lotito ovviamente nn ha nessun interesse a valorizzare un giocatore che da li a 10 mesi se ne va via.
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lotito ovviamente nn ha nessun interesse a valorizzare un giocatore che da li a 10 mesi se ne va via.
Sì ma la parte importante e' l'altra: la clausola di rescissione dovrebbe essere determinata dalle caratteristiche del giocatore-ingegnere, non del giocatore-trebbiatrice. Penali di rescissione di decine di milioni di euro sono incoerenti con questo approccio.
Tu prova ad andare a firmare un contratto a prestazione, o a tempo determinato, o non so come si chiami, dove sei retribuito mille euro al mese per 24 mesi, ma se devi andar via devi pagare 130 mila euro. Ti sembra di essere trattato come una persona o come una cosa che viene comprata?
Parlate tanto di lavoro: se io ho un contratto a scadenza con un'azienda e mi rompo di starci...mica so obbligato a rinnovarlo.
Se poi non me fanno lavora peggio per loro...guadagno grattandomi la pancia..
Pandev ha fatto la prima donna quando ha affermato di volersene andare perche' Lotito non gli offriva il contratto, cercando di far pesare con il presidente la prospettiva di perdere il valore di mercato del cartellino, perche' il contratto scadeva. Quando Pandev ha detto alla stampa "non voglio rinnovare", ha detto implicitamente: "società che mi volete, potete provare a pagarmi poco e a tirare sul prezzo. Alla peggio ci vediamo fra un anno"
L'alternativa "comoda" per Pandev e per Lotito - che entrambi di fatto perseguivano, ma su cui evidentemente non hanno trovato accordo - era rinnova da una parte e garanzia di vendere il giocatore a un buon prezzo di mercato dall'altra.
Se l'impostazione fosse quella che dico io, tutta sta manfrina non sarebbe venuta fuori. Pandev sa che per un anno prende quella cifra e non una lira di piu', Lotito sa che non lo puo' "vendere", quindi non ha niente da perdere a non rinnovarlo (a parte ovviamente le prestazioni del giocatore).
In USA come ben sai le firme "avventate" si pagano anni dopo, quando il giocatore, disfunzionale ormai per la squadra, viene rescisso: il contratto si paga ancora, ma il giocatore e' libero di levarsi di torno.. a differenza degli allenatori italiani, pero', quando trova un'altra squadra, continua a venir pagato dalla prima. Stai sicuro che il calcio si assesterebbe piu' in fretta, e che verrebbe premiato chi sa spendere i soldi, piuttosto che chi ne ha tanti.
che lavoro fai? perche' indipendentemente dal discorso Pandev mi sembra un discorso fatto da uno che non lavora, o fa un lavoro di scarsa professionalità. Poi magari mi sbaglio, pero' tu pensa che il diritto a lavorare e a non essere demansionato e' protetto dalla legge...
in tutta la storia io credo che ci perdano entrambi xké un giocatore fermo 1 anno si svaluta e ci perde lui come abitudine al gioco e la società che lo perde a zero.
Io ricordo tanti anni fa Cesar Gomez alla Roma (la famosa coppia centrale con Servidei al derby perso...brrrr) che fece TRE anni di tribuna giocando UNA partita a 1,5MILIARDI l'anno netti.
Ecco ... vorrei farlo pure io ^^
Ripeto, da gennaio Pandev non sarà più un problema della Lazio :nod:
E Liam..... ste bandiere laziali !!!! :sneer:
OT rispetto al topic.. ma.. quanti di voi si ricordano di Lassissi?
Lassissi prova a rientrare «La Roma mi ha rovinato»
Sei anni fa subì un grave infortunio: stentava a guarire e i giallorossi
non lo vollero più. «Ma io non sono finito».
Corre, Saliou. Tutti i giorni, da tre mesi, per le vie di Parigi. Si è
messo in testa di tornare a giocare. «Che Lassissi non è morto. Che a 28
anni il calcio mi manca troppo». Che è ferito e non cade, ma continua ad
andare. L'ha scritta De Gregori, sembra fatta apposta per lui.
Quasi sei anni fa, lo ferirono in una notte d'agosto. Due volte: Barjho
del Boca Juniors, gli ruppe tibia e perone della gamba sinistra. A Villa
Stuart gli recisero il nervo tibiale. Saliou ricorda: «Un dolore da
impazzire, dicevano che era colpa mia, che non facevo le terapie. Ma chi è
quel pazzo che si rifiuta di guarire? Ci ho messo un anno e mezzo a
recuperare, qualcosa è andato storto durante l'intervento».
