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Originally Posted by Indy
asd asdd asd povero ihc.
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Originally Posted by Indy
asd asdd asd povero ihc.
beh. fino a che non ti spinge a infamarmi per la mia diversita' etilica - peraltro interamente supposta visto che sono astemio - per me sta bene :)
cmq ha origini molto piu' banali.
sui single: e' il solito discorso: meglio con un genitore solo, magari straricco, o in bangladesh? Io se non trovassi mai la persona adatta penso che forse lo vorrei lo stesso un figlio, dovessi ritrovarmi a vivere da solo. paura della solitudine? forse, ma se a lui gliene viene del bene (relativo, anche se non assoluto) e a me pure...
ihc
edit doppio post sorry :)
Ich' , prendendo gli estremi e ponendomi una domanda così la risposta diventa ovvia , ma ricorda che non è detto che un bambino che patisca in quei paesi sia per forza orfano.
Io credo sia una forzatura non necessaria , per soddisfare un bisogno , che per quanto possa essere nobile potrebbe essere mosso dalla voglia di dimostrare qualcosa.
Sarebbe meglio rendere più semplice e meno burocratica la macchina dell'adozione piuttosto che abilitare più masse possibile , anche se non ne hanno i requisiti , per la teoria del meno peggio.
Per Alka: quello che dici è giusto , ma personalmente non sono disposto a utilizzare qualche generazione di bambini per vedere se la cosa può funzionare oppure da dei problemi.
Sono consapevole che il mondo sta prendendo questa piega , può essere che io sia in errore , ma sono convinto che sia la strada sbagliata , ritengo tutte le persone esseri rispettabili , ma non trovo giusto che venga sempre tutto appiattito e reso politicamente corretto , uguaglianza non significa rendere tutto possibile a tutti.
Si tratterebbe di fare del controllo continuo quindi non rischi su generazioni di bambini, perchè già al primo lieve sintomo ripetuto con una certa percentualeQuote:
Originally Posted by Wolfo
applichi una correzione. Non è rischioso, è dispendioso semmai perchè significa stare sempre attenti. Mai chiudersi a guscio sullo status quo. Non so se hai visto, ho postato un po' di studi fatti, in generale gli esperti non dicono "ah è male" in generale dicono "non dovrebbero esserci problemi, ma cautela perchè siamo agli inizi". Non ci vedo niente di male a fare le cose con attenzione. Vedo male le cose avventate invece, come accaduto in spagna, le cose, qualunque cosa riguardino, vanno valutate.
Attento però perchè non puoi affermare nel contempo che sono uguali a noi ma con meno diritti. Se sono uguali a noi devono avere stessi diritti.Quote:
Sono consapevole che il mondo sta prendendo questa piega , può essere che io sia in errore , ma sono convinto che sia la strada sbagliata , ritengo tutte le persone esseri rispettabili , ma non trovo giusto che venga sempre tutto appiattito e reso politicamente corretto , uguaglianza non significa rendere tutto possibile a tutti.
L'unica cosa su cui hai la possibilità di discutere è sul fatto o meno che i bambini crescano senza disturbi emotivi. Questo lo puoi evitare associando per un certo tempo uno psicologo infantile a una coppia gay. Quando poi sei sicuro che i figli delle coppie gay crescono sani come nelle coppie normali, togli lo psicologo infantile. Chiaramente per un periodo di svariati anni, le coppie gay dovranno avere pazienza anche se è una rottura di coglioni, in quanto non conviene fare le cose alla cieca.
E' una questione di compromesso, fare gradualmente le cose aiuta l'essere umano ad accettare le svolte epocali in avanti che altrimenti sarebbero troppo traumatiche.
In una società ideale, una coppia di gay dovrebbe poter crescere il proprio figlio esattamente come il resto delle coppie, però chiaramente noi non siamo una società ideale e non conosciamo in modo confidenziale i meccanismi che stanno dietro alla crescita di un bambino dentro a una famiglia. Quindi procedi lentamente, così almeno vai avanti, ma non rischi di finire in una buca per scarsa prudenza.
Secondo me prima di postare su un forum bisognerebbe imparare l'educazione ed è evidente che a te non te l'ha insegnata nessuno....Quote:
Originally Posted by Dictator
Se dovessi scegliere tra Dictator e un Omosessuale, il problema non si porrebbe, gente come il "Dittatorino" sono il vero male della società altro che Gays...
