avevo fatto l'erasmus a istanbul (in un università che credo dia la merda a qualsiasi uni in italia) ed avevo la ragazza di là quindi fai tu il perchè in turchia :\
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Vero, al più ti chiedono come mai c'è stata una così grande differenza di rendimento.
Vabbè il 110 / 110 e lode fa sempre la sua figura, ma non è fondamentale. E' vero però che alcune aziende manco considerano il CV se non hai un certo voto di laurea.
Per esempio dove lavoro io devi avere almeno 106 alla triennale se hai fatto solo la triennale o 103 alla specialistica. In caso contrario il CV viene scartato a priori.
Sempre per lo stesso ragionamento, chi ha una votazione di eccellenza (che è funzione sia del voto di laurea che dell'università che hai frequentato) hai anche un boost allo stipendio. Ad esempio io prendo 100 euro netti in più al mese rispetto a dei miei colleghi che son entrati in azienda nel mio stesso periodo ma han preso 106.
Non è tanto (oddio alla fine son 1200 euro + impatto sulla tredicesima ogni anno) ma fa piacere che cmq venga riconosciuto un risultato ottenuto durante la carriera accademica. Da quel che ho visto in giro questa è un'eccezione, la maggiorparte delle aziende non fa ragionamenti di sto tipo.
edit:
@Jinn
Svuota i pm :nod:
ci vuole anche una dose di culo. puoi prepararti quanto vuoi ma la domanda che non sai è dietro l'angolo. ci sono materie in cui ti arrangi, altre dove o la sai o non la sai e magari hai studiato come un dannato...però quel giorno ti fanno quella domanda bastarda e ti danno 25. Magari è pure uno degli ultimi esami e tu lo prendi, perchè ne hai i coglioni pieni o perchè non vuoi perdere tempo.
Il fatto di cercare un 110 e lode secondo me è una boiata. un 106 non vale di meno. Ho visto fior fiori di studenti e studentesse dai magnifici libretti pieni di 30 e lode finire in lacrime perchè il professore tosto non gli dava ragione. Alcuni 110, alcuni ovviamente non tutti, sono solo frutto di studio a memoria e culo negli esami. Metti una persona con un 110 fasullo davanti ad un problema lavorativo serio e non sa che cazzo farci.
Ho visto anche commissioni non dare la loda ad una triennale a studenti brillanti per questioni come uno 0.5 di media in meno. Le aziende che danno un bonus perchè hai 110 e lode per me, con tutto il bene per axet che sono convinto sia bravo e si sia fatto il culo, sbagliano. creano solo dissapori ed una discriminazione basata su pochi punti che possono dipendere da 1000 variabili.
Toglietemi una curiosità voi che siete fuori, lì il 110 e lode è così osannato o si guarda un po' di più all'effettivo valore/acume della persona?
P.s. alcuni corsi di laurea esulano da questo discorso ovviamente. Materie matematiche e scientifiche non si possono concludere con 110 e lode solo con lo studio a memoria. si tratta di cose applicabili a materie che richiedono memorizzazione e che si possono superare facendo credere al professore di sapere tutto quando in realtà ci si è stampati in testa il libro parola per parola. Il primo docente serio questo castello di carte te lo fa cadere come niente anche in materie come la linguistica o il diritto.
L'azienda in questione per alcune università lo da anche per il 110 il bonus, per altre ancora basta anche meno (109 mi pare).
Ma non è una discriminazione, è meritocrazia. Altrimenti su che base puoi valutare un neolaureato in un'ottica meritocratica? Quali metriche hai a disposizione?
Vero che ci sono in giro figuri che si fregiano di un 110 o 110 e lode e non si sa come abbiano fatto. Ma è sempre, come per quel che si diceva prima, un discorso di probabilità. C'è gente con 110 e lode che non sa una sega, ma la maggiorparte si è fatta il culo ed è in gamba.
