Per farti capire il peso che ahnno le radio a Roma basta raccontare un episodio vero.
Qualche anno fa , quando sembrava che i russi volessero prendere la Roma e la cosa poi non si concretizzò, Mario corsi, detto Marione, uno degli opinionisti più seguiti a Roma (se non il più seguito), un individuo di cui si sa che ha un passato torbido di connessioni col terrorismo nero nonché sospettato addirittura di un duplice omicidio negli anni settanta, affermò nella sua trasmissione che i russi non compravano al Roma perché il presidente del Consiglio Silvio berlusconi si era messo di mezzo.
Ora in un qualsiasi paese normale tutta la cosa si sarebbe risolta in uno straricco "chi se ne fotte di quello che dice Marione".
In Italia, fece una dichiarazione ufficiale il portavoce del primo ministro Letta per smentire categricamente le affermazioni di Mario Corsi.
Questo da l'idea del consenso che sono in grado di "muovere" le radio romane.