Per una volta infierisco anche io su Dictator: non è lui il male della società, il male della società sono quelli che insegnano ai pecoroni come lui a pensare in tal modo, a fare certi ragionamenti da solo non ci arriverebbe.Quote:
Originally Posted by Bortas
meglio che un bambino muoia o che cresca con due genitori omosessuali?
io voto la due
è un esempio estremizzato, ma fino ad un certo punto
cmq secondo me tutto va provato... infatti altri già stanno provando o hanno provato molte soluzioni e possibilità, mentre noi in Italia stiamo fermi, perchè troppo legati alla morale cattolica. paesi come quelli scandinavi, la spagna, l'olanda sperimentano, mettono loro stessi in discussione; il risultato è che in genere sono i paesi con la qualità della vita più alta
@Dictator :nod: se ti candidi alle prossime elezioni, ti voto a prescindere
Muore è decisamente un'estremizzazione che non può essere presa nel discorso. Resta in istituto...ma secondo me non è del tutto "sano" dare in adozione a due uomini come a due donne.
Il problema è che non lo sai:Quote:
Originally Posted by Drako
una volta era considerato immorale una famiglia in cui l'uomo/donna è cristiano e la donna/uomo è mussulmana. E' un dato di fatto che i bambini che crescono in queste famiglie vengono su complessati, che fai glieli togli ?
Io sarei anche li per associargli uno psicologo dell'infanzia e via....
Da un lato affermare che sia sano o meno è sbagliato, abbiamo esempi che ci dicono che vengono su sani (olanda) e molto più sensibili del normale, con sessualità assolutamente normale. Dall'altro lato considerare questi esempi come assoluti è sbagliato comunque, sempre cautela con tutto ciò che riguarda l'infanzia e la sessualità.
Sessofobia? Può darsi, ma è naturale anche porsi delle domande (qualunque cosa i liberali o i non liberali dicano).
Questi sono argomenti fuorvianti e imprecisi.Quote:
Originally Posted by Kolp
Sei davvero convinto che, per fare un esempio tipico, Italia, Svezia e Olanda abbiano sistemi socio-economici così simili che a determinare la differenza di qualità della vita sia il matrimonio o l'adozione gay?
Sulla scelta fra morte del bambino e adozione gay: in realtà, non si pone così e non accadrà mai un eventualità simile. Ma, nel caso in cui si verificasse (per assurdo) che un bambino morente possa essere salvato solo da una coppia gay, siamo certi che serva prorpio l'adozione e che non basti una forma di sostegno (economico, ma non solo) e tutela diversa?
Fino a che punto è un'esigenza umanitaria e altruistica?
Se si devono fare esempi accademici, ce ne sarebbero a bizzeffe e tutti inutili.
Sull'ipotesi del controllo medico di Alkabar: a parte lo status di "scienza provvisoria" della psicologia, sarebbe davvero la migliore condizione possibile quella di un bambino forzatamente sottoposto a un controllo psicologico periodico? O, invece, sarebbe la condizione minima che permetterebbe alla comunità omosessuale di godere di un diritto preteso?
Allora in virtù di cosa deve essere concesso un diritto? E su quale principio deve essere scritta una legge sulle adozioni: sul diritto dell'adulto o su quello del bambino?
scusa ma .. questo chi lo dice ?? :scratch:Quote:
Originally Posted by Alkabar
secondo me non sta nè il cielo nè in terra...
Bella domanda ! Mi verrebbe quasi quasi da risponderti: "non lo so" perchè davvero ho parecchi dubbi anche su quello che ho detto, però tentando comunque di dare una risposta:Quote:
Originally Posted by ghs
anche questa volta, come per procreazione assistita, si tratta di possibilità, desideri e diritti.
Analizzare la questione facendo una differenza tra desiderio e diritto è un'arma a doppio taglio, guardo avanti e ti spiego il perchè: tra non troppi anni saremo troppi sul pianeta, verranno fatte leggi che limitano la procreazione, quindi avere un figlio diventerà un diritto acquisito, o meglio una coppia potrà avere un figlio solo se ha prima raggiunto i requisiti per procreare. Se ci pensi questa è l'estremizzazione contraria a quella che mi poni tu, cioè se deve bastare desiderare avere una famiglia per farla.