Giusto per, io parlo di informatica e di aziende che operano nel campo dell'informatica :DQuote:
P.s. alcuni corsi di laurea esulano da questo discorso ovviamente. Materie matematiche e scientifiche non si possono concludere con 110 e lode solo con lo studio a memoria. si tratta di cose applicabili a materie che richiedono memorizzazione e che si possono superare facendo credere al professore di sapere tutto quando in realtà ci si è stampati in testa il libro parola per parola. Il primo docente serio questo castello di carte te lo fa cadere come niente anche in materie come la linguistica o il diritto.
mha drako a me pare un po' na rosikata sinceramente. Studia e prendi 108-110 anche tu, il culo e la sfiga hanno senza dubbio un fattore, e più di quello il piano di studi che ti scegli, però messa come la hai messa tu sembra proprio la rosikata di quello che viene segato al liceo e che da dello sfigato al secchione. Applicarsi in qualcosa, quale lo studiare, fa parte delle capacità della persona - pare che impegnarsi all'università venga descritto come qualcosa di inutile o ininfluente nella vita reale, quando invece l'aver dimostrato di aver studiato tanto per prendere il massimo mostra come la persona probabilmente in una situazione di sfida lavorativa, si impegnerà allo stesso modo. Parafrasando, se eri disposto a lavorare 12 ore sui libri, sarai disposto a lavorare 12 ore in ufficio.
Poi quello che si studia il piano di studio ad hoc con tutti gli esami più semplici ed esce col votone non sapendo un cazzo ci sarà sempre, ma statisticamente sono una minoranza.
Ho cercato di particolarizzare al massimo per non dare appunto quell'impressione. Io ho avuto problemi in famiglia ed ho dovuto mollare gli studi per più di 2 anni e mettermi a lavorare, ma ho comunque la media del 27.5 negli esami. Dovuta poi a quei pochi esami in cui o ti prendevi quel voto o non lo passavi più ed alla necessità di togliermene altri come. Anche questo è un altro fattore, ci sono alcuni esami fatti da professori stronzi con modalità stronze dove un 20 è praticamente quasi 30...ma solo chi fa il corso lo sa. La media purtroppo sempre un 20 ti calcola.
Io rosiko per altri motivi, non certo per il voto. Io rosiko perchè i miei non avevano la possibilità di mandarmi a studiare in un posto un po' più serio e mi sono dovuto arrangiare qui finendo poi pure inculato dalle politiche e dalla organizzazione pessima della mio università. Il mio discorso è un po' per quello che ho visto, soprattutto qui e, ti ripeto, non parlo di materie informatiche/ingegneristiche/matematiche dove servono capacità che l'imparare a memoria non può darti. Io sono sempre a favore della meritocrazia e capisco il discorso di axet. Magari nel suo campo è più raro vedere 110 "fasulli" e la sua azienda fa bene. Ma io darei un bonus a chi dopo un tot vedi che lavora meglio, non a chi ha magari 2 punti in più sul voto di laurea, tutto qui.
una cosa non esclude l'altra.
È che siamo allergici alla meritocrazia :D
Io sto cercano(ormai ho cercato, mi manca l'ultimo semestre) di scegliere tutti quegli esami che mi potessero formare nell'ottica del futuro lavoro che vorrei fare(gestire la parte informativa, informatica e tecnologica di un ospedale).
Il discorso di studiare 12 h su un libro == lavorare 12 h in ufficio però non ve la passo. Quando mi appassiono su qualcosa divento secondo a pochi, altro che 12h, anche 20h al giorno di lavoro. Se devo fare qualcosa per forza divento estremamente mediocre e svogliato.
La passione a me viene: quando posso guadagnarci qualcosa, quando faccio qualcosa che mi piace, quando faccio qualcosa che so che mi servirà.
E infatti la maggiore differenza di resa nella specialistica è proprio legata al mio carattere: a me piace la parte informatica/tecnologica(ICT). Alla triennale ho dato 5 esami di meccanica, 4 esami di chimica, tutta roba di cui non mi fregava nulla e che ora come ora non mi serve(e non mi servirà) a nulla...
Qua da noi il voto dipende al 50% da chi ti interroga. Se ti interroga l'assistente giovane bonaccione ti fa quelle 5-6 domande da manuale senza troppi fronzoli e se hai studiato bene e ti capitano domande che ricordi bene prendi 30 anche facilmente. Poi ci stanno gli assistenti un pò piu anziani che han finito il dottorato e stanno lì per fare bella figura col professore e ti fan sudare di piu.
Poi invece se sei sfigato ti interroga direttamente il prof. 70enne avvocato da 3 generazioni che nei weekend gioca a monopoli coi giudici della cassazione e non ha assolutamente voglia di ascoltare ragazzini che cercano di capirci qualcosa di diritto; a quel punto ti fa 1 o a limite 2 domande e ti giochi tutto lì. Oppure prima ti interroga l'assistente e poi il prof. ti spara una domanda finale... la scena di ragazze che si mettono a piangere/urlare/litigare perché bocciate dopo che l'assistente gli aveva messo 27+ si ripete ogni cazzo di esame :sneer:
Tipo l'ultimo esame dir. Civile mi interroga il prof chiedendomi cosa LUI pensa di tutta la diatriba dottrinale che va avanti da 15 anni sulla natura giuridica dell'obbligo del venditore di consegnare beni conformi tra obbligazione o garanzia (forse qualcuno qui dentro ne sarà a conoscenza).. di cui tra l'altro lui è uno degli esponenti di spicco della teoria dell'obbligazione con cui io non mi trovo per un cazzo d'accordo quindi doppia fatica :rain:
chi riesce a mantenere una media del 30 in questa situazione merita tutta la mia stima perché veramente ce ne vuole... oppure devi avere i genitori avvocati/magistrati che ti fan lezioni private e diventa piu easy
il dicorso della non uniformità della valutazione è abbastanza evidente nei casi che citate voi, ma diventa meno evidente ma altrettanto fastidiosa per tutti quei esami che dovrebbero essere uguali ma in alcuni scaglioni/facoltà sono nettamente più facili.
Analisi a ingegnera: tutte le ingegnerie del politecnico(ma anche d'italia) potrebbero fare l'esame nello stesso giorno stessa ora(cosa che da me già fanno) ma dando anche lo stesso testo. Perché elettromagnetismo nell'altro scaglione è a livello della 5° liceo e nel mio è a livello dell'esame di fisica? Dovrebbero anche far si che ognuno corregga esami random, con un sistema a codici a barre per far si che non si possa risalire al nome e alla provenienza.
Ni.
Per esempio mck non mi ha chiamato per il test perchè sotto il 110L (di poco, ma sotto).
google invece mi ha chiamato ed ho passato tutti i test senza problemi di sorta (posizioni di pari rilievo)
Mck è meritocratica e G no? mmmm diciamo che a volte le scelte di policy son semplicemente sciocche. In barclay per esempio c'è stato un periodo in cui non volevano i 110L ma solo gente sul 100 con esperienze di vita interessanti (viaggi, volontariato, ecc ecc).. personalmente mi trovo molto d'accordo con questa strategia.
In generale credo che i voti servano solo nell'ambito accademico, nella vita aziendale ci sono n mila fattori che contano molto di più.
si me la ricordo la storia di barclay, c'era stato anche uno studio sul fatto che studenti dai voti non perfetti fossero più portati ad affrontare ostacoli e problemi. una cazzata statisticamente parlando, ma ne ho visti chiari esempi durante i miei studi.
perchè siete vincolati a questa merda di idea del valore legale del titolo. Si deve spingere per rendere le università più indipendenti possibili, non per omologare gli standard e gli esami, in modo tale che un 100 nell'università X valga molto di più di un 110 in quella Y. Omologare un sistema che non si può omologare è stupido, finisce come con la maturità, dove gli studenti lombardi sono quelli con i voti più bassi, ma nei test invalsi hanno i punteggi più alti - mentre i calabresi il contrario, voti più alti e risultati più scarsi.Again, ci sono due milioni di fattori. Non ci vedo nulla di male nel porre dei paletti sul voto, se hai tanti candidati te lo puoi permettere. Poi parliamo di aziende private, posso decidere di assumere solo bionde con le tette grosse.
