitatori.
E nemmeno pensare che bloccando i visitatori si riduca drasticamente la possibilità di contagio all'interno. Putroppo è fantascienza. O li chiudi in una bolla, oppure sono luoghi ad alto rischio.
E la soluzione non può essere "e vabbeh, allora tanto vale lasciar entrare i visitatori, tanto si ammalano comunque tutti lo stesso".
Perchè significa:
massimizzare le probabilità che lo facciano tutti dentro con certezza, mentre non è così sempre ed ovunque
aumentare i rischi che in piena ondata epidemica entrino altre infezioni opportunistiche
creare delle bombe di diffusione covid che attingono facilmente i visitatori ed i loro contatti, con catene esponenziali.
Sono tutti isolati a prescindere perchè è una precauzione standard per le infezioni in comunità, al di là delle immunizzazioni da infezione acquisita.
Il buon senso prevede che dove ci sono situazioni a più alto rischio si limiti l'accesso, per protezione sia di chi sta dentro sia di chi viene da fuori. Non puoi vedere la questione solo per chi sta dentro.
Negli ospedali vale esattamente lo stesso principio, per fortuna, ed al di la del fatto che la cosa ti scontenti o meno è la cosa più sensata da fare.
E' esattamente ciò che dicono tutte le organizzazioni sanitarie, mondiali e nazionali, oltre agli esperti.
Però sarà, se efficace, un grosso passo avanti nella gestione della crisi.
La combo perfetta sarà vaccino efficace almeno annuale con disponibilità ubiquitaria + target therapy con anticorpi monoclonali. A quel punto si potrà respirare.
Il buon senso è che se una persona già immunizzata sta morendo non la lasci morire sola, dopo mesi di isolamento che ti fanno andare fuori di testa, perché non sei capace di gestire la cosa.
Dopo che, sempre per la sopracitata incapacità, hai fatto prendere il covid a metà ospiti dato che te ne sei sbattuto i coglioni fino a che non hanno iniziato a morire.
Chiedere che le RSA non siano carceri non mi sembra una pretesa assurda. il paragone con l'ospedale funziona fino ad un certo punto, uno in ospedale non ci vive.
Sulla questione RSA, se ho ben capito, la critica qui mossa è quella di non poter visitare gli anziani che sono già passati per il COVID.
Penso che qualsiasi visita di un esterno costituisca una breccia alla sicurezza con il potenziale rischio di esporre al contagio non solo il parente auspicabilmente immunizzato, ma anche gli operatori che lo seguono e di conseguenza per tutti gli altri occupanti la struttura. E il comunque persistente rischio di contagio per il visitatore.
"Logic clearly dictates that the needs of the many outweigh the needs of the few. Or the one." Lo scenario è purtroppo quello.
La sola alternativa che vedo è quella di riconsegnare l'anziano alla famiglia, con la famiglia che accetta di mettersi in quarantena prima della restituzione e nuovamente a passaggio ultimato, e quindi di farsi carico della gestione dell'anziano. Ma molti degli anziani in RSA hanno bisogno di cure quotidiane e non sono autosufficienti, e a prescindere servono spazio e tempo (e competenza) per stare dietro ai vecchi, per non parlare della doppia quarantena. Ed avere operatori sanitari che fanno la spola tra varie case private è un pasticcio sia a livello gestione di risorse preziose e rare (gli operatori stessi) che in generale di sicurezza.
Ma parlo da profano, per cui mi scuso se ho detto una fesseria.
la critica è che si parla di persone fragili anche mentalmente, e che sottoporle a continui periodi di isolamento forzato le fa stare male. Inoltre le pratiche dell'isolamento non hanno fermato il virus che è entrato a più riprese facendo stragi. Il risultato è stato anziani depressi e malati.
Almeno prima erano solo malati.
E quando dico depressi intendo che gli bombano di antidepressivi, non che la nonna è scazzata che non la vanno a trovare.
E neanche si parla di bambini che dici "vabbé resisti 6 mesi e poi se ne dimentico". Qua dopo 6 mesi la gente muore.
Secondo me la cosa poteva essere gestita in maniera più umana ed investendo più risorse sia per garantire una migliore tutela degli anziani, sia per migliorare il loro wellbeing mentale.
Sinceramente mi sfugge dove sia il needs of the many vs the one of the few in questo contesto.