Siccome mi sto scontrando sempre più spesso con questi due estremi, e li ritengo entrambi sbagliati, per me la questione dovrebbe essere una via di mezzo, o meglio: se ne hai il desiderio, vediamo se ne puoi anche avere il diritto con molta cautela, nel caso sia un si dopo averci ragionato su, procediamo di un passo avanti. Se è un no, prima di dire no per sempre vediamo se ci sono altre strade per portare il diritto vicino al desiderio.
Non è ideale, non è perfetto, ma funziona meglio degli estremi, perchè non si decide a priori da una parte, ma nemmeno non si decide mai.
Non so perchè, ma mi sa che questo modo di ragionare io l'ho acquisito a ingegneria, una volta ero più estremista ....
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Originally Posted by Mirera-Sekhmeth
Letture al riguardo ed esperienza personale, se vai a vedere i figli di genitori di religioni differenti hanno problemi di integrazione. E' naturale. Io ad esempio sono figlio di un ortodosso e di un cristiano, metti assieme le due cose, in mezzo ai cristiani mi sento assolutamente un pesce fuor d'acqua perchè ho una educazione mista e rifiuto i limiti di entrambe le culture (sai com'è avendoli visti ho potuto compararli....).
edit:
da una parte sono cazzoni perchè sono superstiziosi marci, dall'altra sono cazzoni perchè la parola del papa è vangelo. Ma per favore.
In Olanda sono diversi anni che il matrimonio omosessuale è parificato in tutto (quindi anche nella adozioni) a quello eterosessuale , conoscendo la profonda attenzione dedicata dalla società olandese a questo tipo di problematiche ritengo che se realmente esistessero dei pericoli tantigbili per la psiche di un bambino probabilmente avrebbero già preso le contromisure del caso.
Negli States analogamente (California) sono numerose le coppie di lesbiche che sono ricorse negli anni alla fecondazione assistita per avere figli/e e anche qui non mi pare ci siano casistiche rilevanti di bambini con problematiche di adattamento o complessi particolari.
Presso numerose culture tribali poi i figli vengono considerati patrimonio dell'intera Tribu' e sono sconosciuti i concetti di padre o madre naturali.
Penso in tutta sincerità che più che un problema legato alla psiche del bambino sia un problema legato al costume di chi guarda e spesso giudica senza conoscere la realtà dei fatti, esprimendo sentenze e dando giudizi senza conoscere.
La mia esperienza personale (se così si può descrivere) è legata all'amicizia che mi lega a diverse persone che dichiaratamente o meno hanno fatto scelte sessuali rivolte all'omosessualità .... sono scelte puramente personali e trovo assolutamente aberrante che nel 2005 ci si debba ancora conforntare con problematiche relative alle preferenze sessuali di un singolo individuo.
Molto spesso vedo persone che si spaventano di fronte alle dichiarazioni di onosessualità , non ne vedo il motivo , l'omofobia non porta a nulla.....
ci credo.. i bambini nati o adottati in questa maniera avranno ora al massimo 4/5 anni se non di meno... sono problemi che si verificano molto più avanti in maniera seria.. ma in maniera evidente anche già dai primi anni della scuola elementare...
Ma si, idealmente parlando hai assoluta ragione, il punto è che a me, per scelte personali, andare avanti coi carri veloci non piace, preferisco cambiamenti lenti con rischi ben calcolati. O meglio contro i gay non ho nulla, ma, per quanto aberrante sia il mio pensiero per alcuni che pensano come te, ritengo che quando si ha a che fare con qualcosa di nuovo, e lo è nonostante sia il 2005, si debba essere cauti. A dimostrazione avvenuta che tutto è a posto e si può procedere coi carri veloci, nessun problema cmq.Quote:
Originally Posted by Llaydee
non ho tempo per fare ricerche approfondite cmque :
http://www.apa.org/ppo/issues/lgbfamilybrf604.html questa è la posizione dell' apa che rapprensenta qundi la posizione ufficiale della psicologia al di là di cialtroni vari in tv o su web
altro punto per chi non lo sapesse l'adozione in italia funziona cosi'
http://www.commissioneadozioni.it/si...3%b2_Adottare/
ultima cosa un articolo interessante http://it.gay.com/view.php?ID=18000
riferendomi al primo link postato da Teo X Copio ed incollo bovinamente una domanda/risposta che mi pare chiarissima :
Quote:
Does parental sexual orientation affect children’s development?