Lo staff medico della Roma avrebbe potuto dimostrare che non aveva i
requisiti, sarebbe intervenuta l'assicurazione. E invece gli concessero
l'idoneità, ma Sensi smise di pagarlo. Finché Lassissi non si rivolse al
collegio arbitrale. «E mi hanno pagato fino all'ultimo centesimo». Ma non
è stata solo una questione di soldi. «Non mi hanno fatto giocare, mai.
Baldini e Capello tentarono una volta, volevano provarmi nella Primavera.
Sembrava fatta, poi arrivò Sensi e disse: "Questo non gioca"». Lo tenevano
lì, non gli facevano toccare il pallone e non lo vendevano. «Potevo andare
al Bolton, ma anche in quel caso Sensi si oppose». Nel 2004, finito il
contratto, riuscì a liberarsi.
«La Roma mi ha rovinato e io, ancora oggi, mi chiedo il perché». Sei anni
dopo, Lassissi ripartirebbe anche dalla serie B. «Dovunque, i soldi non mi
interessano, voglio solo giocare. Datemi una possibilità». E intanto
continua a correre, Saliou.
CHi, quel Lassisi che non voleva farsi curare da un ortopedico perchè aveva il suo stregone personale? :rotfl:
Pandev ha chiesto la rescissione
Non ne può più. E allora ha deciso di dribblare l’avversario provando a segnare, proprio come è abituato a fare in campo. Goran Pandev chiede la rescissione del contratto. Il dato è tratto. L’ufficialità arriverà alla fine di questa settimana, o al più tardi all’inizio della prossima, quando dopo un colloquio con l’avvocato Grassani verrà materialmente inoltrato il ricorso al collegio arbitrale della Lega.
Sempre a parte - Domani c’è l’esordio in Europa League con il Salisburgo. Ma in casa Lazio c’è altro a cui pensare. Pandev fa causa per mobbing, dunque. L’idea era nata a inizio estate, quando Lotito disse «lo inchiodo alla tribuna». Da lì la decisione di affidarsi a Grassani, legale esperto di casi simili. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’esclusione dalle esercitazioni tattiche di due giorni fa e l’esclusione totale di ieri, quando il macedone (insieme a Ledesma e ad altri compagni) è stato fatto allenare per l’intera seduta su un campo diverso dalla prima squadra. Pandev, peraltro, il 18 agosto aveva già notificato alla Lazio un telegramma in cui chiedeva l’immediato reintegro, in realtà mai avvenuto. Così Pandev va avanti nella causa, proprio come fece (vincendo) Mutarelli un anno fa. In ballo c’è anche la richiesta di risarcimento danni, pari al 20 per cento dello stipendio. Senza dimenticare poi gli scenari di mercato che scatenerebbe un Pandev svincolato.
Ledesma e gli altri - Ma la strada di Pandev potrebbe essere seguita anche da altri compagni. Ieri l’Aic, come annunciato, ha espresso solidarietà pure a Ledesma, Berni, Bonetto e Manfredini. «Questi calciatori sono costretti ad allenamenti precari che non rispettano la loro dignità e la loro professionalità », si legge nel comunicato. «È vergognoso — replica Lotito —, la Lazio non sta discriminando nessuno. Qui i mercenari non devono esistere, il loro è un comportamento che va contro le regole e i compagni. Che cosa avrebbe dovuto fare Ballardini dopo Pechino? Accantonare chi ha vinto per far spazio al figliol prodigo che vuole tornare perché non ha trovato squadra? L’Aic ha travalicato il proprio ruolo, non deve intervenire nella sfera tecnica». E poi: «Le scelte sono fatte anche nel rispetto dei compagni». Magari qualche giocatore non vuole il reintegro degli esclusi? L’agente di Ledesma, D’Ippolito, dice (al sito lalaziosiamonoi.it, ndr): «Sì, è possibile». In ogni caso, pure l’argentino e i compagni stanno per inviare alla Lazio il telegramma per chiedere il reintegro. Forse presto anche loro proveranno il dribbling alla Pandev.
Gazzetta dello Sport
Certo come no, recissione del nervo tibiale, a VILLA STUART, magari IL PROF. MARIANI !
Robba che se vedeva un ago moriva, non si voleva far fare le inienzioni ahaha Anyway interessante hawk, mi spiace che hai perso 3 minuti del tuo tempo per copiarlo e incollarlo, se andavi al bagno li sfruttavi meglio :sneer: