Originally Posted by
jamino
Non ti quoto mC ma ho letto tutto con attenzione.
Guarda i punti sono 2 e cercherò di argomentarli. Il primo è relativo allo stupro, il secondo in generale alla (falsa) idea dell'emergenza criminalità.
Primo punto.
Nessuno discute che i 2 tizi non dovessero stare in Italia, e che se non ci fossero stati non sarebbero avvenuti i 2 episodi.
Allo stesso modo, tuttavia, abbiamo dinnanzi moltissimi esempi di persone, magari capiufficio, magari normali impiegati, magari parenti stretti, con sulle spalle già denuncie per molestie che poi arrivano allo stupro.
Quello che volevo intendere con i miei ragionamenti, giusti o sbagliati che siano, è che a mio parere nel concnetrare l'attenzione sullo stupro come problema di sicurezza, e in aprticolare di sicurezza legato all'immigrazione straniera, si compie un atto di malafede poiché si concetra l'attenzione solo su una minoranza degli strupri, non guardando all'iniseme del fenomeno, evitando così di mettere in discussione i motivi reali e profondi dello stupro, che sono colegati alle dinamiche socio culturali del rapporto uomo donna.
Quando io mi trovo davanti alle statistiche sullo stupro i dati che ho citato mi balzando immediatamente agli occhi. E la cosa che mi balza agli occhi più di tutte è il fatto che il 96% delel donne che subisconos tupro o violenza non denunciano il fatto.
ti rendi conto dell'enormità del dato?
Cioé una donna che subisce la forma più squallida e becera di violenza, che subisce un evento che in molti casi è destinato a pesare immensamente sulla sua vita sessuale ed emotiva (non so se hai avuto la sfortuna di avere a che fare con una donna che ha subito violenza, direttamente o indirettamente, ma la sua vita emotiva è spessissimo rovinata) 96 volte su 100 nenanche denuncia il fatto...
E allora, in parte ricongiungendomi con quello che dicevi tu sui festini di coca, il problema è prima di tutto un problema socio culturale, poi un problema di ordine pubblico e sicurezza.
Ripeto affrontarlo come problema di sicurezza e controllo del territorio è strumentale.
Tutto questo, ovviamente, non vuol dire che i cittadini non abbiano diritto alal sicurezza e che lo stato non abbia il dovere di garantire il controllo del terriotrio. Vuol dire solo che aborro l'uso strumentale che si fa di questo episodio e di come ci sia chi fa dei giochi politici sporchissimi sulla pelle delle donne stuprate, tranne poi fregarsene del problema nella sua completezza.
Ti ricordo, e questo lo sai meglio di me visto il tuo lavoro, che fino a meno di 30 anni fa lo stupro era un reato contro la morale, non contro la persona.
Secondo punto il discroso dell'emergenza criminalità.
L'ho detto più volte, attirando le ire di molti, che l'emergenza criminalità, è una cazzata spaventosa, un'invenzione fatta ad arte per scopi politici.
Anche in questo caso dire questo non vuol dire negare che esista la criminalità, ed in aprticolare la microciminalità in Italia, vuol dire che si ha interesse a creare "a tavolino" un'emergenza.
Vale l'esempio dellla paura dell'aereo fatto prima. Se si concetra la paura della gente in una direzione inevitabilmente una cosa che nei fatti non esiste, "soggettivamente" diventa reale.
Ora a quanto mi risulta le statisticche, pur evidenziando una certa crescita della microcriminalità, tutto dicono tranne che ci si trovi in emergenza.
Tale crescita della microcriminalità, per altro, è un dato che andrebbe confrontato con altri paesei del cosiddetto occidente avanzato e molto probabilmente scopriremmo che la criminalità non è assolutamente un'emergenza, ma una patologia cronica di tutte le società "richhe2 che al loro interno contengono sacche di povertà ede emarginazione.
Ora se una cosa è una patologia cronica, non è un'emergenza, e la differenza non è terminologica, ma implica un diverso modo di affrontare la situazione.
Cerco di spiegarmi meglio con un altro esempio.
L'alluvione di Firenze fu un emergenza, collegata a un livello di precipitazioni assolutamente inusuali. L'emergenza fu affrontata in quanto tale, e poi, in ogni caso, suppongo vennnero adottate una serie di misure (il rafforzamento degli argini ad esempio), onde evitare che al ripresentarsi di condizioni analoghe si ripetesse il fenomeno.
Un terremoto su una zona notoriamente sismica viceversa, non è un mergenza, è un fatto cronico. In questo caso le cose vanno a mone affrontate in modo diverso. E' necessario costruire le case in modo diverso, ossia è indispensabile uscire dall'ottica dell'emergenza per affrontare il problema in modo serio.
E qui torna il discorso fatto precedentemente sullo stato degli altri paesi avanzati rispetto alla micricriminalità.
Perchè in Germania è più bassa pche da noi? Solo perché la polizia funziona? No manco per niente, per 2 motivi fondamentali se si vuole sconfiggere una situazione cronica:
a) esite un senso civico che noi ci sognamo, un rispetto per le leggi e per lo stato che noi non abbiamo, e con noi inclusdo il 99% delle persone che postano qui eil 99% dei politici, inclusi quelli che oggi chiedono leggi sulla sicurezza e ieri parlavano con tranquillità di "fucili"..
b) essite un sistema di garanzie sociali che fa da "cuscinetto" evitando che la forbice tra parte ricca della società e parte povera diventi drammatica.
Se non si adotta un approccio complessivo, sia per lo stpro, che più in generale per il problema della scurezza, e si resta in un'ottica di (falsa) emergenza non cambierà mai na ceppa Mc.
:D sono stato logorroico :D