Finche' non vengono diffusi sono comunque una violazione di una legge dello stato italiano, perche' la legge sulla privacy non parla di
diffusione di dati sensibili, bensi' di
possesso.
Possedere dei dati sensibili riguardanti una persona (e l'uso di droga E' un dato sensibile eccome) senza l'autorizzazione scritta di quella persona e' violazione della legge. Entrarne in possesso senza l'autorizzazione scritta di quella persona e' violazione della legge.
E finiamola di ritenere che le leggi dello stato siano solo un optional da applicare quando ci sta bene, e quando invece nel violarle si fa un dispetto ad uno che ci sta antipatico allora applausi e lol ed "hanno fatto bene". Io non voglio affatto difendere i parlamentari drogati, li disprezzo come la maggior parte di voi, ma ritengo solo che le leggi vadano rispettate. Altrimenti vuol solo dire che non siamo migliori di loro, e che ce li meritiamo come rappresentanti.
E a Kali che dice "e vaffanculo alla privacy" rispondo che e' liberissimo di pensarla cosi', ma allora un domani che, per esempio, un datore di lavoro, magari a sua insaputa, lo sottoporra' al medesimo test, o ad un qualsiasi altro test che gli salti in capo, per decidere se assumerlo o meno, non si venga a lamentare.
La legge sulla privacy non e' una fisima inventata da un radical-chic che non aveva di meglio da fare, e' una tutela dei nostri diritti. E va rispettata per tutti. Si', perfino per quelli stronzoni buonianulla ipocriti eccetera dei nostri politicanti.
Ovviamente IMHO.
Ma mi consola notare che il garante della privacy la pensa come me:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C.../10/iene.shtml