Studies of various aspects of child development reveal few differences among children of lesbian mothers and heterosexual parents in such areas as personality, self-concept, behavior, and sexual identity. (Only limited data are available on these dimensions for children of gay fathers.) Evidence also suggests that children of lesbian and gay parents have normal social relationships with peers and adults. Fears about children of lesbian or gay parents being sexually abused by adults, ostracized by peers, or isolated in single-sex lesbian or gay communities have received no scientific support.
non mi trovo d'accordo con i tuoi argomenti. le differenze sociali tra italia, olanda e svezia passano ANCHE attraverso queste differenze, non puoi non tenerne conto.Quote:
Originally Posted by ghs
secondo me il sostegno a distanza è indubbiamente un metodo migliore dell'adozione per crescere un bambino, che così resta nel suo "habitat". purtroppo poca gente si sente talmente buona da spendere per un bambino e non averlo a casa (ma è comprensibile); quindi il bisogno egoistico di avere un bambino porta a preferire l'adozione.
è vero che l'equazione "più genitori bambini=meno bambini morti" non è un'equazione scentifica, però secondo me se si salva una sola vita di un bambino (e per salvare la vita non intendo solamente non farlo morire, ma anche dargli la possibilità di una vita) si raggiunge l'obbiettivo
btw secondo me la psicologia non si può definire una scienza
ps: i cambiamenti non possono essere sempre graduali... e infatti non lo sono. questa è una cosa realmente naturale
e io uppo Ihc' e SmokerQuote:
Originally Posted by Smoker
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Originally Posted by Kolp
secondo me e' anche una sicurezza, con tutto quello che succede in italia la gente si fida poco a dare soldi ad altri.
ma questo è leggermente diverso da quello che hai scritto prima.. e cioè che crescono fortemente compessati.Quote:
Originally Posted by Alkabar
Sono convinta che crescendo contemporaneamente in due "ambiti" diversi, siano essi religiosi piuttosto che "sociali", possa creare dei problemi di "identità" nel rapporto con gli altri, ma i complessi sono ben altro; soprattutto nella ns società così come la viviamo ora, dove nn mi pare di vedere più una cultura religiosa così radicata da discriminare gli altri (lasciamo stare il discorso musulmani per cui si è generato una sorta di odio o insofferenza che poco ha a che vedere con la religione).
scusate l'ot era solo per rispondere a Alka :)
OTQuote:
Originally Posted by Mirera-Sekhmeth
Noi siamo giovani, ora vediamo un progressivo ed inevitabile distacco dalla religione, 15 anni fa i bambini ti guardavano storto se non eri battezzato, me lo ricordo ancora. Penso di aver fatto una sorta di record personale: primo pensiero ateo anni 7, di fronte a un bambino che mi diceva "tu non sei battezzato non vai in paradiso e io siiii gne gne gne gne" e io
" ma che vuol dire, che è un biglietto? Non è vero, sembra una cosa troppo studipa" ....
.... il bambino rimase perplesso....
diciamo che io non ho alcun valore cristiano in senso stretto (alla fine mio padre è comunista, quindi crede molto alla lontana...), a parte quelli che inevitabilmente mi vengono trasmessi perchè ci vivo in mezzo. Quindi mi viene spesso il nervoso, diciamo che qua in mezzo me la vivo proprio male, perchè bene o male a un certo punto ho potuto scegliere e ho scelto per la logica. Solo che la logica non è rispettata in questa società,
questa è una società di destra, di sinistra e di chiesa, cioè fondamentalmente tutte minchiate, e quando la poni sotto punti di vista logici, la risposta è sempre la stessa "ventose prego, ho una lunga scalata sugli specchi che mi aspetta". (è anche una società di gente che non ha le palle e che si impiccherebbe piuttosto di scegliere qualcosa, ma questo in un altro OT)...
Fine OT.