Ancora.
Il needs of many è che siccome una volta entrato in strutture residenziali con anziani il virus circola ed infetta 100 volte più che nel mondo normale, farci entrare gente da fuori per visitare chicchessia significa attivare dei catalizzatori di contagio devastanti, capaci di far schizzare Rt a palla nel giro di qualche settimana. Il senso dell'isolamento nelle RSA è duplice, si cerca di limitare il più possibile l'ingresso del virus, con difficoltà e non solo in Italia, e si cerca di evitare che una volta dentro le RSA facciano da detonatori di contagio.
Tu pensi che una RSA standard sia in grado di gestire il flusso visitatori in area pulita con accesso singolo ed unico senza potenziali cross contaminations all'interno della struttura? Allora le hai frequentate troppo poco. Il problema non è il protocollo... è la struttura. Investendo più risorse? Ancora. Sai di chi è la responsabilità della sanità regionale da cui dipendono le RSA? Ti aiuto. Non del governo centrale. Comoda l'autonomia/delocalizzazione a senso unico... quando va bene il grano rimane in regione, quando va male ci deve pensare lo stato centrale.
Oh posso capire che non è bello isolarli, ma è il male minore. Esattamente come non è bello lasciare la gente in fin di vita per altre ragioni in ospedale a soffrire e morire da soli, ma è il male minore.
Quando dici "le pratiche di isolamento non hanno fermato il virus" fai un'affermazione senza controprova fattuale. Non hai idea di cosa succederebbe a "cancelli aperti", anzi un'idea ce l'abbiamo, visto quello che è successo nelle RSA del nord a marzo aprile con il virus che circolava lì dentro da fine gennaio, e quando addirittura qualche buontempone ha pensato bene di ficcarci dentro i malati covid che non riuscivano a stare negli ospedali.
Ripeto, non prendertela con il protocollo nazionale che è ben scritto. Prenditela con la catena di gestione regionale specie lombarda che ne ha fatta una più di Bertoldo, e con la cronica inefficienza delle strutture residenziali nell'applicare modelli di contenimento anche banalmente per separare area sporca da area pulita.
ma che controprova serve. Ho una nonna che si è fatta il covid, 2/3 degli ospiti si sono presi il covid, che cazzo di controprova fattuale ti serve scusa?
Se lo sono preso praticamente tutti. Cosa poteva succedere, che se lo prendessero due volte? Tra l'altro lo han scoperto solo quando hanno fatto i test a tappeto, altrimenti ciao non se ne sarebbero mai accorti.
La struttura è colpevole, ma è vittima di questo modo di ragionare italiano di merda che prevede il "faccio quello che i protocolli mi dicono senza pensare un cazzo". Prima il protocollo diceva di sbattersene il cazzo, e se ne sono sbattuti il cazzo. Poi il protocollo ha detto isolo tutti senza se e senza ma, ed han fatto alcatraz (anche se la struttura aveva spazi per organizzare aree covid e non covid, per separare chi lo ha fatto e chi no, per organizzare incontri più frequenti etc - anche se comunque i casi interni salgono nonostante le misure).
Struttura che per giunta si prende dai 2 ai 3+k euro al mese, che di pubblico come sempre ci sta il cazzo di niente.
Però oh, il protocollo è rispettato, non poteva che andare così.
Auguri a trovarvi in una situazione simile e poi dire "oh però il protocollo è a posto! Come è stata gestita bene!" mentre guardi vecchi col covid e sotto xanax.
Ormai è andata, e non ha senso neanche stare qua a fare un'analisi per capire se aveva più colpa la regione, la struttura, il protocollo o la madonna. Ma almeno non veniamoci a raccontare che la situazione è stata gestita bene e che è tutto adeguato: la realtà è una merda e di adeguato ci sta il cazzo di niente.
mia nonna si è fatta una settimana in ospedale uscita da una decina di giorni. Entrata negativa, uscita negativa.
I protocolli evidentemente hanno funzionato nel suo caso. Purtroppo un dato negativo che devo segnalare è che senza parenti che vanno pronti a incazzarsi parte del personale medico tratta gli anziani come manco le bestie.
In ogni caso i protocolli sono là per ridurre il rischio, eliminarlo è impossibile
Qunti lo avrebbero fatto senza le limitazioni di accesso?