Ma in contesti di competizioni accademiche o pubbliche, e non parlo dell'italia, il voto (rispetto all'università fatta) non è l'unica cosa che conta ma conta, perchè è un fattore oggettivo di quanto la persona si è impegnato durante gli studi. Poi l'uni si fa una volta sola, e col sistema 3+2 avere 110 è MOLTO più semplice, tantovale sbattersi imo. Poi ripeto, io mi sono giocato la lode perchè un professore mi ha appioppato un 21 da 12 crediti non rifiutabile, fa incazzare se uno sa di essere preparato, soprattutto quando i tuoi compagni di corso facendo un altro appello han preso tutti 30, ma ci dormi sopra, ti fai il culo e il risultato lo porti a casa comunque.
Il mio triennio è stato un "disastro".
Il tutto però è nato dal primo anno, che da coglione ho fatto male. Dando solo 40 crediti, son dovuto impazzire negli anni dopo per recuperare questo gap, cosa che mi ha mess davanti a nmila difficoltà in più di quelli che al primo anno si son impegnati.
Eppure io conosco persone uscite meglio di me al triennio, coglioni fatti e finiti. Io son convinto di valer più di loro e sto facendomi il culo per dimostrarmelo.
EDIT: pure io perdo il 110 e lode per un 23 su un 12 crediti costretto ad accettare(tra l'altro, corretto a caso da un povero coglione che, messo davanti al fatto che una domanda(3 punti in meno sul totale) datami sbagliata era giusta aveva risposto:"Beh, ma se spiegasse così queste cose a sua nonna(identificazione di modelli e data analysis, si parlava di th di bayes), lei non capirebbe nulla". Io risposti, ha 90, ci mancherebbe altro). Tolto quel 23 di merda ho preso 26 27 29 30 30 30 -.-
Cambiando n'attimo discorso, mck com'è? O meglio, cosa fa di preciso? Perchè non mi è mai stata chiarissima la cosa.
Da quel che so pagano un boato ed è difficile entrare, ma nulla più
edit:
ma poi come fanno a costringervi ad accettare un voto? Io non lo piglio se non lo voglio, lo posso fare, mi è concesso. Vado a cagare il cazzo al direttore di dipartimento piuttosto. E se come nel caso di hador il direttore di dipartimento è la stessa persona (o cmq invischiata con) che mi ha dato il voto, vado ancora più in alto.
Alla magistrale mi sono infuriato con una prof, che all'epoca era pure a capo del dipartimento, che voleva affibbiarmi un 28 scandaloso con motivazioni assurde. Me ne sono andato sbattendo la porta (fisicamente, non in senso figurato :sneer:), dopo essermi congedato con un laconico "non ho parole" e averle spiegato per filo e per segno il perchè è una cretina (senza insultare esplicitamente, solo velatamente). Rifatto l'esame il giro dopo e ho preso 30 (la lode non me l'ha voluta dare la zoccola, ma non mi interessava).
Che poi quel 28 non cambiava praticamente molto sulla mia possibilità di arrivare al 110, semplicemente mi faceva incazzare sporcarmi la media con un 28 a cazzo.
Molte cose possono costringerti ad accettare un voto. Non per forza il prof che ti minaccia e estorce il tuo assenso.
