Originally Posted by rustyangel
Questo è un modo di pensare a mio avviso molto sbagliato. Passo a spiegare perchè: è vero che il mare rilascia calore durante la notte, ed è anche vero che in italia ci siano 2h di sole in + che in Germania (non so se sia proprio questa la proporzione, ma ai fini del ragionamento non conta). Il discorso che deve esser fatto non è semplicistico come quello fatto da molti qui; riassumento in poche parole voi dite: "c'è l'energia maremotrice e termica (del mare la notte, per intenderci), allora organizziamoci e sfruttiamola." Ebbene non è così che funziona, poichè per sfruttare queste *OLTREMODO ESIGUE* fonti di energia bisognerebbe spenderne talmente tanta che le perdite supererebbero di gran lunga i vantaggi. A noi non interessa sapere se c'è energia o meno... la questione è se questa energia prelevata *valga* di + di quella spesa per prelevarla. Ora vi posso assicurare che nessuna delle energie citate vale la quantità di lavoro/energia spese per prelevarle, tranne forse la solare, ma di questo parleremo dopo. Prendiamo ad esempio le maree, e la cosiddetta energia maremotrice: per lo sfruttamento di questo singolare fenomeno occorrerebbe chiudere con una diga una rientranza della costa, scelta in zone dove la marea raggiunge altezze di almeno 10/15 metri, e quanto il livello arriva al suo massimo valore, utilizzare l'energia potenziale accumulata dall'acqua (lasciandola praticamente cadere attraverso una turbina idraulica), per produrre energia. Ora tralasciando il fatto che nel mondo queste zone in cui la marea raggiunge tali livelli sono pochissimi (St. Malo in Francia, dove c'è una centrale maremotrice; in italia NESSUNA), sarebbe comunque notevolmente costoso e poco produttivo.
Recuperare l'energia termica emessa dal mare nella notte è una sciocchezza a mio avviso per 2 semplici motivi:
1) l'energia è emessa talmente lentamente e ad una temperatura talmente bassa, da essere praticamente irrilevante (e chi ne sa qualcosa di termodinamica e di entropia mi può capire);
2) sarebbe cmq uno spreco di risorse per una quantità infima di energia.
Per il solare il discorso è leggermente diverso. Qui il "gioco vale la candela" in un certo senso, ma solo in paesi come Israele dove le condizioni climatiche sono NOTEVOLMENTE a favore dell'uso di una simile fonte di energia (nel complesso l'energia solare prodotta ad Israele copre solo il 3% circa del fabbisogno). Da noi sono stati costruiti impianti solari da 300000 kw/h negli anni 80, ma purtroppo si sono rivelati una vera "fregatura":
1) potevano essere usati circa 200 ore all'anno per problemi di cicli solari;
2) una quota non trascurabile dell'energia prodotta era usata per far funzionare gli ausiliari e per avviare l'impianto, e spesso i consumi hanno superato le produzioni finendo in pari pochissime volte;
3) basta una nuvola passeggera per interrompere il flusso e dover riavviare di nuovo la centrale (=molta energia spesa).
Ne segue che, a parte paesi come Israele, l'energia solare non è molto usata e molte centrali qui in europa sono in fase di smantellamento. Sicuramente esito migliore hanno avuto impianti di piccole dimensioni (come quelli fotovoltaici nel veronese per pompare piccole quantità di acqua potabile nei serbatoi), perchè presentavano indubbi vantaggi dovuti alla quasi totale assenza di manutenzione... ripeto però che si tratta di piccole installazioni quasi "condominiali" se vogliamo.
Per il nucleare farò un altro post rispondendo alle domande di farahim (mi pare si chiami cosi') perchè qui ho già scritto troppo