Quanti dei familiari si sarebbero ammalati?
In sanità ed epidemiologia si ragiona per caso/controllo, non per il caso e basta. Senza controllo non puoi dire un cazzo sull'efficienza o utilità di una procedura.
La situazione, dal punto di vista dell'appropriatezza del protocollo, che era ciò che era stato messo in discussione, è stata gestita piuttosto bene. Ti ricordo che l'incipit della discussione è stata questa tua affermazione:
"Se invece di pensare al porco dio di natale i geni al comando avessero pensato un po' meglio i protocolli per RSA ospedali etc magari sarebbe andata diversamente
Ti ho dimostrato a più riprese che "i geni al comando" i protocolli li hanno invece pensati assai bene e nel dettaglio. Che il risultato non sia conforme alle (tue) aspettative non è dipeso evidentemente dai protocolli (che non hanno mai avuto l'obiettivo irraggiungibile di azzerare i contagi in RSA/opsedali, quanto di mitigarli il più possibile rispetto all'assenza di protocolli specifici, = facciamo tutto esattamente come prima), come ti ripeto da 4 post. Quindi prendersela coi "geni al comando" se per essi intendi, come diceva qualcuno, governo e ISS, stai sbagliando grossolanamente obiettivo sul quale scaricare le tue legittime frustrazioni per la situazione che hai vissuto.
il rapportare il fatto personale alla situazione globale è sinonimo di grande apertura mentale sull'argomento...
mi sembra di parlare a uno che viene ai corsi di sicurezza perchè lo mandano, ma avrebbe preferito lavorare in fonderia accanto al forno, senza guanti, senza ripari, senza nulla perchè fino a ieri lavoravo così. magari senza maschere o filtri, cosi può socializzare/parlare meglio
il concetto di ridurre il rischio è lo stesso nell'informatica. nella tua azienda puoi usare dispositivi usb portati da casa o ad uso promiscuo? si? allora stai aumentando i rischi aziendali. non puoi scambiare file tra il tuo pc di casa e l'ufficio attraverso la penna usb? allora stai abbassando il livello di rischio.
copio la definizione di rischio:
Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione
Il rischio è un concetto probabilistico, è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno.
Aggiungo pericolo:
Il pericolo è una proprietà intrinseca (della situazione, oggetto, sostanza, ecc.) non legata a fattori esterni; è una situazione, oggetto, sostanza, etc. che per le sue proprietà o caratteristiche ha la
capacità di causare un danno alle persone.
Pericolo = Fattore di rischio
Il risultato non è conforme alle mie aspettative?
In meno di un anno in RSA mia nonna si è presa il covid e poi è morta sola, isolata e dopo mesi di antidepressivi che fino a prima non servivano. (Morta non di covid eh, il covid se lo è fatto a marzo.) Strano che il risultato non sia conforme alle (mie) aspettative. Che criticone io che ho aspettative troppo alte.
Ma comunque abbiamo opinioni diverse, per me la discrezionalità è necessaria in questi contesti, avere le direttive diddio che ti dicono - di nuovo - quando puoi andare a cagare a prescindere dal contesto non mi vedrà mai d'accordo. E il risultato sono storie come la mia.
Sulla storia delle chiavette usb manco commento che non si capisce che stracazzo centri. Ancora di più le definizioni di rischio e pericolo. Spoiler alert: non ho un buon rapporto con chi ci fa gli audit di sicurezza. Fosse per loro non lavorerebbe nessuno, se non fai niente non hai rischi d'altronde.
Mi spiace per tua nonna, Hador: una vicenda molto triste. :(
Se il problema erano le regole troppo rigide della RSA e le terapie li` somministratele, temo che l'unica soluzione percorribile fosse tirarla fuori di li` e portarvela a casa, accudita da voi. Ma immagino non fosse possibile.
Eh ho capito che è stata una brutta esperienza, e non è certo la prima di cui ho notizia, ma cosa diamine c'entri l'inadeguatezza dei protocolli... mi sa tantissimo di capro espiatorio giusto per trovare un responsabile della faccenda.
Pensi che a porte aperte ai visitatori tua nonna sarebbe ancora viva?
Se pensarlo ti da sollievo e ti aiuta a gestire la frustrazione per la vicenda pensalo pure, non so che dirti.