Banalmente, esame stradifficile che hai preparato in 3 mesi e che puoi dare solo nella sessione successiva, che è 6 mesi dopo, con la certezza che in quei 6 mesi devi seguire 5 corsi e quindi a luglio ti ritrovi da capo. Unito a questo il fatto che il mio 23 era la combo di due esami, identificazione di modelli(preso 24, ma era talmente difficile che mi andava bene) e data mining(esami idiota in cui volevo prenderci 30 per avere un 27 sull'esame più difficile della specialistica). Questi esami si potevano dare searatamente durante il corso in due parziali, o insieme negli appelli successivi. Prepararli insieme era ovviamente una follia.
semplice, esame composto da 3 scritti ed un orale, ha detto non ho voglia di rifarvi solo l'orale quindi se lo rifiutate vi annullo tutti gli scritti e mi ricordo di voi, praticamente mi sarei laureato una se non due sessioni dopo.
La principale testa di cazzo responsabile di sta cosa se ne è andata a singapore btw.
i voti servono il giusto, quello che conta sono le competenze. in campo informatico mi sono ritrovato spesso a farmi corsi cisco bimbi ciccionutellosi di 20 anni ma che davano le paste a gente plurilaureata.
ora sono coglioni quelli della cisco o magari sti ciccionutelli ne sanno???
cmq lasciamo perdere come sono le uni italiane, mi sono affacciato al mondo universitario da studente lavoratore e padre ed è veramente sconcertante come la nostra università faccia CACARE!
150 ore in 3 anni e 2 giorni per ogni esame 1 volta a sessione di permesso studio.
ovvio in una università pratica dove fai laboratorio oltre che teoria 150 ore sono parecchie neeeee....
assenza serali
assenza tutor
assenza corsi post orario di lavoro che so 17-21 o 18-22
se a questo aggiungi che se ti va di culo trovi pure un prof stronzo e menefreghista...e bhè...
Mck è l'azienda di consulenza per eccellenza PUNTO.
Ogni economista prova ad entrarci ma failano tutti paurosamente, hanno un processo che definire malato è fargli un complimenti, i colloqui sono al limite dell'impossibile e servono 3/4 marce in più degli altri per farcela. Di tutte le persone che conosco io (di cui 2 Geni, un ing informatico 110L specializzato in machine learning e matematica avanzata che è stato rifiutato perchè "skill matematiche insufficienti") solo una è riuscita ad entrare, in generale mi pare che in italia assumano circa 6 persone all'anno, ma il turnover dentro è disumano.
La vita in mck... si lavora 14 ore al giorno lunedì/domenica. ogni giorno ci si addormenta in un taxi per svegliarsi in un hotel diverso (cit di questo ragazzo). Se per sbaglio si sopravvive 1 anno c'è il 75% che ti paghino un MBA, a quel punto i tuoi introiti DECOLLANO (parlo di 100k dopo 2 anni di lavoro), ma sei sempre sotto stress, ogni anno hai un test di rendimento e se non lo passi sei fuori, inoltre l'azienda è piramidale, o cresci di livello o sei fuori.
Di cosa si occupano? tendenzialmente ogni tipo di consulenza ma sono maestri di strategia + analisi di mercato per il successo competitivo + m&a
Quanto si resiste? mediamente trai 2 ed i 3 anni, dopodichè gli sceglie la vita e si divenda CxO di qualsiasi azienda. basta chiedere e vieni preso.
Mck è dove lavorano i migliori, i più skillati, quelli che davvero hanno visto ogni tipo di azienda ed hanno inventato metodi per calcolare ogni cosa. Spero di aver reso l'idea.
Si pure io sapevo ste cose. Cmq non è che nelle altre società di consulenza si faccia così meno. Uno stage curriculare da kpmg(che ha fatto sia mia sorella che un mio amico) era lunedi venerdì 8-21/22, loro che eran stagisti il sabato e la domenica non andavano, gli altri spesso si.A me non dispiacerebbe lavorare in una di queste aziende, per 2-3 anni. Mi spiegava un mio amico che stare qualche anno in questi posti è poi un lasciapassare per essere assunto quasi ovunque con posti della madonna. Oppure più banalmente aspetti che uno dei clienti che segua ti offra più di quanto prendi per rimanere a lavorare da lui.